"Festival Beat 2016" seconda serata: Toni CAMPA e Luciana DE BIASE scrivono una nuova pagina di storia

Cominciamo dalla fine: Toni Campa, stravolto, stanchissimo ma felice, in compagnia di Luciana De Biase, saluta ad uno ad uno tutti quelli che hanno assistito alla serata.

Prima di chiudere il portone del Le Roi mi dice: “Anche stasera abbiamo fatto qualcosa di speciale. Ma non finisce qui. Il 28 Novembre al Palasport ci sarà la terza serata del Festival Beat e ho in mente grosse sorprese…vedrai…”

Infatti l’unico “problema” della festa è stato il “sold-out”, registrato ormai da tempo: tantissime richieste e biglietti bruciati in poche ore, cosa che ha quasi obbligato i due promoter ad organizzare una terza serata che fin da adesso si annuncia come…”tutta un’altra storia”…in perfetto stile Le Roi.

 

La seconda serata del Festival Beat 2016 comincia con la troupe del TG Regionale (RAI per intenderci) che si aggira per il locale, filmando ed intervistando alcuni dei protagonisti: finalmente il giusto riconoscimento a quanto Toni e Luciana stanno facendo, hanno fatto e faranno, per la nostra città.

 

Protagonisti sono stati gli artisti che hanno fatto la storia del Beat.

I primi a salire sul palco sono stati i  i Nuovi Angeli,  e con i quali ho scambiato qualche battuta prima della loro performance, ma di questo ne parleremo in un articolo dedicato a loro e ai "The Primitives".

Paki, Marco, Aldo e Valerio, ci regalano una manciata di canzoni, tra cui l’immancabile ed attesa “Donna felicità” che scaldano a dovere il pubblico. 

Subito dopo Toni sale sul palco per un commosso ricordo di Maurizio Arcieri, scomparso di recente, a cui il nuovo line-up dei New Dada dedica una toccante versione di “Cinque minuti e poi”.

A seguire i Dik Dik, ormai ospiti fissi di tutte le edizioni del Festival Beat, che come al solito ci fanno sognare con canzoni tipo “Senza luce” che come ha sottolineato Pietruccio Montalbetti, “…è una di quelle canzoni che ha contribuito all’incremento delle nascite…”.

 

E poi uno dei momenti clou della serata: Toni, da perfetto enterteiner e con lo stile del presentatore consumato, sale on stage e chiede che vengano portate due sedie.

In mano ha un disco rarissimo e preziosissimo: “The Decca tapes”, bootleg contenente le 15 canzoni eseguite dai Beatles durante la fallita audizione proprio alla Decca Records.

E’ il momento dell’ospite d’onore: proprio Pete Best, primo batterista di quelli che sarebbero diventati i “Fab Four” e performer di quella incisione.

Toni, con l’aiuto di di Rolando Giambelli, Presidente della “DBIA – Beatlesiani d’Italia Associati”, conduce una breve intervista con Mr. Best, che culmina con un assolo di batteria, e non poteva essere altrimenti.

 

Giusto per rimanere in tema “british” è la volta di Robert “Bobby” Posner & Mike Shepstone ossia The Rokes, che ci riportano in piena era beat, con canzoni che all’epoca erano vere “Hit” come “Bisogna saper perdere”, “Che colpa abbiamo noi” e “C’è una strana espressione nei tuoi occhi”.

I due, in perfetto humor inglese, ringraziano Toni perché con la sua telefonata...”ci ha permesso di avere una sera di libera uscita dall’ospizio dove siamo ospitati…

Eh si, Toni è anche questo!

 

La serata prosegue con i Camaleonti, altri graditi ospiti fissi di tutte le edizioni del Festival Beat che, come dice Livio Macchia, uno dei fondatori del gruppo, eseguono alcune canzoni…”che non sono più nostre, anche se le abbiamo cantate noi…sono diventate vostre…grazie per averci sostenuti in tutti questi anni”.

 

Penultimi a salire sul palco Ricky Belloni, Giorgio Usai, Alex Polifrone e Andrea Cervetto: Il Mito New Trolls, quando la musica diventa poesia.

Una performance magica, coinvolgente, sia in brani prettamente melodici, come la sempre struggente “Aldebaran”, sia in brani più complessi, quasi “progressive” come “Adagio” dal mitico album “Concerto Grosso per i New Trolls”, che mettono per l’ennesima volta in grande evidenza la classe e la tecnica dei quattro musicisti.

 

E si arriva così al gran finale della serata: il ritorno di Mal, accompagnato da quelli che ho ribattezzato i  “New Primitives”, ovvero Marco Bonino e Dave Sumner (membro dei Primitives originali) alle chitarre, Mick Brill (anche lui con Mal fin dalle origini) al basso e Valerio Liboni alla batteria. Una formazione da paura che attacca decisa “Sei la mia Donna” proposta in puro stile “seventies”: un' iniezione di puro rock’n’roll che prosegue con “Pensiero d’amore” presentata anch’essa in una versione alquanto roccheggiante per finire con un medley semplicemente "elettrico".

 

Si conclude così una serata che mi ha riportato alle "origini" musicali, quando da ragazzino ascoltavo questi brani da una radiolina Sony, rigorosamente analogica.


Poter incontrare personalmente personaggi che sono stati e sono la storia della musica italiana è un'emozione senza pari che condivido con le ottocento persone del pubblico del Le Roi e che ci fa sentire che i "Bei tempi" non sono "passati" ma più che mai presenti grazie al grande lavoro di Toni e Luciana, lavoro che ci porterà a Novembre a Palasport di Torino.

Come già per le altre edizioni, questo è solo il primo articolo su questo incredibile evento. Seguiranno appuntamenti con interviste ai protagonisti.


Tutte le foto della serata di Tina Rossi Photographer potete trovarle clikkando su questo link:

https://www.facebook.com/SORCINA67/media_set?set=a.10207738333829384&type=3&pnref=story

Stay always tuned !!!

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 21/04/2016