Viale Conte di Salemi e viale Principessa Letizia, a Torino

Gli attuali viali Primo Maggio e dei Partigiani erano in precedenza dedicati a questi due personaggi di Casa Savoia

Tutto è iniziato con un messaggio di un amico di Vercelli: “Sai dirmi la precedente denominazione dei due viali di Torino oggi dedicati al Primo Maggio e ai Partigiani?”.

Dopo alcune ricerche in rete ho accertato che questi viali torinesi erano intitolati  alla Principessa Letizia e al Conte di Salemi.

Facciamo conoscenza con questi personaggi poco noti di Casa Savoia.

La Principessa Letizia Bonaparte nasce a Parigi, il 20 dicembre 1866, sul finire del secondo impero francese. È figlia del principe Gerolamo Bonaparte (1822-1891), cugino in primo grado dell’imperatore Napoleone III e noto con il soprannome di Plon Plon, e della principessa Clotilde di Savoia (1843-1911), figlia del re Vittorio Emanuele II. Un matrimonio voluto dalla ragion di stato per sancire l’alleanza franco-piemontese.

Maria Letizia vive la sua infanzia e la sua gioventù tra la Francia e l’Italia, dove la madre si è ritirata per dedicarsi alla religione e alle opere pie.

Maria Letizia doveva sposare il cugino Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta, e si reca a Firenze per conoscerlo, ma viene combinato il matrimonio con Amedeo duca d’Aosta, padre del suo promesso sposo, rimasto vedovo della prima moglie, Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna, morta di tisi nel 1876.

Amedeo duca d’Aosta è nato nel 1845 e quindi di 21 anni più vecchio di Maria Letizia di cui è zio, perché fratello della madre Clotilde.

Maria Letizia e Amedeo si sposano a Torino, l’11 settembre 1888, dopo aver ottenuto la dispensa papale, e il 22 giugno 1889 nasce il loro unico figlio, Umberto, Conte di Salemi.

Amedeo muore il 18 gennaio 1890, dopo un anno e mezzo dal matrimonio. Maria Letizia, che ha ereditato il temperamento focoso e passionale del padre, vive tra Parigi e Torino tenendo un comportamento libero e spregiudicato, all’epoca considerato scandaloso. Dopo la morte prematura del figlio Umberto, avvenuta nel 1818, si stabilisce a Moncalieri, dedicandosi a varie opere di beneficenza.

Ha molti corteggiatori illustri e relazioni con un ufficiale addetto alla sua Casa e con un granatiere, molto più giovane di lei, il quale, dopo la morte della Principessa, avvenuta nel castello di Moncalieri il 25 ottobre 1926, risulta suo erede universale.

Umberto Conte di Salemi, allevato dalla madre e dalla nonna materna, la principessa Clotilde, dopo aver studiato a Moncalieri in un collegio non militare, caso unico in Casa Savoia, nel 1908 entra all’Accademia Navale di Livorno, da cui è espulso per un oscuro episodio giustificato con una sua tendenza alla cleptomania.

Allo scoppio della prima guerra mondiale, Umberto si arruola volontario come soldato semplice nei Cavalleggeri di Treviso con cui combatte prima sul Carso e poi sul Monte Grappa. Mandato in prima linea per sua esplicita richiesta, è ferito, promosso ufficiale per merito di guerra e si guadagna due medaglie d’argento.

Sul Monte Grappa Umberto si ammala di influenza spagnola, è ricoverato a Crespano Veneto (Treviso) presso casa Chiavacci dove muore, il 19 ottobre 1918, celibe e senza figli.

Quando è avvenuta la nascita dei due viali torinesi che attraversano i Giardini Reali, intitolati a questi due personaggi di Casa Savoia?

Già sul finire dell’800, a Torino si era percepita l’esigenza di mettere in comunicazione la piazza Castello, ovvero il centro città, con le zone a nord e a nord est, rappresentate dai quartieri  molto popolosi e industriosi di Vanchiglia, Regio Parco e Porta Palazzo. Ne conseguiva la necessità di poter creare un passaggio attraverso il Giardino Reale, principale ostacolo a questo collegamento, e si era iniziato a tracciare dei programmi in questo senso.

Nel ‘900, questi progetti parevano concretizzarsi ma erano stati interrotti dalla prima guerra mondiale. Dopo parecchi anni di attesa, la nuova comunicazione attraverso il Giardino Reale era realizzata nel 1923.

Era stato stipulato un accordo tra il Ministero della Real Casa e il Comune di Torino che otteneva la cessione della parte bassa dei Giardini Reali, posta ai piedi delle mura cittadine, che sarebbe stata aperta al pubblico, dopo l’abbattimento del muro di cinta che la separava dalla città.

Per costruire la via di comunicazione tra piazza Castello e corso Regina Margherita, è stato necessario aprire un sottopasso sotto il palazzo della Prefettura, abbattere il tratto delle mura in corrispondenza alla parte in pendenza della strada, realizzare un cavalcavia monumentale, a fianco della cinta bastionata, per rimettere in comunicazione i Giardini reali alti, in uso esclusivo della Real Casa.

Nascono così il viale Principessa Letizia (talora è scritto “Laetitia”, come nella Pianta di Torino del 1935 e in alcune cartoline) e il viale Conte di Salemi.

Il viale Principessa Letizia va dal porticato della Prefettura all’unione dei corsi Regina e San Maurizio (Rondò Rivella), all’incirca a metà del suo percorso si stacca il viale Conte di Salemi, più breve, che raggiunge il corso San Maurizio.

La cerimonia inaugurale del nuovo passaggio attraverso il Giardino Reale è inizialmente prevista il 20 settembre 1923 ma viene rimandata perché due principesse di casa Savoia, Giovanna e Mafalda, sono ammalate.

Si svolge sabato 29 settembre 1923, alle 10,30. Partecipa la Principessa Letizia, che taglia il nastro teso tra le colonne del porticato di Piazza Castello, il Duca d’Aosta, in divisa militare, e numerose autorità.

Il discorso ufficiale è tenuto dal barone dottor Lorenzo La Via di Sant’Agrippina, commissario prefettizio al Comune di Torino dal 1923 al 1925.

Nel viale Principessa Letizia passa la nuova linea del tram n. 18 che va dalla Barriera di Nizza (piazza Carducci) a corso Palermo e che in anni successivi sarà prolungata fino a via Sempione.

Nel 1933, il 22 ottobre, alla confluenza dei viali Principessa Letizia e Conte di Salemi viene inaugurato il Monumento al Carabiniere.

Dal 1946, avviene il cambio di nomenclatura dei due viali. Il tratto del viale Principessa Letizia che va dal porticato della Prefettura alla rotonda antistante al Monumento al Carabiniere prende il nome di viale dei Partigiani, che viene dato anche al viale Conte di Salemi.

La restante parte del viale Principessa Letizia, dal Monumento al Carabiniere all’unione dei corsi Regina e San Maurizio, è denominata viale I Maggio.

Ringrazio “Censin49” che, il 27 aprile 2011, ha narrato la storia del passaggio attraverso il Giardino Reale e delle linee tranviarie che lo percorrevano in “Mondo Tram Forum” (mondotram.freeforumzone.com). 

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Articolo pubblicato il 22/05/2016