Lavazza compra Carte Noire. «Ora competiamo nel mondo».

Al gruppo italiano il marchio leader parigino. La Francia diventa il secondo mercato. «La famiglia è unita, avanti con l’internazionalizzazione». Acquisizione da 700 milioni.

Lavazza compra Carte Noire e fa della Francia il secondo mercato domestico. L’acquisizione per circa 700 milioni del marchio di alta gamma, una «boutique» leader d’Oltralpe, segna per il gruppo italiano del caffè un passaggio decisivo nell’internazionalizzazione avviata dall’amministratore delegato Antonio Baravalle. «Non esitiamo a definire quest’operazione un matrimonio perfetto», ha detto Giuseppe Lavazza presentando l’operazione a Parigi con l’altro vicepresidente, Marco Lavazza.

I due cugini quarantenni rappresentano la quarta generazione della famiglia piemontese che ha fondato nel 1895 l’azienda che oggi porta 20 miliardi di tazze di caffè italiano in 80 paesi nel mondo. «La Francia è il quinto consumatore di caffè del pianeta, secondo in Europa, avanti all’Italia, un mercato strutturato che continueremo a far crescere», ha aggiunto Giuseppe Lavazza precisando che la famiglia «unità» garantirà la continuità e la storia del marchio francese così come la storia, la cultura, l’identità dell’impresa italiana.

L’esperienza nello «spazio»

«Innoviamo e investiamo nel futuro, ma i nostri valori e la nostra filosofia non cambiano da 120 anni: non voglio vivere in un mondo che distrugge la natura diceva il fondatore Luigi Lavazza», ha ricordato l’altro vicepresidente, Marco. La tecnologia degli ingegneri Lavazza, è stato ricordato di fronte alla stampa internazionale, ha permesso di portare per la prima volta «un perfetto caffè nello spazio» e l’anno scorso è stata Samantha Cristoforetti la prima astronauta a potersi permettere questo confort in orbita.

 

Tracciando lo scenario internazionale del mercato del caffè, Baravalle ha confermato «gli obiettivi ambiziosi» del gruppo che vuole «sedersi al tavolo dei grandi nella competizione globale» e per questo ha investito 1 miliardo nel piano di acquisizioni negli ultimi 12 mesi. L’internazionalizzazione del gruppo, arrivata al 55% del fatturato nel 2015 — grazie in particolare al contributo di Paesi chiave quali Germania (+11%), Stati Uniti (+20%), Gran Bretagna (+19%) e Francia (+10%) — raggiungerà il 65% alla fine dell’anno in corso. In Francia, Lavazza è sbarcata nel 1982, con Carte Noire sale al 20% il contributo di Parigi ai ricavi : 1,4 miliardi la stima 2015, 1, 7 miliardi attesi nel 2016, 2 miliardi negli esercizi seguenti.

 

L’azienda francese fondata nel 1978 da René Monnier conta oggi 300 dipendenti, tra la sede di Parigi e lo stabilimento di Lavérune nel sud della Francia dove sarà riportata anche la produzione esternalizzata in passato. I Lavazza incontrano venerdì i lavoratori della fabbrica di Lavérune.

 Fonte: corriere.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 10/03/2016