Roma - Unioni civili: il realismo dei passi positivi
Foto di repertorio

La posizione di Enrico Buemi, senatore PSI, sul ddl alla vigilia del voto

"Noi socialisti siamo soddisfatti del provvedimento in discussione e accettiamo lo stralcio della stepchild perché crediamo che la questione delle adozioni debba essere affrontata in toto con un provvedimento legislativo ad hoc, che come partito socialista presenteremo, riguardante sia le coppie che i singoli individui etero e omosessuali"

lo ha dichiarato il senatore Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia, intervenendo in discussione generale sul Ddl 'Unioni civili" alla vigilia del voto.

"Questo ddl amplia gli spazi dei diritti dei cittadini e nonostante abbiamo riserve sul metodo, sicuramente ha questo merito che non può che trovarci concordi"

ha continuato Buemi che ha aggiunto:

"Essendo riformisti, nel senso di gradualisti, poiché gli obiettivi troppo alti ci spaventano, riconosciamo che l'approvazione di questo provvedimento non fa che applicare la Costituzione e nello specifico il principio di uguaglianza di tutti i cittadini, al di là del loro orientamento sessuale".

Il Senatore PSI ha poi concluso affermando:

"Riconosciamo che questo Governo affronta tematiche importanti e accettiamo metodo, che in questa sede critichiamo, data l'azione ostruzionistica delle opposizioni a cui abbiamo assistito, sia in commissione che in aula in questi mesi".

Il verdetto del campo ha completato una situazione che stride con le vantate certezze di un Premier costretto a mettere la fiducia per far passare una legge parlamentare: situazione al limite del grottesco che ha confermato come non esista più una maggioranza reale bensì quella della bandiera sventolante sulla nave pronta ad imbarcare equipaggi di varia provenienza pur di giungere in porto.

Tutto ciò crea ulteriori mal di pancia ad un governo che continua a perdere pezzi per la strada fra i suoi stessi ormai ex componenti e che presta il fianco all'ex avversario politico pronto a vantare il merito del successo conseguito grazie ai "saldi di stagione".

Ma ormai gli italiani sono avvezzi a questi repentini cambi di vessillo, a nomine che sostituiscono le democratiche votazioni, ad alleanze presunte che si dissolvono accrescendo il malcontento di chi va ad aggiungersi all'esercito dei non votanti.

Ed è su ciò che si gioca la partita in cui l'unico perdente è il popolo, sempre più rassegnato agli umori ed ai tweet che sono il vero ed unico mezzo di comunicazione del Premier con la sudditanza.




 

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Articolo pubblicato il 26/02/2016