Dal Convegno European Metropolitan Authorities Torino 2016 a Torino Metropoli 2025 (Parte terza)

Dai piani strategici delle Città Metropolitane Europee al Terzo Piano Strategico dell’Area Metropolitana di Torino. Prosegue dalla parte seconda pubblicata il 19 febbraio 2016

In questa parte vediamo quali sono le scelte del Piano e come verranno attuate.

Il TPS ha messo al centro i Comuni, gli imprenditori, i giovani talenti, le Università e il mondo della Ricerca. Sono e saranno questi gli attori del cambiamento. Tra questi, verso gli attori “ chiave”, Imprese, Università e Pubblica Amministrazione si dovrà operare con un diverso approccio rispetto all’attuale: abilitare anziché indirizzare, agire sul software con progetti a basso costo e fare scelte prioritarie, ma senza dimenticare i principi trasversali dell’inclusione sociale e della sostenibilità.

E’ chiaramente emerso che la “Città delle Opportunità” si potrà realizzare solo costruendo una efficace governance metropolitana e abilitando il sistema economico ad una nuova fase di crescita e sviluppo.

Le due strategie, fortemente correlate  saranno quindi la costruzione di una nuova Governance e l’abilitazione del Sistema Economico. Non ci sarà crescita economica senza un approccio mirato a fare sistema e integrare politiche e azioni su scala metropolitana. Non si potrà coordinare l’azione di attori pubblici e privati sull’intera area se questi non saranno in grado di valutare il beneficio in termini di sviluppo dei loro territori.

La strategia per creare una nuova Governance si basa sulla creazione di strumenti, politiche e pratiche di intercomunalità sul governo del territorio, servizi e funzioni amministrative; avremo così numerosi benefici per i cittadini e le imprese, con economie di scala, maggiori investimenti, efficienza nella gestione dei servizi e delle prestazioni pubbliche, valorizzazione delle competenze.

La strategia per abilitare il Sistema Economico punta invece sui “fattori abilitanti” che creano le condizioni per investimenti maggiormente produttivi, favoriscono lo sviluppo dell’intero sistema economico, territoriale e sociale, riducendo i costi per le imprese  e sbloccando energie potenziali.

In affiancamento alle due strategie principali il Piano identifica tre ambiti prioritari da rafforzare: la Torino Universitaria e dell’Innovazione, la Torino Internazionale e la Torino Sociale. Siamo fortunati, perché partiamo dall’alta qualità dei sistema universitario e della Ricerca piemontese, si tratta quindi di migliorare ancora favorendo progetti innovativi e cooperazioni strategiche, con temi di sviluppo nuovi o poco sfruttati: scienze della vita, cibo, impresa sociale, nuovo welfare. Su questi, gli ambiti di azioni saranno tre: formazione, ricerca, trasferimento tecnologico e di conoscenza.

In merito alla Torino Internazionale, è talmente ovvio che avere un profilo internazionale, essere aperti e connessi con il mondo, parlare le lingue estere saper accogliere i talenti porta ad avere un vantaggio competitivo non indifferente. Sotto questo punto di vista non siamo ancora ad un livello accettabile: la cultura dell’accoglienza è latitante in molti soggetti anche su quelli che sono preposti a questo settore specifico, troppe persone non sanno parlare neppure l’inglese, ormai seconda lingua obbligatoria per qualsiasi popolo, abbiamo un aeroporto non all’altezza di una grande città internazionale, cosi come i servizi pubblici e privati in ambito cittadino.

Infine il Piano assume la coesione sociale come prioritaria quale valore irrinunciabile per la comunità torinese. Poiché il fattore base della inclusione sociale è l’occupazione, diventa prioritario il rilancio dell’ economia locale costituita dal sistema delle imprese,  da una serie di innovazioni, dalla lotta alla povertà, con un nuovo sistema di welfare metropolitano.

Le strategie del Piano si basano su 8 progetti di Governance e su 21 progetti di Sviluppo:

A1 Strategia Territoriale Metropolitana per la localizzazione delle aree e delle funzioni strategiche produttive, terziarie, residenziali e infrastrutturali per una visione comune di città fisica del futuro.

