Mostra " Il Nilo a Pompei" al Museo Egizio di Torino

Dal 5 marzo al 4 settembre 2016 - Museo Egizio di Torino, via Accademia delle Scienze 6 - Torino

E' stata inaugurata il 5 marzo 2016 presso il Museo Egizio di Torino la grande mostra " Il Nilo a Pompei ", che vede collaborare tre tra le istituzioni culturali italiane più importanti : il Museo Egizio di Torino, la Soprintendenza Pompei e il Museo Archeologico di Napoli.

Il tema della prima tappa è “Il Nilo a Pompei. Visioni d’Egitto nel mondo romano” e ha come obiettivo il far conoscere come attraverso il Mediterraneo, culla di popoli, la cultura della terra dei faraoni sia arrivata pian piano ad insinuarsi e diffondersi in una mentalità, come quella romana, così solida e conservatrice tanto da influenzarla nei culti, negli usi e nei costumi.

Il viaggio inizia ad Alessandria d’Egitto e tocca la greca Delo fino ad approdare sulle coste della Campania, con approfondimenti su come i siti di Pozzuoli, Cuma e Benevento, Ercolano e Pompei abbiano accolto la cultura egizia.

L’esposizione si articolerà in nove sezioni  in uno spazio apposito dedicato alle mostre temporanee di 600 mq che vedrà rivivere, per la prima volta ospiti a Torino, i meravigliosi affreschi del tempio di Iside di Pompei e della Casa del Bracciale d’Oro, oltre a 300 reperti provenienti da 20 musei italiani e stranieri, ma anche gli splendidi bronzi del sito di Industria legati alla diffusione del culto isiaco in Piemonte.

Il visitatore avrà inoltre l’opportunità di vivere un’esperienza immersiva 3D facendo un viaggio virtuale all’ interno di due domus pompeiane, quella del Bracciale d’oro e quella di Octavius Quartio che ospitano all’ interno affreschi con motivi egittizzanti.

La mostra è curata da Alessia Fassone e Federico Poole entrambi egittologi del Museo Egizio, e dal Direttore Christian Greco che hanno l’arduo compito, con questo lavoro, di illustrare attraverso il materiale esposto proprio la complessità e l’importanza dei rapporti che la terra del Nilo ebbe con la cultura greca e romana. I temi in mostra non sono però scorporati dalle collezioni permanenti del Museo, anzi, al pubblico viene così offerto un ulteriore approfondimento che permette di valorizzare ancora di più i reperti già presenti.

La ricezione della cultura egizia attraverso i secoli è uno dei principali temi di ricerca che il Museo Egizio intende sviluppare: sono dunque pienamente soddisfatto che la nostra prima mostra temporanea, in collaborazione con Pompei e Napoli, si inscriva entro questa affascinante cornice e che fornisca importanti risposte su come l’Egitto sia stato riletto dalla cultura classica” dice il Direttore Christian Greco, sottolineando inoltre che “Le collezioni permanenti sono in continuo dialogo con gli oggetti esposti in mostra: “Il Nilo a Pompei” non è stata concepita come un’esposizione isolata dalle collezioni permanenti del Museo. Proprio per questo al visitatore è offerto un percorso all’ interno delle sale museali che consente di approfondire le connessioni che la mostra temporanea ha con le opere dell’Egizio”.

Entusiasta anche la Presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie Evelina Christillin: “Il fatto che la prima mostra temporanea dell’Egizio, il Nilo a Pompei, inauguri a meno di un anno dall ’apertura del rinnovato Museo è motivo di forte orgoglio, per aver rispettato la promessa che il 1° aprile 2015 abbiamo fatto al nostro pubblico: quella di un Museo in continuo movimento, sempre aperto a nuove sfide e opportunità. Il valore aggiunto della prima esposizione temporanea è che questa sia parte di un progetto nato dalla collaborazione con due tra le più importanti istituzioni archeologiche italiane, la Soprintendenza Pompei e il MANN. Il Museo Egizio crede fortemente nel valore della sinergia tra centri culturali, conscio che il fare rete sia ormai un requisito indispensabile per evolversi e valorizzare il patrimonio artistico e culturale nazionale”.

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Articolo pubblicato il 06/03/2016