Il " capitale di conoscenza" quale chiave per lo sviluppo mondiale

Le Nazioni Unite hanno definito un piano di sviluppo economico noto come: MDG ( Millennium Development Goals)

Il capitale di conoscenza quale chiave per lo sviluppo mondiale

 

Nel mese di settembre 2015, le Nazioni Unite hanno adottato un ordine del giorno per lo sviluppo economico comprendente 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile : gli MDG (Millennium Development Goals - Obiettivi di Sviluppo del Millennio).

 

Tutti progettati per orientare gli investimenti e lo sviluppo nel corso dei prossimi 15 anni. Due di questi assumono particolare importanza perché determineranno se gli altri 15 possono essere raggiunti, e riguardano l' istruzione.

 

Senza crescita economica che aumenta le proporzioni della ricchezza, c'è poca speranza di raggiungere i risultati desiderabili in termini di salute, povertà, nutrizione, compresi eventuali ulteriori miglioramenti. E, senza un'istruzione di qualità, c'è poca speranza di ottenere la crescita a lungo termine. La chiave per aprire la serratura  del futuro appaiono essere sempre di più la quantità è la qualità dell' istruzione nelle scuole, e questo assunto si differenzia notevolmente da Paese a Paese.

 

Gli sforzi fatti sino ad ora per aumentare l' istruzione nei Paesi in via di sviluppo non sono completamente riusciti, perché hanno messo troppa enfasi sull' accesso e sul tempo passato a scuola, e troppo poco sulla qualità dell' istruzione in qualsiasi scuola. Mentre ci sono stati notevoli miglioramenti nell'accesso alle scuole attraverso lo sviluppo di molte regioni sottosviluppate, seguendo gli obiettivi di sviluppo del millennio.

 

Lo studio condotto da Eric A. Hanushek con Ludger Woessmann ( La conoscenza - Il  capitale delle Nazioni: l'istruzione e l'economia della crescita) mostra che la quasi totalità della variazione dei tassi di crescita economica tra le nazioni può essere spiegata da differenze di capitale di conoscenza.

 

Cosa determina il miracolo dell' Est asiatico? Nel complesso, in quest' area i bambini imparano di più ogni anno di quelli in altri luoghi, producendo una forza lavoro altamente qualificata. Perché la crescita in America Latina è stata così lenta? Studenti latinoamericani ottengono molto meno da un anno di scuola che altrove.

 

Una volta che il capitale di conoscenza dei vari Paesi (misurata con i punteggi di test internazionali) è presa in considerazione, risulta dallo studio che tutte le regioni sono compatibili con modelli di crescita in altre parti del mondo e che, quindi, i risultati proposti sono molto attendibili grazie alle indagini statistiche omogenee, previsionali ed a consuntivo.

 

Una cosa che è stata verificata, guardando la crescita economica, è che "l'educazione di qualità" è definita attraverso la competizione economica mondiale. Mentre i singoli Paesi possono avere opinioni diverse su ciò che costituisce la qualità, ciò che conta per i risultati economici è la conoscenza e le competenze della popolazione, come da punteggi dei test internazionali come PISA o TIMSS.

 

Gli MDG richiamano il fatto che tutti i giovani dovranno completare la scuola secondaria di buon livello entro il 2030. Qui viene adottato uno standard internazionale per la qualità: tutti gli studenti sono valutati per competenze di base, che vengono definite come il raggiungimento di un certo livello sui test PISA. Questo standard indica che i quindicenni devono dimostrare competenze elementari, come leggere e comprendere testi semplici e padroneggiare i concetti e le procedure matematiche e scientifiche di base.

 

Il Programma per la valutazione internazionale dell'allievo (Programme for International Student Assessment, meglio noto con l'acronimo PISA), è una indagine internazionale promossa dall'OCSE nata con lo scopo di valutare con periodicità triennale il livello di istruzione degli adolescenti dei principali Paesi industrializzati.

 

Utilizzando le conoscenze di base è possibile proiettare la crescita futura e del PIL in diversi scenari di miglioramento: portare gli studenti fino al livello di abilità di base e l'accesso universale ai livelli di rendimento voluti dal programma.

 

Partendo dal presupposto che ogni obiettivo viene raggiunto entro il 2030, e proiettando la crescita in un periodo di 80 anni, i guadagni futuri del PIL sono attualizzati al tre per cento rispetto ad oggi.

Si stima che, raggiungendo competenze di base universali, si realizzano guadagni che sono 12 volte il PIL corrente dei Paesi più poveri, per ognuno di questi Paesi.

 

I Paesi più ricchi guadagnano di meno, semplicemente perché sono più vicino a un accesso universale e hanno una maggiore successo. Ma i guadagni sono ancora sostanziali; competenze di base universali per i Paesi a reddito medio alto sarebbero in media più di sette volte il PIL corrente.

 

In tali stime, molti Paesi in via di sviluppo sono lasciati fuori semplicemente perché non hanno partecipato alla sperimentazione internazionale. Quasi certamente questi Paesi devono affrontare sfide più sostanziali di qualità e di accesso rispetto ai Paesi a basso reddito compresi.

 

Lo studio si conclude con un messaggio molto semplice: il conseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio richiede il miglioramento della qualità delle scuole di tutto il mondo; altrimenti sarà difficile, se non impossibile, soddisfare le esigenze relative a  povertà, salute, alimentazione, e gli obiettivi d'inclusività tra Paesi poveri e quelli più ricchi. Inoltre, la qualità richiede una misurazione esplicita seguendo punti di riferimento internazionali a causa delle discutibili definizioni locali di qualità, specialmente per produrre forza lavoro competitiva a livello internazionale.

 

 

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Articolo pubblicato il 03/03/2016