Foxconn, la "fabbrica dei suicidi" dimezza la sua forza lavoro, via 60mila dipendenti: arrivano i robot

La "fabbrica dei suicidi" dimezza la sua forza lavoro - Secondo un rapporto entro il 2020 gli automi ruberanno 5 milioni di posti di lavoro

PECHINO - Foxconn, azienda asiatica fornitrice di Apple e Samsung e in passato tristemente nota per i suicidi dei suoi dipendenti (a causa di condizioni di lavoro drammatiche), ha sostituto 60mila impiegati con dei robot. La società, come riporta il South China Morning Post, ha ridotto così la sua forza lavoro da 110mila a 50mila lavoratori in carne ed ossa. Secondo un rapporto diffuso all'ultimo Forum economico di Davos, entro il 2020, quindi tra quattro anni, i robot ruberanno 5 milioni di posti di lavoro.

"Stiamo applicando la robotica e altre tecnologie di produzione in sostituzione delle operazioni ripetitive fatte dai dipendenti che a loro volta si concentrano di più su altri processi di produzione", ha spiegato Foxconn. La fabbrica si trova a Kunshun, in Cina, ed è probabile che la strategia sarà impiegata anche in altre sedi della società.

Già ad agosto 2011, il presidente di Foxconn, Terry Gou, aveva annunciato di voler sostituire fino a 50mila dipendenti in fabbrica, almeno nei lavori considerati più semplici. Progetto che un anno fa sembrava aver subito ripensamenti perché secondo l'azienda la meccanizzazione non poteva essere comparata alla manualità, in alcune fasi della produzione.


cdt.ch

 

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Articolo pubblicato il 27/05/2016