Sanremo: "Consiglio o coniglio alla sanremese?"
Foto di repertorio

Giuliana Tofani Rossi e ” La perla della Riviera di Ponente”

Riceviamo dalla nostra cara ed affezionata lettrice il prosieguo di una distriba con l'Amministrazione comunale di Sanremo che pubblichiamo in quanto, anche a parer nostro, la sicurezza dei cittadini è il primo obiettivo di garanzia da perseguire per chi governa, a qualsiasi livello, il bene comune.

Ciò che Giuliana Tofani Rossi racconta è l'ennesima amara constatazione di ciò che avviene nella sua città, ma che possiamo dire, senza tema di smentita, avviene in maniera diffusa e, pensiamo,  ormai incontrollabile sul territorio nazionale.

E ciò al di là di facili strumentalizzazioni da parte di chi ha trasformato la solidarietà in assistenzialismo e solidarietà di facciata.


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Al Signor Presidente Alessandro Il Grande

Ho acquistato nell’anno 2006 un box nel complesso di   Piazza Eroi Sanremesi angolo via Caduti del Lavoro (sede Equitalia)  per integrare la pensione.

Per un po’ ho dato in locazione questo box senza problemi, ma da  quattro anni   non percepisco l’affitto perché sono incappata in un inquilino moroso.  Per lo sfratto, ho dovuto rivolgermi ad un legale e attendere i tempi biblici della giustizia italiana.

Ora che, finalmente,  ne sono tornata in possesso, vorrei darlo nuovamente in locazione. In questi anni ho dovuto, comunque,   pagare le    tasse, inclusa quella sulla spazzatura  e, naturalmente,  il condominio. 

Purtroppo, nel frattempo,  la zona ha subito un degrado pauroso ed è difficile affittare.  Finalmente ho trovato   una ragazza che abita nella  piazza  e ha bisogno della macchina per andare al lavoro.

Concordiamo un prezzo,  ovviamente inferiore a quello degli anni precedenti.   

Preparo il contratto, ma  arriva  il contrordine:   i genitori sono preoccupati perché quel luogo,  di sera,  è pericoloso per una donna. Una amica  è scampata a stento a uno stupro.  Lo comprendo, con tutti i nord africani che girano c’è da aver paura!

Va detto che costoro sono i “nipotini” di quelli che,  durante la seconda guerra mondiale,  nell’Italia centrale e meridionale,   hanno perpetrato violenze sessuali di gruppo non solo su donne, ma anche su uomini, vecchi e  bambini.  

Questa è sacrosanta   verità. Infatti, dopo il conflitto,    nel  vocabolario italiano,  il verbo “marocchinare”  ha assunto un secondo  significato: stuprare.

Tornando a Sanremo, ricordo che il tetto piano del fabbricato di via Pietro Agosti, angolo via Caduti del Lavoro  è stato dato  dalla ditta costruttrice  in uso al Comune per essere utilizzato quale parcheggio.  Come mai i vigili urbani non vogliono trasferirsi in quella sede?  Non sarà mica perché anche loro hanno paura degli extracomunitari?

Nell’agosto del 2015 il Comandante dei Vigili Urbani mi ha mandato a chiamare a seguito di  una mia  lettera aperta, a lui diretta, pubblicata anche da alcuni giornali on line.

Ho scritto   al Comandante che se i venditori senza licenza si sono moltiplicati negli ultimi anni e se a Sanremo si è diffusa la criminalità , a mio avviso, la responsabilità maggiore è della Polizia Municipale che non ha attuato subito tutte le contromisure consentite dalla legge.

Concludevo così :

“Nulla di personale, mi creda Comandante Frattarola, ma ritengo che Lei dovrebbe fare un passo indietro lasciando libero il posto che occupa.”

Ovviamente il Comandante non la pensa come me e, tra le altre cose, mi ha riferito che per contrastare i venditori abusivi è  andato in Toscana  per scoprire  la fabbrica di borse false. Personalmente  non ritengo che sia compito del Comandante dei Vigili di Sanremo cercare  le fabbriche di borse false.

Il suo compito è   impedire il  commercio non autorizzato.  Secondo me quella missione non avrebbe dovuto aver luogo e la somma  spesa per la trasferta dovrebbe essere restituita alle casse comunali: metà da parte del   Comandante e  metà da  chi gli ha autorizzato  la missione.

Mi chiedo se i  membri del Consiglio Comunale di Sanremo non si rendono conto che  questa nostra bella  città che  chiamerei” la perla della Riviera di Ponente”, è stata invasa da chi vuole prevaricare le nostre usanze, le nostre leggi e vuole imporre quelle di paesi dove non è cambiato niente dal Medioevo.

Nessuno deve  avere paura di difendere il nostro sacro suolo, la nostra economia, il lavoro dei nostri figli e nipoti e, tanto meno,  coloro che   sono  stati chiamati ad amministrare questa città che vive ormai solo di turismo.

Signori Consiglieri Vi ricordo che siete  il Consiglio Sanremese mica il “coniglio alla sanremese!!!”

 

                                                                                               Giuliana Tofani Rossi

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Articolo pubblicato il 29/04/2016