Torino, il bubbone dell’ex Moi a Ciao Darwin

Quando i fatti continuano a seguire le analisi e le denunce

Forse è scivolata tra gli svaghi della giornata festiva, la notizia che all’ex Moi di via Giordano Bruno le violenze continuano a verificarsi. L’altro ieri sera, intorno alle 21,30 si è consumata l’ennesima rissa e un uomo di origine africana è rimasto ferito, colpito dalla coltellata da uno sconosciuto.

Purtroppo non si tratta di un caso isolato e preoccupa ancor più assistere alla colpevole impotenza di coloro che non si decidono neppure a censire gli occupanti, tanto meno ad intervenire. Ormai, la notorietà negativa di quel luogo, travalica i confini della circoscrizione e della città.

Infatti nel corso della  puntata di Ciao Darwin del 22 aprile si anche è dedicato spazio a Torino, per soffermarsi sulle  prassi sconcertanti delle palazzine ormai terra di nessuno. La trasmissione ha inteso affrontare  un tema di attualità nell’ambito di una sfida italiani contro stranieri, senza indulgere sul razzismo.

Tra i concorrenti che hanno fatto il casting, per focalizzare questa realtà, è stata chiamata a partecipare anche Federica Fulco, volto noto che da anni si occupa delle problematiche irrisolte delle nostre periferie, quale presidente del Coordinamento Comitati spontanei torinesi CCST.

In pochissime battute, non avendo interessi da difendere ed agendo al di fuori di ogni camarilla, è stata lapidaria.

Col numero 12 ha così espresso il suo pensiero sull’ex Moi grande problema di Torino che sta facendo il giro del mondo. Ha semplicemente affermato, come emerge dal video allegato,  che le palazzine olimpiche sono occupate da ben tre anni, da immigrati clandestini. Per poi concludere che i Torinesi onesti non sono contro gli immigrati ma che sarebbe giusto che chi delinque sia messo fuori dal nostro territorio.

Se qualcuno di coloro che soprattutto in questo momento elettorale dovrebbero tastare il polso e l’umore degli elettori, prestasse attenzione all’associazione temporale tra la denuncia pubblica e l’ulteriore accoltellamento, potremo già essere speranzosi. O no?

Federica Fulco

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Articolo pubblicato il 26/04/2016