Torino, Festa dell’Europa. “Diventiamo cittadini Europei”

La testimonianza di una studentessa del Liceo Bodoni di Saluzzo (CN), entusiasta del premio ricevuto

Il 9 maggio in piazza Castello, è stata celebrata la Festa dell’Europa, organizzata dalla Consulta regionale europea presso il Consiglio regionale, con la collaborazione del Parlamento europeo e il patrocinio della Città di Torino, oltre al contributo di Città metropolitana di Torino, Iren, Smat e Anci.

Al centro della manifestazione si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori della 32^ edizione del concorso “Diventiamo cittadini europei” per l’anno scolastico 2015/2016.

Il vicepresidente del Consiglio regionale, delegata alla Consulta europea Daniela Ruffino, ha portato il saluto dell’Istituzione ai ragazzi affermando che “la Consulta regionale europea in tanti anni di attività, anche grazie ad iniziative come questa, ha dato il proprio supporto al processo di formazione di una ‘cultura europea’ nella società piemontese e nei giovani in particolare.

È con sincera soddisfazione che possiamo prendere atto che alcuni di questi giovani si trovano ora a lavorare nelle istituzioni europee, grazie anche al contributo di stimoli e idee fornito dall'attività da parte della Consulta”.

Sono intervenuti anche il rappresentante della Commissione Ue  Tremeur Denigot, un deputato eletto in Piemonte in rappresentanza della Camera, l’assessore alla Innovazione della Città di Torino e Nadia Carpi del Ufficio scolastico regionale.

Dell’Università degli studi di Torino, hanno partecipato i professori Umberto Morelli, Edoardo Greppi, Giuseppe Porro e Sergio Pistone.

Punti informativi sono stati organizzati dal Parlamento europeo, da “Europe direct” della Città metropolitana di Torino, dal Movimento federalista europeo e dello Istituto universitario di studi europei ed anche dalla Associazione Andos (donne operate al seno).

Non è mancata la presenza musicale e la diretta radio, realizzata da Radio Immaginaria, sede di Torino, prima e unica radio di adolescenti in Europa (tra gli 11 e i 17 anni), che ha diverse sedi non solo in Italia e in Europa.

Per non far mancare energie ai giovani partecipanti, ha provveduto l’Associazione artigiana panificatori della provincia di Torino, che  ha sfornato in piazza grissini Rubatà e decine di chili di pane.

Per l’occasione è stato realizzato un particolare formato di pane, “il pane dell’Europa”, che ha soddisfatto anche i palati più esigenti.

Oltre al Coordinamento dei volontari della protezione civile della provincia di Torino, per la sicurezza e il montaggio degli stand, ha collaborato anche l’Associazione “Stupinigi è…” che promuove il pregiatissimo grano raccolto nel Parco.

Al concorso hanno partecipato quest’anno oltre mille200 studenti (200mila dal 1983) dei quali ne sono stati premiati 164 accompagnati dai professori e dai dirigenti scolastici e da centinaia di altri studenti.

Tra i premiati, una studentessa del Liceo Bodoni di Saluzzo, ci ha rilasciato questa testimonianza spontanea e sincera che con entusiasmo riportiamo.
“Mi chiamo Sara Gamba, frequento la 4^C e lo scorso autunno ho partecipato al concorso “Diventiamo Cittadini Europei”, bandito dal Consiglio Regionale del Piemonte e dalla Consulta Regionale. Consisteva nello scrivere un tema a scelta su un argomento tra quelli proposti.

Ho partecipato con un testo, scritto in poco meno di una settimana, sull'importanza dell'art. 21 del trattato UE e sulle possibili soluzioni alle violazioni di esso, argomento che ho sviluppato e ampliato anche grazie ai consigli del coordinatore del progetto, il professore Fabio Popolla.

Spedito il tema, a essere sincera, non avrei mai pensato di riuscirci, fino a quando non ho ricevuto la notizia di essere fra i vincitori e, in aggiunta, di avere la possibilità di partecipare ad un seminario federalista, finanziato dalla regione Piemonte, a Bardonecchia.

Il seminario, svoltosi fra il 20 e il 23 aprile, al quale hanno partecipato 60 dei vincitori, mi ha offerto l'opportunità di comprendere meglio l'Europa: cos'è,  quali sono gli ideali che propone, quali sono i suoi obiettivi, ma soprattutto quale sia il futuro per noi, ormai denominati cittadini europei, all'interno di questa grande organizzazione internazionale.

Mi ha dato inoltre la possibilità di approfondire temi a noi, e qui mi riferisco ai cittadini italiani e di ogni altra singola nazione, ancora in parte sconosciuti o difficili da comprendere, che a volte non ci interessano nemmeno, in quanto li riteniamo al di fuori della nostra portata: l'immigrazione, la solidarietà fra stati europei, il federalismo.

L'esperienza che ho vissuto è stata molto impegnativa, ma allo stesso tempo estremamente educativa. Ho imparato cose che forse non avrei mai nemmeno conosciuto e sono riuscita, nonostante le mie scarse conoscenze in diritto internazionale ed economia europea, ad avere una visione della situazione europea, con i suoi punti di forza ma, anche, con i suoi limiti.

La domanda finale che mi sono posta è: come può fare l'Europa per superare questi limiti e progredire nel futuro?

Qualunque sia la risposta io sono arrivata alla stessa conclusione a cui anche Altiero Spinelli è giunto:

«Nella battaglia per l'unità europea è stata ed è tuttora necessaria una “concentrazione di pensiero e di volontà per cogliere le occasioni favorevoli quando si presentano, per affrontare le disfatte quando arrivano, per decidere di continuare se necessario”.»

Conserviamo l’ottimismo, nonostante i tempi!

 

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Articolo pubblicato il 12/05/2016