L' UNICEF fornisce dati poco edificanti riguardo ai minori in Italia

Da una recente statistica risultiamo molto scarsi in una classifica tra 41 Paesi Ocse

L' UNICEF, ente internazionale con sede a New York, ha esaminato recentemente 41 Paesi Ocse per quanto riguarda la condizione di vita dei minori in questi Stati.

Il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia, abbreviato in UNICEF, è un fondo delle Nazioni Unite, organo sussidiario fondato l'11 dicembre 1946 per aiutare i bambini vittime della seconda guerra mondiale.

Oggi l' UNICEF opera in molte nazioni per aiutare i minori ad affrancarsi dalle condizioni di povertà in cui sono costretti a vivere per la scarsa attenzione di molti Paesi verso questa fascia d' età, per salvaguardare la loro salute come effettuando le vaccinazioni, per aiutare le vittime di guerra come i mutilati e per tutto ciò che riguarda l' inserimento nella vita sociale più adeguata ai bambini ed adolescenti per quanto concerne lo stile di vita ritenuto accettabile e non discriminato in una società civile.

L' Italia è in una posizione molto deludente in questa classifica impietosa, che ci pone al 35esimo posto per il divario reddituale tra i minori. Il primo posto va alla Danimarca e l' ultimo ad Israele.

Le diseguaglianze tra i minori nei Paesi ad alto reddito riguardano l' istruzione, la salute, la soddisfazione nei confronti delle condizioni di vita ed il reddito.

Il nostro Paese, inoltre, non figura bene in ogni segmento preso in esame in questa classifica. Anche in questo caso chi è alla guida del belpaese dovrebbe fare molta più attenzione alle condizioni di vita di molti minori che sono del tutto indifesi rispetto a quanto fanno le istituzioni statali e regionali nei riguardi della gioventù. La politica nazionale sembra molto più propensa ad occuparsi di questioni di dettaglio e a litigare su tutto, piuttosto che dedicarsi ai grandi temi sociali irrinunciabili, come questo del necessario aiuto ai giovanissimi ed all' istruzione delle nuove generazioni.

L' Italia è infatti al 22° posto per quanto riguarda il divario nei risultati scolastici, sulla salute addirittura al 28° posto, al 22° posto sulla soddisfazione nei confronti delle condizioni di vita dei minori. La statistica ci pone quindi nella parte medio- bassa della classifica che dimostra quanto ci sia ancora da fare in Italia per aiutare i minori più deboli, che insieme agli anziani sono la fascia più indifesa della società civile.

Anche in questo caso esiste una diseguaglianza tra maschi e femmine in ogni Paese considerato: le ragazze tra i 13 ed i 15 anni sono meno soddisfatte delle loro condizioni di vita rispetto ai loro giovani coetanei .

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Articolo pubblicato il 19/04/2016