Cronaca dai quartieri di Torino - Profondo rosso per il Parco Michelotti

Le criticità del progetto di affidamento a Zoom Torino Spa sono molteplici

Giovedì 10 dicembre 2015 il Comune di Torino ha assegnato provvisoriamente “per trent’anni” l'area delParco Michelotti a Zoom Torino Spa, società che gestisce il bioparco di Cumiana, a tutti gli effetti uno zoo secondo ciò che ci ha dichiarato il portavoce del Coordinamento cittadino No Zoo.

"Il bando per la concessione del Michelotti - ha insistito - una volta scartatati dal Comune i progetti precedenti, è stato così specifico da rendere Zoom l’unico soggetto adatto a proporre un progetto compatibile".

 Nella riunione di Sesta Commissione del 4 febbraio 2016, Zoom Torino Spa aveva esposto quelle che, a suo dire, sarebbero le ricadute positive sulla città per via dalla presenza del nuovo bioparco, più volte definito“zoo” dallo stesso rappresentante di Zoom:

"Lo conferma la presenza di animali imprigionati da barriere invisibili: per noi rappresentanti del Coordinamento No Zoo presenti, nonché per diversi consiglieri, si è trattato di dati e prospettive fantasiosi, adatti a riempire le slides, ma privi di qualunque concretezza".

 Per questo il Coordinamento No Zoo tramite i propri contabili ha esaminato i bilanci depositati e relativi allegati degli esercizi 2011, 2012, 1013, 2014 della società che dovrebbe gestire la succursale torinese di
Zoom:

"Ne è emersa una situazione che ha ampie probabilità di trasformare il progetto nell'ennesima
incompiuta. Davanti alla Commissione del 4 febbraio avevamo informato l'Assessore Lavolta dei dati rilevati riferiti cumulativamente alla Spa ed srl: 5 milioni di perdite in quattro anni e 16 milioni di indebitamento al 31 dicembre 2014.
Per questo motivo abbiamo chiesto all'Assessore che non si procedesse ad alcuna aggiudicazione definitiva prima di aver valutato i bilanci approvati relativi al 2015 , il cui termine di deposito scadrà fra circa tre mesi, ma ci è stato risposto che la volontà politica è quella di aggiudicare a Zoom ugualmente, come se la solvibilità dell'aggiudicatario fosse un elemento secondario in un progetto che presuppone iniezioni per 15 milioni di euro".

 Assai critiche le conclusioni che puntano il dito sulla bontà di un piano giudicato sicuro:

"Per noi non è così, tutt’altro, per cui denunciamo ancora una volta tutte le criticità del progetto di
privatizzazione di Parco Michelotti finalizzato alla costruzione di un nuovo zooe chiediamo a gran voce che ci si fermi prima che sia troppo tardi ".

Per questo lunedì 22 febbraio, dalle ore 16.30 alle 18.30, il Coordinamento No Zoo scenderà nuovamente in piazza con un sit-in di fronte al Municipio

"informando la cittadinanza sullo scarsissimo livello di avvedutezza e prudenza con cui l'Amministrazione intende affidare i propri beni comuni in quanto il Comune non li sa gestire direttamente".

Email: noprigionierialmichelotti@gmail.com – Social: www.facebook.com/nozooatorino
Tel. 347 2213168 , 347 7417417 .

 

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Articolo pubblicato il 21/02/2016