Saluzzo (CN), “Porgi una mano, qualcuno ha bisogno di Te”

Un’ ulteriore iniziativa educativa, etica e altruistica promossa dal Liceo Bodoni

Quante vite legate ad una scelta di dire “sì”? Quante malattie e forme tumorali sempre in crescente aumento potrebbero essere sconfitte attraverso un gesto di altruismo e solidarietà umana? Quante possibilità e speranze elargite mediante una donazione?  Nell'ambito del Progetto “Porgi una mano, qualcuno ha bisogno di te”, martedì 23 e venerdì 26 febbraio, presso l'Aula Magna del liceo Bodoni di Saluzzo tutte le classi 5 e la III liceo classico sono state invitate a riflettere su tali interrogativi, da parte di alcuni volontari e membri di associazioni differenti, unite però dal medesimo scopo: la donazione. L'incontro, gestito da Massimiliano Biella, Giuseppe Audisio (presidente GASM) e Anna Maria Parola, si è articolato in tre momenti, dedicati rispettivamente alle donazioni sanguinee, a quelle di midollo osseo e, infine, di organi.

La finalità è quella di sensibilizzare i giovani, i quali a partire dai 18 anni costituiscono dei potenziali donatori e risultano dunque direttamente interessati al valore delle donazioni.

Servendosi di materiale multimediale e riportando svariate testimonianze concrete, i tre volontari hanno spiegato il funzionamento e la procedura di tale atto. Esistono alcuni prerequisiti necessari per poter effettuare la donazione, quali l'essere maggiorenni e non aver superato una stabilita soglia di età (70 anni per il sangue e 40 per il midollo), uno stato di salute propizio, un peso non inferiore ai 50 kg e, soprattutto, una buona volontà e una solida convinzione.

L'elargizione sanguinea, presso ospedali o appositi centri di raccolta (quali la Banca del sangue di Torino), può essere eseguita ogni tre mesi, per un massimo di quattro volte all'anno, da individui maschi, differentemente da quanto avviene per le donne, che possono donare esclusivamente ogni sei mesi. Il donativo inoltre avviene secondo il principio di compatibilità, dovuto ai diversi gruppi sanguinei esistenti: A, B, AB, 0 (ciascuno con i rispettivi positivo e negativo).

Lo stesso fondamento viene osservato nell'ambito dei donatori di midollo, dove molto più complessa si rivela la ricerca dell'adeguata compatibilità. Dopo averla trovata, il processo da seguire risulta tanto semplice per il donatore, quanto problematico per il ricevitore, il quale necessita di essere sottoposto a molteplici trattamenti (chemioterapia, radiografia...) finalizzati all'eliminazione totale delle cellule staminali malate e alla sostituzione di queste ultime con le nuove, provenienti dal benefattore.

La conferenza si è conclusa con l'ascolto dell'intervista rilasciata all'AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule) da Federico Finozzi, vincitore di molteplici medaglie durante i XV campionati mondiali per trapiantati del 2005.

Egli racconta la propria esperienza, gli ostacoli emersi in seguito alla diagnosi di una malattia al fegato, la sua percezione del lento scorrere della vita via da sé negli otto mesi di ricovero in ospedale, il suo fervido e profondo attaccamento all'esistenza nonostante le difficoltà, le speranze suscitate in lui dalla notizia della possibilità del trapianto, la strenua lotta contro la malattia, la determinazione nel portare a compimento la guarigione e nel rendersi nuovamente protagonista attivo della propria esistenza, ponendosi nuovi obiettivi e traguardi.

Una testimonianza estremamente toccante, significativa, incoraggiante e proficua nello stimolare la solidarietà di ognuno.

Numerose sono le associazioni ispirate al perseguimento di tale fine: ADAS (Associazione Donatori Autonomi Sangue) nel Saluzzese e valli; AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue); GASM (Gruppo Autonomo Sangue Mombracco); ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo); AIDO... le quali ricordano che donare è un dovere sociale, sinonimo di speranza e vita, al quale ciascuno risulta chiamato, in qualità di cittadino, di individuo sociale e, soprattutto, di uomo.

 

Ludovica Rossi,

III liceo classico

Liceo G. B. Bodoni - Saluzzo

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Articolo pubblicato il 29/02/2016