Susa (TO), il Comitato cittadino in difesa dell’ospedale, raccoglie oltre 10 mila firme per ripristinare il pronto soccorso ostetrico, ginecologico e pediatrico

La reazione dell’assessore Saitta

In più occasioni ci siamo interessati alle vicende dell’Ospedale di Susa, destinatario di riduzioni di servizi e della soppressione del punto nascite   e dell’assistenza ginecologica, ostetrica e pediatrica in urgenza ed emergenza. 

A Susa, importate centro di fondo valle, hanno sede, da moltissimi anni, enti pubblici e servizi per il cittadino, tra cui l’ospedale, cui fanno riferimento i Comuni delle valli e i cittadini che risiedono nelle immediate vicinanze e  sino al confine con la Francia.

Destini ingrati. Oltr’alpe l’amministrazione  pubblica privilegia l’Ospedale di Briancon, a pochi kilometri dal confine italiano, in quanto ospedale di montagna, particolarmente attrezzato per il soccorso alpino e l’assistenza ai residenti ed ai turisti che prediligono le località montane per gli sport invernali e per il tempo libero.

Da noi la realtà è capovolta. La popolazione delle Valli di Susa, bistrattata dalla regione Piemonte e privata dei servizi, ha però imparato a reagire.

Così in questa circostanza, il comitato costituito già in precedenza per vigilare sulla sopravvivenza del nosocomio, si è mobilitato ed ha raccolto oltre 10000 firme di utenti e di cittadini esasperati, in particolare genitori e donne, per chiedere l’attivazione di un pronto soccorso ostetrico, ginecologico e pediatrico con la presenza in loco di specialisti pediatri, ostetrici e ginecologi.
La soppressione del Punto nascite e dei servizi connessi di emergenza, è avvenuta il 30 novembre 2015 e determinata dalla DGR 1-600. Il territorio della Valle di Susa (montano e di area disagiata) risulta sguarnito di un servizio essenziale per la popolazione femminile e infantile.

Questa situazione provoca tutt’oggi grossi disagi per l’intera cittadinanza. I residenti nell’alta valle sono oggi costretti a percorrere fino ad 80 km per raggiungere l’ospedale più vicino che si trova a Rivoli (TO), ospedale che già di suo non brilla per l’ottimale funzionamento.

Il Comitato ci comunica l’adesione della cittadinanza nella raccolta delle firme, con la collaborazione specifica dei commercianti.

Ieri pomeriggio, una delegazione del Comitato insieme alla prima firmataria Manuela Cuccorillo e alla Consigliera regionale Stefania Batzella, paladina del diritto alla salute  dei Valsusini in consiglio regionale, ha depositato i moduli  debitamente sottoscritti dai cittadini, presso l’ufficio giuridico della Regione Piemonte in via Arsenale 14 a Torino (TO).

Inoltre il Comitato ha avanzato la richiesta di di essere audito dalla Commissione regionale Sanità.
“Al Consiglio regionale, ed in particolare all’assessore Saitta, ci precisa la portavoce, chiediamo che le nostre richieste, condivise da 11 mila persone, vengano prese in considerazione.

I cittadini della Valle di Susa non devono essere discriminati. Pur risiedendo in un territorio di area disagiata e pagando regolarmente tasse e contributi si vedono però privati di servizi essenziali”.

L’assessore Saitta, con un comunicato, rivendicando l’attenzione da sempre prestata all’Ospedale di Susa, ha confutato le richieste sostenute dalla petizione, incorrendo molto probabilmente in un equivoco, in quanto i richiedenti non ritornano sull’annoso tema del punto nascite, bensì richiedono l’agibilità del pronto soccorso ostetrico, ginecologico e pediatrico.

 

Fare il punto sull’assistenza ginecologica e pediatrica, non significa purtroppo delimitare l’unica carenza dell’organizzazione sanitaria in Val Susa.

L’assessore Saitta, come ci riferisce Stefania Batzella, dovrà prossimamente fornire spiegazioni in consiglio regionale, anche sull’interazione tra 118, Vigili del Fuoco e Protezione Civile, con particolare riferimento al funzionamento dell’elisoccorso. Ciò al fine di ottimizzare risorse ed evitare carenze del servizio ed illogiche sovrapposizioni.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 14/05/2016