Hooligans Russi, tutto ciò che non vi dicono

Gli avvenimenti in Francia analizzati da un'altro punto di vista analizzati sulla base di dati oggettivi

In molti si sono domandati il perché dell’esplosione di violenza ad Euro 2016 ma in pochi sembrano averne capito le motivazioni. La maggior parte ha bollato il fenomeno con il solito ritornello degli hooligans cattivi, del problema di tifosi ubriachi etc. etc.

Va notato che i tifosi russi che hanno attaccato gli inglesi non erano ubriachi e si muovevano e colpivano con modalità para militari.

Quasi nessuno ha invece focalizzato l’attenzione sull’aspetto geopolitica che questi incidenti possono avere.

Sempre partendo dalla dottrina militare russa presentata nel 2013 dal Capo di Stato Maggiore Gerasimov, è ampiamente contemplato l’utilizzo di “turisti” per la destabilizzazione di paesi terzi, vuoi per motivazioni politiche ma anche per qualsiasi pretesto. Questo utilizzo va di pari passo con l’utilizzo della propaganda e prevede sempre in una seconda fase il supporto del potere politico. Non a caso ieri il Ministro degli Esteri russo Lavrov ha richiamato l’Ambasciatore francese a Mosca per protestare contro il “trattamento” riservato ai “pacifici tifosi russi”.

Il secondo aspetto è rivolto alla politica interna russa, provocare incidenti significa provocare reazioni e provvedimenti di paesi terzi contro la Russia e questo agevola la propaganda interna volta a disegnare l’Europa come una minaccia per la Russia nel contesto del “sono tutti contro di noi e quindi dobbiamo difenderci”.

I tifosi inglesi coinvolti nelle scene di violenza nel porto francese di Marsiglia Sabato sera, hanno detto che i gruppi di hooligans russi hanno lanciato "attacchi coordinati e selvaggi" in tutta la città, ed erano dotati di paradenti e manganelli telescopici, avevano una “organizzazione militare”

A fine partita quando è partito l'attacco al settore ospiti i Russi hanno attaccato una parte dei tifosi inglesi formata da famiglie tra cui donne e bambini. Questi ultimi sono stati costretti a scavalcare le recinzioni di sicurezza nel tentativo di raggiungere la salvezza.

Ned Ozkasim, da Londra, che era nello stadio, ha dichiarato alla BBC: "C'è stata una grande esplosione, e dopo il gol russo hanno iniziato a invadere la zona dove vi erano alcuni tifosi inglesi. Non ho visto alcuna reazione da parte dei tifosi inglesi – pensavano solo a scappare ".

E' particolarmente preoccupante che in un momento di massima allerta per il pericolo terrorismo e con i sistemi di sicurezza portati al massimo livello in Francia i russi siano stati in grado di portare esplosivi, razzi, e persino una pistola lanciarazzi nello stadio.

Molti di coloro che sono coinvolti e visibili nei vari video sono stati descritti come vestiti di nero, con passamontagna, alcuni indossavano guanti per arti marziali e detenevano dei manganelli. Tutti sono stati descritti come giovani, e "dall'aspetto di bodybuilders", e "non come i soliti hooligan".

Allora, chi erano gli uomini in nero?

Il coordinatore degli agenti inglesi presenti in Francia per coadiuvare le locali forze di sicurezza, l'assistente capo della polizia Mark Roberts, ha detto al quotidiano The Guardian che gli scontri a Marsiglia sono stati i più gravi che aveva visto in 10 anni di indagini sulla violenza nel calcio.

Roberts ha ammesso "che una piccola minoranza" di tifosi inglesi erano li per causare problemi, ma ha anche detto che ci sono state centinaia di "agitatori russi".

"I nostri osservatori a Marsiglia hanno visto i russi prepararsi con scudi di gomma e indossare guanti per arti marziali e bandane prima di attaccare i tifosi inglesi nel porto," .

"Sappiamo che alcuni portavano coltelli perché un tifoso inglese è stato accoltellato. Indossavano una specie di uniforme, tutto in nero con t-shirt, e marsupi forse per nascondere le armi, "

Le descrizioni degli uomini e il loro comportamento, più la loro capacità di arrivare sulla scena, di operare in modo rapido ed efficiente e poi svanire nel nulla, stanno alimentando la convinzione che questi attacchi siano stati organizzati dalle forze russe speciali quali gli Spetnaz.

