Torino - Piazza CLN teatro della protesta contro la corrida

La manifestazione si è svolta in contemporanea in tutto il mondo

Nuovamente teatro delle manifestazioni in difesa degli animali, la città ha accolto la protesta delle Associazioni animaliste contro la corrida o meglio contro la tortura che essa impone a tori e cavalli, protagonisti incolpevoli dello “spettacolo” più crudele ed indecente che mal si cela dietro le sembianze della tradizione storica di alcuni popoli.

Claudia Sgarzi, portavoce dell’Associazione Una, da quarant’anni lotta contro la tortura animale, contro qualunque forma di maltrattamento che è l’aspetto più obrobrioso dell’essere umano, se tale si può definire.  

“E’ l’espressione di una vigliaccheria senza limiti – ha detto – e oggi siamo qui a Torino, città che risponde sempre in maniera ottimale: è un bell’ambiente”.

La manifestazione contro la corrida si è svolta in contemporanea in diverse città italiane con un riscontro altresì europeo e mondiale: 

“Noi oggi siamo qui – ha sottolineato Sgarzi – per sensibilzzare tutti quei cittadini che pensano alla corrida solo come divertimento per sé ed anche per i bambini che vengono coinvolti, senza colpa, in situazioni altamente diseducative che lasciano, purtroppo, una traccia indelebile in loro. Anzi, esistono persino scuole di tauromachia dove vengono iniziati all’apprendimento fin dall’età di sette anni con i vitellini da latte”.

Notizie raccapriccianti che devono far riflettere, ma soprattutto produrre con ferrea determinazione quella pacifica protesta che possa dar fine a questa incresciosa manifestazione della crudeltà umana.

“Oggi ricorre  in tutto il mondoha affermato Roberto Brognano, Presidente dell’Associazione International Animal Protection League -  questa giornata di protesta e desidero sottolineare l’assurdità di questa orrendo aspetto dell’identità umana in quelle nazioni in cui la corrida fa parte della normalità. Molte persone assistono a queste ignobili torture e sofferenze degli animali che si concludono con la morte. In questi anni di attivismo ho assistito a scene raccapriccianti con genitori che portavano i bambini, armati di piccole spade, a infierire sull’animale morente”.

Un atto osceno non solo da parte dei genitori, ma uno scandalo a livello mondiale per ciò che non si fa per estirpare questo deprecabile fenomeno:

“Sicuramente l’uomo è la parte peggiore di questo mondo; tutti i giorni assistiamo ad abbandoni, maltrattamenti e quant’altro oltre, naturalmente, alle corride. All’uomo manca il fattore fondamentale che è l’empatia, cioè il provare amore e sentimento verso le altre specie viventi. Molto spesso l’uomo è avido ed egoista ed ha una visione antropocentrista che lo pone al primo posto. Noi vogliamo porre in esame anche questa tematica perché tutti gli animali di questo mondo non hanno frontiere né confini e meritano l’attenzione ed il rispetto dell’uomo”.

Praticamente si deduce che l’unica parte negativa della terra è l’uomo:

“In venticinque anni di attivismo me ne sono purtroppo dovuto convincere”.

Andrea Cisternino ci ha raccontato dell’altra guerra che si combatte in Ucraina, a Maidan, teatro di crudeltà verso gli animali:

"Qui si sono formati i dog hunters, i cacciatori di cani, ed io che li combatto devo girare sotto scorta perché sono sotto la loro costante minaccia”.  

Un disturbo, quindi, ad un malefico progetto:

“Mi rendo conto di aver disturbato il governo Janukovyc che oggi, fortunatamente, non c’è più; stiamo costruendo un rifugio dove attualmente ospitiamo attualmente centosessantasette animali salvati dalle torture e dai macelli”.  

Non per nulla si chiama Rifugio Italia, testimonianza dell’amore che un italiano all’estero prova per gli animali:

“Un triste ricordo mi riporta al 12 aprile dello scorso anno: il rifugio fu dato alle fiamme e morirono settanta nostri “amici” bruciati vivi. In quel momento ho deciso di restare lì per non dare ragione alla violenza”.

L’ultima considerazione, piuttosto critica, è stata rivolta ai media che non hanno probabilmente ritenuto importante dare eco alla manifestazione: Civico20News, come anticipato, era presente e lo rimarchiamo con piena soddisfazione.

Gli scatti testimoniano ciò che abbiamo sentito dai nostri interlocutori e la rappresentazione con cui il Gruppo di lavoro ha voluto ricordare una tragica infamia: la corrida.   

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Articolo pubblicato il 12/06/2016