L' "affaire Guidi-Gemelli"
Guidi/Gemelli (foto Repubblica.it)

Le impressioni del cittadino contribuente di fronte al nuovo episodio di malgoverno

Gentile Direttore, a fronte dello scandaloso "affaire Guidi-Gemelli" che ha indotto la Ministra a dimettersi pur dichiarandosi 'in buona fede', possiamo cogliere il paradosso del ragionamento e dell'etica di chi oggi ci governa, prevaricando da anni la 'sovranità' che ci appartiene.

Di fronte a questo ulteriore segnale di degrado morale della cosiddetta 'classe politica' l'Opposizione andrà in Parlamento in ordine sparso a chiedere le dimissioni con l'esito di sempre, replicando una sceneggiata stucchevole.

Ovviamente il Presidente Mattarella, emulo dell'ineffabile Napolitano, anzichè porsi come 'garante della dignità delle Istituzioni' tacerà come sempre, consentendo che gli 'abusivi in Parlamento', i furbetti, gli ipocriti e le decine di interessati voltagabbana continuino la 'pantomima della Democrazia'.

E noi a dovere, ancora una volta, assistere impotenti e nauseati alla fine degli Ideali e alle prepotenze della Casta. Disperante! O mi sbaglio? 

Cordiali saluti. 

 

                                                                                                           GianFranco Billotti 

 

 

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Egregio  Sig. Billotti,

ciò che Lei puntualmente segnala, o meglio ricorda, è uno dei tanti, o meglio ancora, troppi episodi di un'allegra amministrazione del denaro pubblico da parte dei nostri (?) gestori della raccolta di contributi di vario aspetto.

Sicuramente diventa sempre più arduo attribuire il vocabolo "moralità" dopo i quotidiani esempi meritevoli solo della cronaca meno qualificante.

L'opposizione si attiverà nuovamente per partecipare al popolo ciò di cui il medesimo dimentica in breve tempo, sottratto alle riflessioni da un nuovo "scandalo" dovuto, come Lei giustamente sottolinea, al degrado morale della cosiddetta classe politica.

Sul "garante della dignità delle Istituzioni", sono certo che tutto terminerà con la rappresentazione di un copione giunto all'ennesima replica in cui il cast si arricchisce di nuove presenze dopo il sacrificio "esemplare" del capro espiatorio di turno.

Ma nulla cambierà perchè desta più curiosità la notizia che verrà poichè ormai i cittadini, rassegnati, attendono quasi con morboso masochismo la "prossima puntata" di una telenovela giunta alla ennesima "messa in scena" con protagonisti i furbetti, i voltagabbana, gli ipocriti e gli "abusivi del Parlamento", ma purtroppo di abusività siamo ormai doviziosi.


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Articolo pubblicato il 06/04/2016