A2 Agenzia Strategica per l’Economia e gli Investimenti, punto di riferimento e centro di competenza per tutti gli attori impegnai in progetti di sviluppo.

A3 Agenzia per la Mobilità Metropolitana e Regionale Potenziata quale unico soggetto competente per tutto quanto attiene alla mobilità.

A4 Agenzia Metropolitana Corona Verde anche questa unico riferimento e competenza per la fruizione, progettazione, realizzazione e gestione del “Verde”.

A5 Manager per la Città Metropolitana sostenibile, una nuova funzione di coordinamento sovracomunale per verificare che gli strumenti attuativi e gli interventi adottati rispondano ai principi di sostenibilità ambientale.

A6 Task Force Metropolitana per la semplificazione tra Pubblica Amministrazione e Imprese.

A7 Welfare Metropolitano per un programma di lavoro condiviso tra i Comuni che in integrazione con il “secondo Welfare”, favorisca il passaggio da un modello di protezione sociale ad uno di promozione sociale.

A8 Finanza Pubblica Aggregata con un programma di studi, assistenza tecnica e amministrativa per incentivare la collaborazione tra Comuni, in particolare sugli aspetti contabili e finanziari.

 

B1 Piano per i Luoghi dell’economia metropolitana per conoscere e valorizzare le aree industriali da rilanciare.

B2 Quindici progetti di qualità urbana che mirano a riqualificare 15 contesti periferici dell’area torinese.

B3 Accellera-TO una iniziativa per accelerare programmi di business, PMI e Start Up lavorando a valle dei processi di incubazione.

B4 Scuola di Alta Formazione Manageriale per formare figure con elevate competenze manageriali in area nazionale e internazionale.

B5 Connessione Educazione – Lavoro migliorare e ampliare i rapporti tra mondo della scuola e quello del lavoro.

B6 Lab Accesso Aper-TO  per ampliare l’accesso alla ricerca anche a soggetti che potrebbero essere esclusi.

B7 Labora-TO per sviluppare un partenariato tra imprese e MIUR per adottare e riqualificare i laboratori degli istituti tecnici  aprendoli ad altri soggetti onde introdurre le nuove tecnologie.

B8 Talenti a Torino l’obiettivo è conoscere i punti di forza sul territorio in grado di attrarre talenti.

B9 Esperienza Torino, una struttura in grado di identificare, organizzare e promuovere esperienze a target diversi, dai turisti ai manager.

B10 Torino Bilingue è un piano d’azione  per diffondere l’inglese a tutti i livelli.

B11 Portale Unico per le Imprese quale ambiente informatico integrato, esclusivo strumento di gestione dei procedimenti tra PA e Imprese.

B12 Ecosistema Digitale e Open Data  per creare una agenda volta alla valorizzazione del patrimonio informativo Pubblico.

B13 Social Innovation con un programma che mette a sistema e sostiene le varie attività degli attori pubblici  e di quelli no profit.

B14 Acquisti Pubblici per lo Sviluppo intende promuovere un nuovo modello di acquisti pubblici.

B15 Rigenerazione Metropolitana con un piano per rafforzare nuove filiere produttive urbane e liberare energie di innovazione sociale.

B16 Nuovo Housing Sociale per trovare meccanismi  che migliorino l’incontro tra domanda e offerta in questo settore.

B17 Cittadinanza Attiva e beni Comuni  crea un gruppo di lavoro intercomunale per definire un regolamento unico per la cura, gestione e rigenerazione dei beni comuni urbani.

B18 Piattaforma Tecnologica per la Mobilità Intelligente prevede di realizzare una piattaforma unica dell’ infomobilità urbana a disposizione di tutti gli utenti.

B19 Logistica per una Città Metropolitana Intelligente  estende  a scala metropolitana il Progetto Smile di Torino Smart City.

B20 Coordinamento Smart City Metropolitano estende alla governance metropolitana il lavoro svolto dal Master Plan di Torino Smart City denominato SMILE  Smart Mobility, Inclusion, Life&Health ed Energy.

B21 Food Commission suo compito aggregare e valorizzare il settore cibo  nell’area metropolitana con politiche e azioni a livello locale e internazionale.

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Articolo pubblicato il 22/02/2016