“Astrazioni, Estrazioni, Riflessioni”, ad Avigliana (Torino)

La Mostra di opere fotografiche di Alberto Chinaglia prosegue fino al 26 giugno presso la Galleria “Arte per voi”, in piazza Conte Rosso

Ad Avigliana (Torino), prosegue fino al 26 giugno la Mostra di opere fotografiche dal titolo “Astrazioni, Estrazioni, Riflessioni” di Alberto Chinaglia, inaugurata il 28 Maggio, presso la Galleria “Arte per voi”, in piazza Conte Rosso n. 3.

«Questa mostra […] si compone di  26 lavori,  che costituiscono, sul piano diacronico, una illuminante documentazione della sua creatività fotografica, dal 2004 al 2016, focalizzata su  un  originale e specifico versante della sua ispirazione. Qui, si manifesta pienamente la sua vocazione (meglio che in altre mostre precedenti). Essa si precisa come compiuta presa di coscienza della  sua straordinaria capacità di “dipingere” con  la macchina fotografica, facendo emergere la sua indole creativa più profonda, che va di pari passo con l’approfondimento tecnico-professionale e l’affinamento artistico-culturale», così scrive Otello Lottini dell’Università degli Studi Roma Tre e Direttore della “Collezione d’Arte Contemporanea” dell’Ateneo, nel suo illuminante saggio “Alberto Chinaglia e la metamorfosi dei segni”.

Chinaglia sa cogliere particolari reali, spesso minimi o irrilevanti, come le crepe di un muro, tracce di vernice, erosioni, muffe, gocce d’acqua e dettagli simili, li fotografa e li trasforma così in vere opere “pittoriche” dove la mente si perde nei volumi, nei colori, nei frammenti e in tutti i piccoli o grandi elementi presenti.

Le opere del tema ”Estrazioni” prendono spunto da elementi fisici diversi, per fondersi in una tematica comune: in parte propongono una reinterpretazione del Murales urbano, dal quale viene “estratta” un’opera nuova, che scaturisce dall’osservazione sensibile dei flussi di colore e delle superfici grezze.

Altre immagini nascono dall’incontro casuale ed emozionale con i prodotti di processi naturali o artificiali - come una superficie erosa o ammuffita, ma anche un manifesto strappato - che vengono isolati mentalmente attraverso un processo definibile di “Flash Emotion”.

Il tema delle “Riflessioni” trae ispirazione dai flussi inarrestabili e veloci dei liquidi, che generano in ogni istante infinite immagini, a volte ricche di colori forti e puri, a volte composte da pochi colori pastello, sempre capaci di rapire la mente, ipnotizzata ed ammaliata dal continuo e veloce movimento del liquido.

«Nella esecuzione operativa, si passa da un sistema di segni a un altro, dalla dimensione propriamente riproduttiva del reale a quella significativa della “produzione pittorica”, - scrive Otello Lottini  - coinvolgendo l’osservatore come homo videns in una avventura della percezione e della visione, che si traduce in attività interpretativa: guardando queste foto, insomma, l’osservatore interpreta l’interpretazione della realtà, nella sua trasfigurazione semiotica e nella sua metamorfosi estetica».

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Articolo pubblicato il 18/06/2016