Torino, Regie Sinfonie: Venezia e la Cappella di San Marco

Sabato 12 marzo il concerto, con opere di Monteverdi e Gabrieli, si terrà presso l’Arciconfraternita della Misericordia

Torino, Regie Sinfonie: Venezia e la Cappella di San Marco

Sabato 12 marzo il concerto, con opere di Monteverdi e Gabrieli, si terrà presso l’Arciconfraternita della Misericordia

Sabato 12 marzo 2016 alle ore 21.00 presso l’Arciconfraternita della Misericordia a Torino, in via Barbaroux 41, Regie Sinfonie porterà il pubblico alla scoperta del repertorio sacro in area veneziana a cavallo tra i secoli XVI e XVII, ospitando l’ensemble Cantica Symphonia diretto da Giuseppe Maletto, con il seguente programma

Missa In illo tempore di Claudio Monteverdi
e mottetti inediti di Andrea Gabrieli

Andrea Gabrieli (1533 ca. — 1585)

Toccata per organo

Claudio Monteverdi (1567 — 1643)

Missa da capella a sei voci,
fatta sopra il mottetto In illo tempore del Gomberti (1610)
Kyrie
Gloria

Andrea Gabrieli

Ricercare per organo
Beata es Maria,
mottetto tratto da Sacrae cantiones quinque vocum Liber primus (1565)

Claudio Monteverdi

Missa da capella a sei voci.
Credo

Andrea Gabrieli

Ave Sanctissima Maria,
mottetto tratto da Sacrae cantiones
Ricercare

Claudio Monteverdi

Missa da capella a sei voci.. Sanctus
Agnus Dei

Andrea Gabrieli

Canzona per organo
Sancta et immaculata virginitas,
mottetto tratto da Sacrae cantiones acrae cantiones..

Cantica Symphonia
Chiara Albanese + Martina Bonomo +
Roberta Giua + Teresa Nesci + Arianna Stornello — soprani
Giulia Beatini + Annalisa Mazzoni + Vittoria Novarino — contralti
Alessandro Baudino + Massimo Lombardi + Claudio Poggi — tenori
Cesare Costamagna + Marco Milanesio + Dario Previato — bassi
Maurizio Fornero — organo
Giuseppe Maletto — direzione


Lo stesso giorno, a partire da un’ora prima del concerto, gli spettatori potranno assistere al Backstage durante le prove del concerto. Per prenotazioni, scrivere a info@musicidisantapelagia.com

L’ingresso al concerto è di 12 euro, ridotto a 8 euro per under 18, over 65, studenti e tesserati Abbonamento Musei Torino Piemonte. Prevendite presso Feltrinelli di piazza C.L.N. 251 (+ 2 euro d.p.).

Guida all’ascolto

La Messa «In illo tempore», pubblicata nel 1610 insieme al celebre «Vespro della Beata Vergine», è scritta nel più rigoroso rispetto delle regole e dello stile che hanno governato la musica sacra del XV e XVI secolo e si può intendere – forse suo malgrado – come una sorta di grandioso “canto del cigno” per la morente polifonia e, più in generale, per l’era del Rinascimento ormai vicina al tramonto. Il titolo stesso della Messa forse ci fornisce qualche indizio in proposito: traendo spunto da alcuni temi di un mottetto di Gombert, Monteverdi la intitola «in illo tempore», con l’evidente richiamo al passato.

Ai nostri occhi oggi l’immagine del Monteverdi innovatore prende decisamente il sopravvento su altri aspetti. Ma sarà bene ricordare che, prima del grande salto verso la monodia e l’opera, egli lavorò tenacemente per portare nuova vitalità e freschezza alla polifonia. Così pure è innegabile che, fino al Sesto Libro e, soprattutto, nella duplice raccolta sacra del 1610 con la Missa In illo tempore e il Vespro della Beata Vergine, egli si sforzò di coniugare l’antico e il nuovo, il passato e il futuro, la tradizione e l’invenzione pura. Non per nulla la stessa raccolta sacra si pone come culmine del cammino di un millennio di musica spirituale cristiana.
Momenti di felice maestosità si alternano a episodi di grande intensità emotiva. Sezioni come il Christe, il Qui tollis, l’Agnus Dei semplicemente sbalordiscono per la capacità di combinare la perfezione della scrittura polifonica con un intensa partecipazione espressiva.

La Messa è intercalata da mottetti polifonici e interventi organistici di Andrea Gabrieli, altro grande compositore veneziano, di cui si eseguono tre mottetti giovanili inediti: in essi Gabrieli dimostra la completezza nell’uso degli strumenti compositivi e la profondità estetica dei suoi lavori più maturi. Con la Missa In illo tempore Monteverdi si colloca quindi al pari di grandi maestri della polifonia come Dufay, Josquin, Isaac, o gli italiani Costanzo Festa e Andrea Gabrieli e, idealmente, conclude magistralmente una gloriosa stagione musicale.

Biografia

L’ensemble vocale e strumentale Cantica Symphonia è nato nel 1995 per iniziativa di Giuseppe Maletto e Svetlana Fomina; fin dalla sua fondazione si dedica al repertorio polifonico compreso tra la seconda metà del XIV e l’inizio del XVI secolo ed è diventato col tempo uno tra i più apprezzati interpreti in tale ambito. Le esecuzioni di Cantica Symphonia sono il risultato di un approfondito lavoro di analisi condotto sulla base delle fonti originali: da sempre fulcro dell’attività del gruppo è lo studio e l’esecuzione del repertorio di Guillaume Dufay, primo musicista “moderno” la cui creatività ha illuminato la sua epoca e guidato la musica europea nel complesso passaggio tra medioevo e rinascimento.

Dal 2005 Cantica Symphonia incide in esclusiva per la prestigiosa etichetta Glossa di Madrid, con la quale ha pubblicato una serie di cinque CD, tutti premiati con il Diapason d’or. Il primo di questa serie si intitola Quadrivium ed è dedicato ai mottetti di Dufay, ha ricevuto il prestigioso Diapason d’or de l’année 2005 e lo Choc di Le Monde de la Musique.

I numerosi concerti in Italia, Francia, Belgio, Olanda, Svizzera, Estonia, Slovenia e Marocco hanno ottenuto un caloroso consenso di pubblico e critica, così come nelle partecipazioni ai prestigiosi Rencontres de Musique Médiévale du Thoronet (2003, 2004 e 2012) al Festival van Vlaanderen di Bruges e Anversa, ai Tage alter Musik di Regensburg, a Les Concerts Parisiens, a MITO Settembre Musica, Ravenna Festival e all’Unione Musicale di Torino.


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Articolo pubblicato il 09/03/2016