Torino - Associazioni e Comitati Riuniti di Porta Palazzo: Esposto (sintesi) alla procura della Repubblica del 5 Maggio 2016.

La situazione attuale nell’area di Canale dei Molassi, nella parte di via Andreis int. 18, dove si svolge il mercato autorizzato di “libero scambio” resta quella già denunciata nell’esposto del 16.09.2013 (sottoscritto da una trentina di soggetti presenti sul territorio); si conferma la stessa condizione oramai consolidata negli anni e in netto peggioramento.  

L’area seguita ad essere una commistione di abusivi e di aventi diritto all’accesso del mercato gestito dall’Associazione Vivi Balon!, regolarmente autorizzato dal Comune di Torino.  

Nel tratto dell’interno 18 di via Andreis in Canale dei Molassi si è generata da tempo immemorabile una condizione di promiscuità in cui l’attività di libero scambio ha progressivamente fagocitato tutti gli altri venditori abusivi che hanno occupato ogni spazio possibile rendendo impossibile il collegamento tra la sede storica dell’Arsenale della Pace e i palazzi sedi dell’Ospiteria che accoglie anche le famiglie dei bambini ricoverati a lunga degenza agli ospedali cittadini, inoltre in via Andreis insistono gli accessi alle strutture del Sermig quali l’Asilo Nido Multietnico e la Scuola per Artigiani Restauratori. 

E’ consolidata la presenza di abusivi, alcuni dei quali vendono merci visibilmente contraffatte, nella via Mameli, nell’interno di via Mameli,  inoltre è stato occupato un pezzo di via Borgo Dora fino all’altezza del Ristorante San Giors angolo corso Giulio Cesare, vicolo Carpanini quasi per intero, via Lanino angolo via Cottolengo e il marciapiede antistante l’entrata dell’Ospedale Cottolengo in via Cottolengo, nelle vie Pesaro, Cirio, San Pietro in Vincoli, Strada del Fortino in cui i residenti diventano letteralmente ostaggi degli abusivi impedendo l’accesso agli stabili, i mobili e gli arredi di cui sopra vengono puntualmente appoggiati sul cancello di accesso degli stabili. 

Si conferma da tempo l’occupazione abusiva di suolo pubblico di un autobanco mobile per la vendita di alimenti e bevande, palesemente tollerata dalle autorità, che raggiunge il parcheggio di San Pietro Vincoli (completamente occupato) dal venerdì pomeriggio e vi sosta fino al tardo pomeriggio del giorno successivo. Il “furgone paninaro” è attrezzato di tavolini e sedie e di un generatore elettrico che produce un fastidiosissimo e assordante rumore molesto che i residenti sono costretti a sopportare. 

E’ chiaro che in questa mancanza di tutela, coloro che patiscono maggiormente di tutto questo sono i residenti e gli operatori presenti in quella zona. 

Malgrado le numerose segnalazioni dei cittadini, rivolte alla Polizia Municipale e alle forze dell’ordine, gli esposti al T.A.R. e alla Procura della Repubblica, che da anni denunciano le  situazioni critiche, e oramai consolidate sia dal punto di vista di una forzata convivenza sociale che dell’ordine pubblico, nelle aree sopra descritte, l’esperienza del mercato di libero scambio è presentata, di delibera in delibera, quale importante risultato nel contrasto dell’illegalità e addirittura quale unica opportunità per il contenimento del fenomeno dell’abusivismo. 

Malgrado i provvedimenti, delibere e ordinanze, nessuna regola viene rispettata sia perché non viene fatta applicare dal gestore, sia perché il soggetto deliberativo non applica alcun tipo di verifica e tanto meno alcun tipo di sanzione a carico di tutti i contravventori.  

L’inerzia dell’amministrazione cittadina e le gravissime inadempienze dell’Associazione Vivi Balon!, sono  note  da  tempo ai cittadini,  entrambi non  si sono mai occupati di fare rispettare quanto indicato nelle varie delibere dedicate al mercato di libero scambio e nel Regolamento per la gestione dell’attività di vendita e scambio non professionale di cose usate nell’area del Canale dei Molassi;  

  • il divieto di vendita di merce nuova e va da sé di dubbia provenienza;
  • il divieto di vendita di oggetti a punta;
  • l’obbligo di esporre a cura del venditore il cartellino identificativo con fotografia;
  • lo stallo occupato a fine mercato riconsegnato pulito e sgombro da rifiuti avendo cura di portare via la merce non venduta. 

Il fallimento della sperimentazione del progetto del mercato di libero scambio è pubblicamente noto, i fatti dimostrano che il peso delle conseguenze del dissesto di  tale progetto è drammatico per il territorio e per i cittadini. 

 

Al fine di individuare eventuali inadempienze e i soggetti che le hanno compiute onde mettere rimedio ad una situazione di totale abbandono ad ogni garanzia per la sicurezza e la vivibilità pubblica, ci siamo rivolti nuovamente alla Procura della Repubblica con l’intento di giungere all’atto del ritiro della concessione dell’occupazione del suolo pubblico assegnata all’Associazione Vivi Balon!, per i seguenti motivi: 

 

  • inadempimento degli obblighi essenziali a questa connessi; inadempimento e violazione delle condizioni imposte nell'atto di concessione per inosservanza della legge e dei regolamenti comunali;
  • per occupazioni di suolo pubblico in contrasto con diritti di terzi sopravvenuti nel corso della naturale durata della concessione;

  • per sopravvenute variazioni di carattere ambientali, igienico-sanitarie, di viabilità, di ordine pubblico, a tutela della pubblica salute e pubblica incolumità, per altre cause di forza maggiore (rischio incendi e situazioni di emergenza) e di pubblico interesse;

  • danni derivati a terzi, per lesione dei diritti inviolabili, in dipendenza dell'occupazione effettuata ad uso diverso, rispetto a quello per il quale é stata rilasciata la concessione;

  • le cause che determinano l’aumento esponenziale del fenomeno dell’abusivismo sono da ravvisare principalmente nella mancanza di esercizio di un concreto, costante ed effettivo controllo da parte della Pubblica Amministrazione sul territorio, atto ad individuare e di conseguenza reprimere le violazioni alla normativa vigente, con l'inasprimento delle sanzioni conseguenti a dette violazioni, che avrebbero avuto, se effettuate regolarmente e ininterrottamente, finalità sicuramente deterrenti.

 

Presidente Adriana Romeo – vicepresidente Carmelo Lavuri

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 18/05/2016