Commemorazione del brigadiere Giuseppe Ciotta, a Torino

Ciotta, in forza all’Ufficio Politico della Questura di Torino, fu ucciso dalle Brigate Comuniste Combattenti - Prima Linea, alle 8 del mattino del 12 marzo 1977, in via Gorizia 67, sotto gli occhi della moglie che si era affacciata al balcone per salutarlo

A Torino, nel mattino di sabato 12 marzo, si è svolta in via Gorizia 67, nel quartiere Santa Rita, la cerimonia commemorativa dell’uccisione di Giuseppe Ciotta, brigadiere di Pubblica Sicurezza, avvenuta alle 8 del mattino del 12 marzo 1977, ad opera delle Brigate Comuniste Combattenti - Prima Linea.

Erano presenti la vedova Ciotta, signora Michelina, una rappresentanza dell’ANPS (Associazione Nazionale della Polizia di Stato) di Torino, l’ispettore Nicosia e l’assistente capo Tedeschi in rappresentanza della Questura di Torino, il cavalier Giovanni Berardi, Presidente dell’Associazione Europea Vittime del terrorismo (ASEVIT), familiari ed amici della famiglia Ciotta con una folta rappresentanza di torinesi originari di Ascoli Satriano (Foggia).

Giuseppe Ciotta è infatti nato ad Ascoli Satriano, il 13 novembre 1947. Arruolatosi nella Polizia, nel 1974 è giunto a Torino dove, col grado di brigadiere, in forza all’Ufficio Politico della Questura, è incaricato della sorveglianza esterna del Politecnico, dell’Istituto Galileo Ferraris e della Facoltà di architettura.

Alle 8 del mattino del sabato 12 marzo 1977, Ciotta esce dalla sua casa di via Gorizia e sale sulla sua auto utilitaria, parcheggiata davanti al civico 67. Un giovane si avvicinava all’auto, sfonda il finestrino e gli spara tre colpi di pistola: uno colpisce Ciotta al cuore. La moglie, che si è affacciata per salutarlo, assiste dal balcone all’uccisione. I coniugi Ciotta si sono sposati di recente ed hanno una figlia di due anni.

L’uccisione del brigadiere Giuseppe Ciotta è rivendicata dalle Brigate Comuniste Combattenti, da cui nascerà Prima Linea.

Ciotta è stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile nel maggio 2004, su proposta del Ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, e della Medaglia d’Oro “Vittime del terrorismo”, nel maggio 2010, su proposta del Ministro dell’Interno Roberto Maroni.

A 37 anni dalla sua morte, nel 2014 è stato ripubblicato il bel volume di Gerardo Acquaviva, Vice Questore Vicario presso la questura di Cremona, intitolato “Giuseppe Ciotta – Un poliziotto in difesa della libertà e della democrazia”, già apparso negli anni ’80 a cura dell’amministrazione comunale di Ascoli Satriano, col titolo “Giuseppe Ciotta – Il cuore dello Stato”.

A Torino, oltre a questa commemorazione di Giuseppe Ciotta, il 10 marzo, si è svolta una analoga cerimonia in ricordo del maresciallo della Polizia Rosario Berardi, Medaglia d’Oro e padre del cavalier Giovanni Berardi Presidente dell’ASEVIT.

Il maresciallo Rosario Berardi venne ucciso dalle brigate rosse nel mattino del 10 marzo 1978 in largo Belgio, dove una lapide lo ricorda come vittima del terrorismo e dove il Sindaco di Torino, che ha partecipato alla cerimonia, ha deposto una corona di alloro.

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Articolo pubblicato il 15/03/2016