Torino, Il dibattito sull’Edilizia sanitaria, in Consiglio regionale

Omissioni dell’assessore Saitta e rinvio in Commissione degli atti d’indirizzo

Si è concluso il 3 maggio, con le repliche dell’assessore e il rinvio degli atti di indirizzo in Commissione, il dibattito sull’edilizia sanitaria e sulla realizzazione di nuovi ospedali in Piemonte iniziato in Consiglio regionale nella seduta del 26 aprile scorso.

In chiusura di dibattito è intervenuta la consigliera Stefania Batzella del M5S. Il primo quesito formulato verteva sul destino dell’Ospedale Oftalmico. Argomento che continua a mobilitare cittadini e utenti . Ad oggi il Comitato per la salvaguardia dell’Ospedale ha superato le 80.000 adesioni.

L’assessore ha driblato l’argomento e si è invece prodotto in articolate risposte sugli altri punti, alcuni già oggetto di precedenti interventi. Stefania Batzella ha puntato il dito su un’incongruenza che sta preoccupando non poco gli utenti e la città . Oggi i posti letto di Molinette, Sant’Anna, Regina Margherita e CTO, sono 2200.

La Città della Salute, per cure ed interventi chirurgici di alta specialità, dovrebbe prevederne molti di meno. E i restanti, che fine faranno, tenendo conto che Molinette, Regina Margherita e Sant’Anna verranno demoliti?

L’altro aspetto sollevato,  riguarda il finanziamento dell’intera opera. Il 50% dell’importo dovrebbe provenire dal contributo determinante di capitali privati. In proposito Stefania Batzella esprime “preoccupazione nella realizzazione delle nuove strutture e teme l’esternalizzazione dei servizi”.

Per quanto riguarda la destinazione delle strutture ospedaliere dismesse, l’assessore ha precisato che lo studio di fattibilità della Città della Salute approvato dal nucleo di valutazione non affida neppure parzialmente la copertura finanziaria alla vendita degli edifici esistenti, poiché questa è collegata alle decisioni del Comune di Torino, che ha competenza urbanistica, e che i ricavi saranno in parte utilizzati per ridurre la durata della concessione o l’importo del canone, e per il potenziamento del Cto.

Sulle perplessità sollevate da alcuni consiglieri rispetto all’intervento dei privati nel partenariato pubblico e privato, ha poi precisato che “non verrà esternalizzato alcun servizio ospedaliero” ma solo la manutenzione e la gestione del riscaldamento. Infine ha annunciato che entro luglio verranno presentati al Consiglio regionale gli atti sui due ospedali unici dell’Azienda sanitaria TO5 e del Verbano Cusio Ossola, sulla cui localizzazione verrà avviato un confronto in Commissione.

Infine, nella sua qualità di Coordinatore nazionale della Commissione Sanità, ha annunciato che, insieme con gli altri assessori alla Sanità, sta lavorando affinché la prossima legge di stabilità stanzi risorse aggiuntive per l’edilizia sanitaria, oltre il fondo, ribadendo comunque che la realizzazione di nuove strutture sarà finanziata, per parte regionale, dalle efficienze prodotte dalle azioni messe in campo in questi mesi.

Al termine delle repliche sono iniziate le illustrazioni dei documenti di indirizzo collegati,  la cui discussione, su proposta del presidente della Commissione Sanità, è stata rinviata in Commissione.

Ciò significa che anche i consiglieri della maggioranza non condividono l’impostazione della Giunta e raccolgono gli echi delle carenze di strutture sul territorio. Si sono poi riprodotte le ormai consuete rimostranze delle opposizioni, a causa dell’appropriazione di emendamenti e indirizzi, da parte dei consiglieri di maggioranza, che riflettono problematiche sentite a livello locale, già espresse nei documenti delle opposizioni.

L’argomento non è sepolto e se ne parlerà ancora lungamente. Intanto le proteste a livello territoriale sulle domande di salute da parte dei cittadini, le liste di attesa e le riduzione dei servizi, non si placano in tutta la regione.

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Articolo pubblicato il 04/05/2016