#Sanremo2016: #rifacciamoiconti III puntata

Terza serata dedicata alle cover

La terza serata comincia esattamente come la seconda, con la presentazione di quattro nuove proposte.

Bene, si fa per dire, perchè consegno immediatamente un bel #stendiamounvelopietoso a tutti i quattro partecipanti, compreso nel prezzo un cucchiaino di miele e un amen per delle carriere che mi auguro finiscano la sera stessa in cui sono cominciate.

Poi un megagalattico #stendiamounvelopietoso, preparatevi perchè oggi mi sento in forma strepitosa, a chi ha “vestito” il povero Mahmood: mi auguro solamente che, come il sottoscritto, sia un praticante di Kendo, perchè solo così si spiega la scelta di panni semplicemente osceni.

 

E veniamo alla serata vera e propria, dedicata alle cover.

Tanti anni fa, per radio, conducevo un programma intitolato “Cover me”, quindi lo spettacolo, almeno per chi scrive, si preannuncia ghiotto e da guardare ed ascoltare con attenzione particolare.

Di seguito un piccolo commento...cartavetrato...per quasi tutte le interpretazioni.

 

Ottima la partenza con Noemi impegnata in “Dedicato”, decisamente nelle sue corde.

Purtroppo l’entusiasmo è di breve durata: bastano i Caru Giacu, ooops...i Dear Jack, per massacrare un classico del Quartetto Cetra e gli Zero Assoluto per farmi odiare i cartoni animati: perdoniamoli perchè non sanno quello che fanno.

#stendiamounvelopietoso su due carriere che mi auguro finiscano presto, e sono già sei in nemmeno un’ora...prevedo problemi di disoccupazione per il futuro a breve termine.

Anzi sette, cioè otto, aggiungendo Caccamo e Iurato che sono riusciti probabimente a far rigirare nella tomba il compianto Pino Daniele.

Patty Pravo coverizza se stessa con l’amico Fred De Palma: assolutamente scorretto!!!

Una camomilla ha contribuito a farmi digerire il futuro cameriere di Mc Donald’s (Alessio Bernabei) accompagnato da due incompetenti appena licenziati, sempre dal Mc Donald’s. Credo che Cocciante chiederà i danni...sono riusciti a trasformare un pezzo d'autore come "A mano a mano" in un jingle della Coca Cola...

Per fortuna Dolcenera alza decisamente il livello con una versione dubstep/synt-pop di “Amore disperato” di Nada: una delle performance migliori della serata.

Clementino, perfettamente a proprio agio nel suo habitat (anche se il brano è stato scritto da un genovese), è uno a cui piace vincere facile...interpretazione ispirata al Principe Antonio De Curtis.

Elio non mi è mai piaciuto, come del resto Frank Zappa (musa della band milanese) quindi non lo commento perchè sarei di parte. Povero LVB.

Arisa...Arisa...Arisa...non toccarmi la mia piccola grande Rita...non ci arriverai mai...

Anche a Rocco Hunt piace vincere facile...

Francesca Michielin invece ha  dimostrato come canti meglio le canzoni degli altri che le sue (citazione di David Drama)...interpretazione superiore a quella della Pausini. Brava.

Neffa ha contribuito a rendere la serata più simile a "CantaNapoli" che al Festival. Scusate ma quando è troppo è troppo.

Ribadisco:  Valerio Scanu è meglio quando imita Orietta Berti a "Tale e Quale Show".

Ribadisco: Irene Fornaciari è solo figlia di cotanto padre. Altro curriculum da mandare con urgenza all’ufficio personale del Mc Donald’s.

#stendiamounvelopietoso anche sui Bluvertigo. E qui mi fermo perchè la battuta sulla bacchetta usata da Morgan sarebbe fin troppo facile da capire. Mimmo perdonali se puoi.

Una bombola di ossigeno per Lorenzo Fragola please! Dopo i primi due versi era praticamente morto!

Un milanese che canta in napoletano (ancora, ndr). Solo Enrico Ruggeri può! Gli Alunni del Sole trasformati negli Champagne Molotov!

Degno di rispetto il coraggio di Annalisa, che si è cimentata in un classico della Nannini. Sarà per un’altra volta.

Semplicemente sublime la versione di “La sera dei miracoli” da parte degli Stadio, con la partcipazione straordinaria, “one night only” di Ricky Portera:un brano e una esecuzione che mi ha riportato indietro di trent’anni, ad uno dei più bei concerti a cui ho assistito, in Piazza San Carlo a Torino, Stadio e il grande, compianto Lucio.

Brividi e vittoria meritatissima.

 

Ricapitolando: una serata che a parte poche eccezioni ci ha fatto soltanto rimpiangere gli originali, commento che condivido al 100% del mio amico a grande musicista Franco Deserto.

Nota di merito per l’orchestra: semplicemente fantastica.

 

Super ospiti della serata...signori...I POOH...per una volta devo rimangiarmi quanto scritto nei precedenti articoli: troppo poco lo spazio dedicato ai magnifici cinque, si poteva tranquillamente proseguire per almeno un altro paio d’ore...scherzo...diciamo che è stata una gustosa anteprima di quello che mi aspetterà il prossimo 10 Giugno allo Stadio Meazza di Milano.

Qualcosa è ancora da mettere a punto, Riccardo deve ancora imparare bene i testi e le voci forse erano afflitte dal rafferddore stagionale, ma la magia sul palco dell’Ariston era palpabile, come la commozione dello stesso Fogli.

Insomma l’evento musicale del secolo, almeno in Italia, si preannuncia semplicemente imperdibile ed indimenticabile.

Purtroppo solo a tarda notte si è esibito Hozier, nuova leva d’Irlanda: una voce finalmente vera e non frutto di mastruzzi di laboratorio. Grande.

 

Per concludere consegno un #stendiamounvelopietoso speciale a Carlo Conti: è riuscito a dire che nella serata le canzoni in gara erano protagoniste...non dovrebbe essere così per tutte le serate???

Come si diceva l’anno scorso...#icontinontornano

 

Stay always tuned !!! 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 12/02/2016