Patricia E. Iberti è una designer di origine francese che ha esposto le lampade di sua creazione a “Metamorfosis”, proposta nell’ambito di «Cosmopolitan Art & Design», tenuta a Torino, venerdì 27 e sabato 28 nel «Cortile Lagrange-Galleria delle Arti» a Palazzo Cavour, in via Lagrange 27.

Le lampade di Patricia sono ottenute con una tecnica che ricorda gli esercizi scolastici di educazione tecnica, quando gli alunni avvolgono cordini di canapa cosparsi di colla vinilica su supporti rotondeggianti, in modo da ottenere una forma tridimensionale.

Il metodo è stato perfezionato, mediante una apposita forma che consente di ottenere lampade di forma sferica (che lei definisce “pelotas”) oppure ovalare (“cocoon”) anche di grandi dimensioni, fino a cm 160.

La lavorazione è sempre eseguita rispettando la scelta ecologica di Patricia che ha deciso di lavorare con materiali naturali, canapa, filo di lino, carta, legno e rafia, in passato usata per legare le vigne, anche come collegamento ideale con il luogo dove vive, nei dintorni di Dogliani (Cuneo).

Stesso discorso per la colla - dalla ricetta “segreta” ma sempre ecologica - e per i colori utilizzati.

Questa produzione è ispirata al concetto, così formulato da Patricia: «Interpretare l’arte delle antiche manifatture artigiane. Tramite la luce, avvolgere ogni ambiente di caldi giochi d’ombre che magicamente trasformano spazi aperti, antichi e moderni in accoglienti nidi».

Non si tratta soltanto di cogliere l’aspetto ecologico del prodotto: dietro si trova la scelta di vita della sua autrice che ha deciso di lasciare la Francia per vivere in campagna. La scelta di chi ritiene di “aver capito” quali sono i valori che veramente contano nella sua vita: non a caso il sito di Patricia si chiama www.capitodesign.com