La morte misteriosa della principessa Auguste de Montléart

La nobildonna, dal carattere molto originale, era sorellastra del re Carlo Alberto

La “Gazzetta Piemontese”, di martedì 7 aprile 1885, sotto il titolo “Il suicidio d’una principessa”, riporta questa notizia: «La Wiener Allgemeine Zeitung annuncia il suicidio, in circostanze particolarmente drammatiche, della principessa Augusta di Montléart, imparentata colla reale famiglia di Savoia.

La principessa, che da qualche tempo soffriva di un’affezione cerebrale che la rendeva estremamente irritabile, ebbe un vivo alterco con un suo domestico, contro cui essa sparò un colpo di rivoltella. Questi fingendo di essere colpito, cadde rovescioni, e la principessa, disperata per l’atto commesso, tirò un secondo colpo sopra se stessa.

Altre versioni sembrano correre sulla morte della principessa. Si parla perfino di un assassinio.

La giustizia ha aperto un’inchiesta, e ha intanto fatto arrestare tutti i domestici della principessa. […]».

Soltanto giovedì 9 aprile 1885, il giornale precisa che la principessa di Montléart è morta nel castello di Kreszovics, presso Cracovia, oggi Krzyszkowice, nella regione di Myslenice, in Polonia.

Due anni dopo, la “Gazzetta Piemontese” di domenica 20 marzo 1887 ritorna sull’argomento con un lungo pezzo di colore, intitolato “Parenti de’ Savoia”, scritto da Bix, corrispondente da Vienna, che si sofferma soprattutto sulla personalità e sul modo di vivere, molto stravaganti, della principessa, definita «vecchia originale» e «donna famosa per la sua originalità».

Bix così la descrive: «Ricca a milioni, provvedeva da sé a tutte le faccende proprie, e amministrava una sostanza immobiliare enorme colle cure minuziose di una contadina divenuta per miracolo padrona. Generosa nelle opere di carità, ma gelosissima del proprio, puniva severamente qualunque abuso, puniva come una vecchia feudataria, cioè come se avesse avuto dei diritti di vita e di morto su’ suoi sudditi. Aveva parenti, ma non se ne curava, e non esistevano per lei amici di nessuna maniera; polli a migliaia e cani a dozzine, di tutte le razze, costituivano la sua unica passione».

Quanto alle cause della sua morte, Bix può solo confermare che non sono state chiarite: «Morì improvvisamente, ma anche misteriosamente; invero, nessuno può dire che l’abbia tolta dal mondo un colpo di apoplessia piuttosto che una dose di veleno propinatole; e alcuni sostengono ch’ella siasi suicidata per isfuggire alle conseguenze di un omicidio commesso. Aveva sempre con sé una rivoltella di corta misura, e qualcuno racconta che ne tirasse due colpi ad un servo ladro. Non credeva ne’ Tribunali, e amava far giustizia da sé. Ma poiché, alla sua morte, si trovò mancante in casa una somma rilevantissima, non è ancora escluso il dubbio di un assassinio; la polizia non arrivò, per quante indagini facesse, a scoprire nulla di sicuro».

Per chiarire chi sia la principessa Auguste de Montléart, occorre una premessa.

Iniziamo dalla madre del re Carlo Alberto, Maria Cristina principessa di Sassonia-Curlandia, nata a Dresda il 7 dicembre 1779, che a diciotto anni diviene principessa di Carignano dopo aver sposato, il 24 ottobre 1797 ad Augusta, in Baviera, Carlo Emanuele di Savoia-Carignano (Racconigi, 24 ottobre 1770).

Il 2 ottobre 1798 nasce a Torino il loro primogenito Carlo Alberto, il futuro re.

Il 13 aprile 1800, a Parigi, la figlia Maria Elisabetta e, nello stesso anno, il principe Carlo Emanuele muore improvvisamente, lasciando la vedova e i due figli in una situazione precaria.

