La storia di Baba Raia

Ho incontrato Baba Raia esattamente due giorni prima del ritorno di Nadia Savchenko in Ucraina e nonostante tra le due donne ci sia mezzo secolo di differenza sono entrambe legate da un filo comune.

Baba Raia a differenza di Nadia è ai più sconosciuta ma anche lei a modo suo è un eroina dell’Ucraina, è una donna forte come l’acciaio, una donna che neanche le intemperie più violente hanno saputo piegarla, proprio come Nadia che rientra in Patria da vincitrice, donna tutta di un pezzo che non ha mai ceduto ai compromessi ed ha messo in gioco la propria vita per rimanere fedele ai suoi ideali.

Baba Raia è l’ultima abitante della linea del fronte di Optyne, quella linea del fronte che ti permette di vedere ad occhio nudo l’aeroporto di Donetsk. Qui non ci sono più civili, solo i battaglioni volontari degli Ucraini che difendono strenuamente le posizioni dagli attacchi delle truppe russe spalleggiate dai cosiddetti “separatisti”. In questo posto ogni giorno cadono bombe e muoiono delle persone, alla faccia degli accordi di Minsk e di chi dice che in Donbass la guerra è finita.

Nonostante tutto Baba Raia ha deciso di rimanere con suo marito in questo lembo di terra sperduto e forse un po’ dimenticato anche da Dio. Qui non c’è più una casa che non abbia i segni della devastazione, il sostentamento proviene solo dal povero orto e da quanto portano i volontari settimanalmente. Il marito di Baba Raia è rimasto ferito durante un bombardamento ma questa coppia che ha visto passare la storia dell’ultimo secolo non ha ceduto.

Fa tenerezza vedere questa donna come ti accoglie insieme a suo marito, loro che non hanno nulla hanno la capacità di donarti tanto. Una mia amica di nome Natalia che periodicamente porta aiuti umanitari in questa zona me lo aveva detto che il calore dell’abbraccio di Baba Raia vale un giorno di viaggio ed il rischio derivante di stare su una linea di un fronte di guerra. Baba Raia ti abbraccia così forte che puoi sentire la sua felicità entrare nella tua anima. Baba Raia chiede solo di continuare i suoi giorni dove ha sempre vissuto, di vivere in pace quel suo mondo che nonostante tutto per lei e suo marito era il loro paradiso. Non chiede aiuti o sussidi, vuole semplicemente vivere in pace. Baba Raia non ti chiede mai nulla se non di passarla a salutare al prossimo viaggio nella speranza che la guerra non la abbia portata via. Baba Raia è un’eroina di questa Ucraina, ha vissuto l’invasione Nazista poi il dominio Sovietico ed adesso la guerra con la Russia ma nonostante tutto lei è ancora lì, nella sua piccola casetta pronta a dare un messaggio di speranza a noi più giovani che andiamo a trovarla, ci dice di apprezzare le cose piccole della vita ed in esse di trovare la felicita’.


 

Grazie Baba Raia per ciò che mi hai insegnato, ci vediamo presto.

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Articolo pubblicato il 30/05/2016