Torino, la ballata degli esclusi e dei trombati

Il voto nelle circoscrizioni e i primi nomi dei consiglieri comunali

Il voto nelle Circoscrizioni presenta mediamente il risultato generale, con qualche distinguo ed in parte riflette gli equilibri di oggi, tenendo però conto che il tifone del M5S, sta sconvolgendo le vecchie certezze.

Per la scelta dei Presidenti di dovranno attendere gli accordi di maggioranza, per cui sino a dopo il ballottaggio, la mappa del potere e delle maggiori prebende, resta congelata.

Anche in questo caso, tra il voto espresso dai cittadini ed i consiglieri eletti, interviene la scrematura dei partitini che hanno ottenuto suffragi miserrimi, come per il consiglio comunale.

Per quando concerne il Consiglio comunale, in attesa dell’ufficializzazione del voto e dell’esito del ballottaggio, è opportuno solamente accennare ai seggi spettanti ed a coloro che non entreranno in ogni caso in Sala Rossa.

Il ballottaggio determina di per sé una sospensiva nell’assegnazione dei seggi per i due schieramenti contendenti.

Se Piero Fassino tornasse al timone della Città, la sua maggioranza si accaparrerebbe ben 25 seggi, compreso il suo, mente al M5S ne toccherebbero 11.

Nel caso inverso i numeri sarebbe ribaltati.

Poiché, come già avvenuto in passato, è probabile che gli assessori designati da Fassino, si dimettano per lasciare il posto ai primi esclusi, al momento non ci addentriamo nella dietrologia dei trombati illustri tra le sue file. Anche se non mancheranno.

Ciò per evitare che i nostri presidi ospedalieri, già malridotti dalla mannaia di Saitta, debbano dichiarare forfait per il ricovero in massa dei mancati o non ripescati consiglieri.

Maggiori certezze emergono nei partiti non interessati al ballottaggio. Della pletora degli altri 15 candidati sindaci, restano in panchina tutti coloro che non hanno raggiunto il 3,5%.

Entreranno quindi in consiglio comunale il Notaio Morano, seguito da Fabrizio Ricca e Francesca Parlacino della Lega Nord, mentre non ce la fa Maurizio Marrone, nonostante le ragguardevoli preferenze, per causa dello scivolone di Fratelli d’Italia.

Gli altri candidati sindaci, Osvaldo Napoli di Forza Italia, Roberto Rosso Udc e Giorgio Airaudo (Sinistra Italiana) otterranno un seggio solitario ciascuno. Vittime illustri, tra le file del centro destra, gli ex consiglieri comunali Andrea Tronzano, Ezio Liardo e Paolo Greco Lucchina.

Nei prossimi giorni, come anticipato dalle dichiarazioni rilasciate a caldo e già riportate in precedenti articoli, i due candidati sindaci dovrebbero riemergere dal breve riposo e comunicare quel qualcosa che potrebbe convogliare i voti mancanti o per lo meno non disperderne.

Siamo curiosi si capire, dall’indirizzo che sceglieranno, chi di loro è in grado di sentire il polso della città, evitando frasi fatte o copioni ormai obsoleti.

 

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Articolo pubblicato il 07/06/2016