Gravi distruzioni del patrimonio archeologico a Torino: il discutibile parcheggio sotterraneo di corso Galileo Ferraris sta cancellando quanto resta della nostra Cittadella del Sec. XVI.

Si chiede l’abbandono del progetto del parcheggio e la ricostruzione di quanto è stato distrutto.

Divulghiamo le motivazioni della petizione promossa dal Comitato Pietro Micca per salvare reperti imperdibili della nostra storia.

Torino, capitale del Piemonte, possiede un’ampia rete sotterranea di gallerie e di fortificazioni, un tempo facenti parte della grande Cittadella, una delle più importanti d’Europa, costruita nel XVI Secolo e demolita in superficie a metà del XIX; questa città sotterranea è attualmente visitabile solo in minima parte.

La Giunta comunale di Torino ha dichiarato di ritenere prioritaria la costruzione  di un parcheggio sotterraneo di quattro piani, per “eliminare le auto dalla superficie”. Il progetto prevede la costruzione del parcheggio proprio al centro dell’area archeologica e il Comune di Torino, pur essendo a conoscenza che gli scavi avrebbero portato alla luce significativi tratti di galleria perfettamente conservati — e poi, come previsto, rinvenuti — ha fatto intraprendere i lavori.

Incredibilmente la Soprintendenza lo scorso anno autorizzò il totale abbattimento di tutte le opere in muratura ritrovate. La demolizione iniziò velocemente e di nascosto, senza che i cittadini ne fossero messi al corrente: un lungo tratto della Galleria Magistrale della Cittadella, in ottimo stato di conservazione, venne distrutto. Torino perse così proditoriamente un pezzo della propria storia.

I cittadini indignati, riunitisi nel Comitato Pietro Micca (www.pietromicca.org), portarono a conoscenza dell’opinione pubblica lo scempio dell’area archeologica della Cittadella di Torino; il Ministero dei Beni Culturali si vide costretto a intervenire e i lavori del cantiere rimasero sospesi, in attesa di una modifica del progetto.

Tale progetto modificato è stato tenuto nascosto alla cittadinanza per poi essere discusso e approvato in Consiglio comunale in tutta fretta il 14 marzo 2016, mettendo ancora una volta i cittadini di fronte al fatto compiuto. Il nuovo progetto disattende le proposte fatte dal Comitato, al quale è sempre stato impedito di visionarlo e discuterlo.

Quale sarà ora il destino dei ritrovamenti della Cittadella di Torino?

- Le opere murarie saranno inglobate nel parcheggio, come è già avvenuto in piazza San Carlo e in piazza Emanuele Filiberto.

 - I resti archeologici (della Mezzaluna des Invalides) verranno totalmente occultati all’interno di una piccola “stanza” sotterranea di m 30 x 11 e sigillata da lastre in cemento.

- Le auto in superficie rimarranno poiché, per compensare la ditta appaltatrice della perdita di alcuni posti auto, le verrà concessa la gestione di un centinaio di parcheggi a vista, lasciando invariata la situazione iniziale.

- La fortezza sotterranea cinquecentesca del Pastiss, capolavoro unico di ingegneria militare, diverrà accessibile, ma... dal parcheggio, il quale si prefigura come protagonista assoluto dell’ex-area archeologica.

- Non verrà ricostruita la Galleria Magistrale (della quale esistono ancora i mattoni originali) che, attraverso l’imbocco con la Galleria Capitale, avrebbe costituito il percorso naturale di visita al Pastiss.

- L’intera area non avrà alcun interesse turistico.

 Come prevedibile, il nuovo progetto è stato nuovamente e acriticamente approvato dalla Soprintendenza.

Il «Comitato Pietro Micca» ritiene invece che i ritrovamenti della Cittadella di Torino (“gallerie di Pietro Micca”) siano un patrimonio inalienabile della storia della Città e che vadano assolutamente preservati e resi visitabili nella loro interezza e nel loro contesto.

Il Comitato ha elaborato una proposta alternativa al parcheggio: il Parco Archeologico Pietro Micca, centro di un Polo museale che comprenda la fortezza sotterranea cinquecentesca del Pastiss, il Museo Pietro Micca, il Maschio della Cittadella e il Cisternone (pozzo a doppia elica).

Si chiede pertanto:

- che il progetto del parcheggio sui resti della Cittadella venga definitivamente abbandonato;

- che il Comune di Torino si faccia parte dirigente nell’opera di ripristino del contesto originale con la ricostruzione di quanto abbattuto;

- che compia in tempi brevi tutti i passi necessari per la realizzazione del Parco Archeologico e del Polo museale Pietro Micca che sarà, finalmente, fruibile e visitabile dai cittadini e dai turisti

- e che si adoperi affinché tutte le opere storiche presenti nel sottosuolo della città vengano vincolate e tutelate per metterle al riparo da ulteriori distruzioni.

Secondo il Comitato, l’operazione graverà sulle tasche dei torinesi per ulteriori €3.100.000 che il Comune non incasserà a causa delle compensazioni. Sempre secondo il Comitato, la ditta appaltatrice beneficia di un finanziamento regionale di circa €4.000.000 e per alcuni decenni, incasserà le somme derivanti dalla gestione del parcheggio.

Per Info: comitatopietromicca@libero.it   cell.3384334539, 3392100604

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Articolo pubblicato il 29/03/2016