Maria Cristina, dopo dieci anni di vedovanza, a Parigi si risposa con Jules Maximilien Thibault conte di Montléart, nato l’8 febbraio 1787 e quindi più giovane di lei di otto anni. Catalizzatore delle nozze sarebbe un atto cavalleresco compiuto durante il tragico ballo dato, il 1° luglio 1810, dall’ambasciatore austriaco a Parigi, principe di Schwarzenberg, per festeggiare le nozze di Napoleone con Maria Luigia d’Austria. Durante il ballo scoppia un terribile incendio che provoca la morte di molti invitati: grazie al coraggioso intervento di Montléart Maria Cristina riesce a salvarsi.

E a questo punto entriamo in un ginepraio, dove la rete contribuisce a complicare le cose e a confondere le idee.

Prima questione: chi è Jules Maximilien Thibault di Montléart, patrigno del giovane Carlo Alberto?

Viene indicato dalle varie fonti come “uditore al Consiglio di Stato napoleonico”, come “ufficiale della marina sarda”, come “giovane ufficiale di una famiglia proveniente dall’Orleanese che si era arricchita a Santo Domingo”, addirittura come “medico di Carlo Emanuele, nobilitato da lui”.

Nel 1822, l’imperatore d’Austria Francesco I concede a Montléart il titolo di principe: la sorella di Carlo Alberto, Maria Elisabetta (1800-1856), ha sposato nel 1820 l’arciduca Ranieri, viceré del Lombardo-Veneto e la moglie di un arciduca austriaco non può avere per patrigno un semplice conte!

Montléart rimane vedovo di Maria Cristina - morta a Parigi il 24 novembre 1851 – si risposa una, forse due volte, e muore, a Parigi, il 18 ottobre 1865.

Seconda questione: qual è la data del suo matrimonio con Maria Cristina?

Si parla del 1° oppure del 10 febbraio 1810, data che però è in anticipo rispetto a quella del ballo (1° luglio), del 1811, e addirittura del 1816, troppo posticipata.

La data del matrimonio è importante in riferimento alla terza questione, quella cinque dei figli nati da Montléart e Maria Cristina: un maschio e quattro femmine, tre delle quali morte in giovane età.

Il primo di questi figli, Giulio Maurizio, sarebbe addirittura nato ad Avignone, il 28 novembre 1807, per essere legittimato dopo il matrimonio dei genitori!

Alcune fonti, forse per evitare l’imbarazzante nascita extra matrimoniale, lo indicano come nato nel 1811, altre addirittura nel 1812. Giulio Maurizio, infatti, è imparentato sia con Casa Savoia che con la Casa d’Austria. Muore il 16 marzo 1887.

Anche la seconda figlia, Luisa Batilde (è proprio Batilde!), nata a Beauvais il 20 gennaio 1809, è legittimata dopo il matrimonio dei genitori e muore in giovane età nel 1823.

Sarebbero invece regolarmente nati dopo il matrimonio Berta Maria nel 1811 (morta nel 1831), Augusta nel 1814 e Margherita Giulia nel 1822 (morta nel 1832).

L’oggetto del nostro interesse, Augusta di Montléart, è nata a Parigi l’11 novembre 1814 ed è morta a Krzyszkowice in Polonia nel 1885, come si è detto, in circostanze misteriose. La notizia è apparsa sulla “Gazzetta Piemontese” del 7 aprile 1885 ma molte fonti indicano come data di morte un improbabile 6 giugno!

Ultima questione: Augusta di Montléart era sposata oppure no?

Secondo alcune fonti è morta celibe, altre parlano di un suo matrimonio, celebrato il 5 giugno 1832, (oppure nel 1833) a Vienna, con Karl Kurt von Wernitz duca di Saint-Simon (1810-1871), da cui divorzia nel 1865. Da questo matrimonio nasce Frédéric-Charles von Wernitz (1833-1902).

Certo le informazioni su questa principessa sono piuttosto controverse!

Anche l’affermazione di Bix «Aveva parenti, ma non se ne curava» non appare del tutto veritiera, visto che ha lasciato tutti i suoi gioielli in eredità alla regina Margherita, sua pronipote.

Posso concludere esprimendo qualche riserva sulle informazioni contenute in rete?

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Articolo pubblicato il 05/06/2016