Torino, Giornata internazionale della Donna

La Consulta regionale delle elette presenta il programma del 2016 a Palazzo Lascaris

La ricorrenza dell’otto marzo, riveste quest’anno, in Italia un valore sostanziale di rilevante importanza.

Due date s’impongono all’attenzione: 1946 -2016: settant’anni di voto alle donne, di lotte e di conquiste nel nome dei diritti e della parità. Alla luce di tale importante anniversario la Consulta delle elette del Piemonte ha presentato stamane, agli organi d’informazione la propria attività per il 2016.

Con il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, intervengono la vice Presidente Daniela Ruffino, che porta la testimonianza raccolta in mattinata dalle donne operate di tumore al seno, le vice presidenti della consulta Angela Motta e Valentina Caputo, che in questa giornata altamente simbolica hanno recato la voce e le speranze di specifici gruppi di donne impegnate a difesa del ruolo della donna nella società.

L’assessora Monica Cerutti, evidenzia la presentazione della carta d'intenti "Io parlo e non discrimino", che ha l'obiettivo di superare le forme discriminatorie nel linguaggio dal punto di vista del genere .

In collaborazione con le altre Consulte e con la Giunta regionale - hanno sottolineato la vicepresidente Ruffino e l’assessora Cerutti - verranno confermati appuntamenti ormai tradizionali come i percorsi di formazione per amministratrici locali e potenziati progetti di contrasto all'anoressia, alla bulimia, all'Aids e alla violenza.

Prende poi la parola la presidente della Consulta Stefania Batzella, per soffermarsi sull’escursus storico di rivendicazioni e di testimonianze che sin dagli anni 20 del secolo scorso, vedeva le donne protagoniste della vita lavorativa, la partecipazione attiva alla resistenza, prima ancora del decreto del Governo Bonomi che nel 1945, avrebbe concesso il voto alle donne.

In questi 70 anni, la legislazione ha incluso alcune leggi fondamentali a favore delle donne, ma molto è ancor da fare. Sia per i diritti che per l’affermazione e la difesa del ruolo della donna nella società.

La Presidente Batzella ha ricordato commossa, le donne che ancor oggi perdono la vita a causa della violenza, che in molte occasioni si consuma in famiglia o tra gli stessi consanguinei.

Il programma della Consulta delle elette non si limita alla ricorrenza odierna. Sarà avviato un percorso che toccherà e coinvolgerà le carceri femminili ed il Ferrante Aporti con la proiezione della pellicola Il mio nome è Malala di Davis Guggenheim e sabato 14 maggio, nel corso del Salone del Libro, ci sarà un incontro con la psichiatra e scrittrice marocchina Rita El Khayat.

A conclusione del suo intervento, Batzella annuncia l’istituzione di una  Borsa di studio da parte della Consulta, che interesserà gli Istituti superiori di I e II grado. I ragazzi appronteranno un filmato di 70 secondi sulle tematiche delle lotte per l’affermazione della donna nella società.

Il 5 premi riconosciuti in denaro, dovranno permettere agli istituti l’acquisto di materiali didattici atti alla diffusione della cultura e della formazione.

Per la ricorrenza, le tredici consigliere regionali che compongono l’Ufficio di presidenza della Consulta, hanno realizzato un videomessaggio che verrà proiettato  mercoledì 9 marzo alle 10,30, in 13 sale cinematografiche del Piemonte, per introdurre la visione del film Suffragette del2015 di Sarah Gavron riservata agli studenti delle scuole secondarie I e II grado.

La pellicola, recensita da Civico20 in un articolo pubblicato in mattinata, attraverso la storia di Emmeline Pankhurst, attivista e politica britannica racconta la lunga battaglia delle donne che fecero parte del movimento suffragista per ottenere il diritto al voto, concesso dal parlamento britannico nel 1928

Le sale che aderiscono all’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Consulta Agiscuola Piemonte e Valle d’Aosta, sono il Classico e l'Ideal Cityplex di Torino, il Sabrina di Bardonecchia, lo Splendor Boaro di Ivrea, il Ritz di Pinerolo, l'Alessandrino di Alessandria, la Sala Pastrone di Asti, il Mazzini di Biella, il Don Bosco di Cuneo, il Comunale di Barge, l'Araldo di Novara, il Sociale di Omegna e l'Italia di Vercelli.

Nel corso dell’incontro, inoltre, le attrici Valentina Aicardi e Silvia Freda hanno interpretato brani tratti dallo spettacolo “Donne”, a cura dell’associazione Tedacà. che  rappresenta il percorso di emancipazione delle donne nel Novecento italiano e narra sia avvenimenti che hanno interessato tutto il mondo femminile sia storie di singole protagoniste che hanno affrontato, con coraggio, stereotipi e pregiudizi.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 08/03/2016