Gli “omini verdi” come sono soprannominati, arrivano sempre senza alcun preavviso, non indossano insegne militari, e conducono azioni volte a dividere e a destabilizzare. La Russia come sempre non riconosce alcuna responsabilità, ma è sempre molto veloce e puntuale nel mettere in discussione l'evidenza, negare i fatti, e addossare la colpa per qualsiasi agitazione sugli altri (CIA, Europa, etc.). Lo stesso modello provato per la prima volta in Georgia nel 2008 e replicato recentemente in Crimea al 2014 e nel Donbass.

Non sorprende che, mentre la stampa britannica ha criticato il comportamento di alcuni dei suoi propri tifosi, i media controllati dallo Stato russo hanno presentato i fatti in maniera differente (e secondo alcuni osservatori erano delle versioni già preparate in anticipo), totalmente differente da come sono stati visti nel resto del mondo.

Russia Today (RT), il canale informativo finanziato dal Cremlino ha intervistato Aleksandr Shprigin (https://twitter.com/shprygin), capo della tifoseria russa con un passato nelle file di una organizzazione neo nazista russa. Lo stesso ha viaggiato con la squadra e con la delegazione ufficiale russa insieme ad altri “tifosi” coinvolti negli incidenti.

Il deputato russo russo Igor Lebedev che ha dichiarato alla TASS (anche loro media controllato dal Cremlino)  "In realtà, non c'è stato nessuno scontro, l'intero settore inglese ... appena iniziati dei tafferugli si sono alzati e sono andati via. Non ci sono stati tafferugli, la polizia era lì. Va tutto bene. La polizia sta lavorando bene. "

Ministro dello sport russo Vitaly Mutko ha accusato l'organizzazione per le scarse misure di sicurezza "deboli" ma anche detto che per i brevi tafferugli che ci sono stati si è dato un'enfasi esagerata.

Il deputato russo Igor Lebedev ha dichiarato "Non vedo nulla di sbagliato con i tifosi in lotta. Al contrario, ben fatto per i nostri ragazzi! Continuate il buon lavoro!"

Valentin Polyakov uno dei “fans russi” provenienti da Rostov na Don ha dichiarato in una intervista alla Reuters che le loro azioni “erano la risposta all'Europa per essersi intromessa nella guerra Russia Ucraina in atto nel Donbass” mentre altri “tifosi” hanno ammesso di aver combattuto in Donbass nei mesi precedenti.

Sulla Reuters è stata pubblicata una intervista al Professor Sergei Medvedev dell'Università di Mosca il quale dichiara che la tifoseria russa in Francia è l'esatta copia della politica estera russa. Nessuno si illude di poter vincere gli Europei, l'importante è essere presenti, picchiare un po' di persone e fare in modo che il mondo parli di loro.

Il Procuratore Capo di Marsiglia ha dichiarato che dopo l'esame dei video e delle modalità con cui sono stati condotti gli scontri, vi è la certezza che i gruppi di russi siano gruppi organizzati ed addestrati con tecniche militari per poter portare  a compimento tali azioni con quelle modalità.

E’ quindi perlomeno puerile pensare che questi tifosi calati in massa in Francia siano venuti per conto loro senza alcun supporto politico finanziario. Va anche ricordato che i russi per entrare in Europa necessitano del visto con tutti i controlli che ne conseguono e che per pagarsi viaggio, vitto e alloggio dovrebbero avere una buona disponibilità finanziaria cosa che collide con il profilo degli hooligans russi generalmente provenienti dai ceti più poveri.

E’ chiaro che c’è una regia dietro tutto questo, una regia che in qualche modo vuole ottenere la fine delle sanzioni alla Russia minacciando gli stessi europei con azioni di cui ovviamente disconosce la paternità.

Non per niente in questi giorni sia Matteo Renzi che Sarkozy sono stati alla corte di Vladimir a Mosca per trovare una quadra senza doverci perdere la faccia. L’Italia, seguita dalla Francia, è la capofila europea per la richiesta della fine delle sanzioni alla Russia nonostante nulla sia cambiato da quando sono state sottoscritte.

Va infatti detto e ricordato che Renzi ha sempre supportato (a parole) le sanzioni economiche nei confronti della Russia per l’occupazione illegale della Crimea e di parte del Donbass, riconoscendo il ruolo fondamentale della Russia nella guerra con l’Ucraina che ha già provocato più di dodicimila morti.

Sarà curioso vedere cosa si inventerà ora il prestigiatore fiorentino per sconfessare se stesso (visto che non è cambiato nulla da allora), ma c’è da scommettere che lo farà, d'altronde siamo il paese che è riuscito a far passare una legge dove lo Stato ti presta “I TUOI SOLDI” versati con i contributi e ti ci fa pagare sopra gli interessi.

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Articolo pubblicato il 17/06/2016