Le disavventure di un titolare di CARTASI

Un miniscandalo che non ha scusanti

Le disavventure di un titolare privato di CARTASI

 

Ieri ho conosciuto il signor Lorenzo, il quale stava facendo la fila alla stessa mia banca, aspettando il suo turno seduto comodamente vicino a me.

 

Il signor Lorenzo, durante  l' attesa, mi ha accennato ad una sua disavventura successagli proprio pochi giorni fa con CARTASI, e per la quale andava a chiedere ulteriori informazioni in banca, dal momento che non riusciva più a comunicare con il servizio clienti di CARTASI.

 

Lorenzo è una persona dal fare molto distinto, e con lui si può intrattenere un ragionevole discorso che non si basa su polemiche ma sulla realtà dei fatti, e mi ha raccontato quanto segue:

 

Giorni fa ho scoperto di avere avuto un ammanco, da me non dovuto, di diverse centinaia di euro sulla mia carta di credito CARTASI, e ho subito telefonato al numero verde di CARTASI per bloccare la carta. La risposta del servizio CARTASI è stata eccellente, ed il blocco della carta quasi immediato. In pratica qualche delinquente era riuscito a entrare con il mio PIN sulle transazioni on line, prelevando giornalmente ed in modo continuativo anche centinaia di euro sul mio conto CARTASI. Controllando il mio estratto conto CARTASI ho scoperto l' inghippo, ed ho subito denunciato l' accaduto al servizio blocco carte di CARTASI” .

 

A questo punto la mia attenzione era aumentata non solo per cortesia, ma elevata al massimo livello possibile, in quanto recentemente era successa una cosa simile anche a me.

 

Il signor Lorenzo così continua : “Al momento del blocco CARTASI tutto è andato benissimo ( concordavo con lui sulla rapidità del blocco e sull' attenzione degli addetti al call center blocco CARTASI). CARTASI al telefono mi dice anche cosa dovevo fare per non rimettere i soldi sottratti, e mi invia la documentazione, sotto forma di allegato email,  da compilare da parte mia e da ritornare a loro  via email o fax. Nella documentazione da presentare doveva essere compresa la dovuta denuncia del maltolto da fare alla Polizia da parte mia, cosa che ho fatto ed ho presentato regolarmente e nei tempi previsti via fax a Cartasi.

 

Però, dal momento in cui la carta è stata bloccata, non sono potuto più entrare nel portale titolari.  Si possono inviare fax o, alternativamente, telefonare ad un loro numero che, guarda caso, addebita il costo al chiamante. In questo ultimo caso è evidente però che non ci sono comunicazioni scritte tra il cliente e CARTASI e, come lei saprà : verba volant, scripta manent. Con la carta bloccata mi sono sentito improvvisamente trascurato da CARTASI “.

 

Chiedo al signor Lorenzo il seguito della vicenda: fino a quel momento aveva avuto la mia stessa esperienza, d' altronde, e quindi aveva tutta la mia attenzione, ben presto tramutata in solidarietà.

 

Il signor Lorenzo prosegue dicendo che “ Dal momento in cui ho spedito la documentazione via fax a CARTASI, non ho più ricevuto nessuna comunicazione sull' esito della mia richiesta di eliminazione del debito, nonostante i miei solleciti via fax al sevizio clienti CARTASI per sapere come andrà a finire la mia più che lecita richiesta, ed anche se l' avessero ricevuta e presa in considerazione, ovviamente. In pratica dopo il blocco per loro ero diventato un estraneo, se non un disturbatore, per loro non esisto più!” .


Il signor Lorenzo mi è parso particolarmente innervosito ( per usare un eufemismo) dal comportamento del servizio clienti CARTASI, il quale gli aveva comunicato via email, al momento del blocco, che aveva a disposizione solo 15 giorni per presentare la domanda nei termini da loro indicati, elencando nella domanda anche ogni sottrazione indebita.

 

Il signor Lorenzo mi dice, inoltre, che ha inviato numerosi fax a CARTASI chiedendo informazioni, e lasciando il suo indirizzo email. A queste richieste non ottiene però nessuna risposta.

 

Lo lasciai proseguire per vedere se il seguito fosse analogo al mio, stando in silenzio per non influenzarlo. La vicenda si stava rivelando non solo analoga, ma addirittura uguale alla mia, e di cui ho tutta la documentazione come invio di Fax a CARTASI e, come vedremo, anche riguardo le successive telefonate che, da parte mia, ho nel registro del mio cellulare quanto a numero (9) di telefonate, tutte inevase e tutte superiori a 10 minuti.

 

Il signor Lorenzo continua e conclude velocemente, stava per arrivare il suo turno allo sportello:


Sa, ma questo è niente, oltre al danno, la beffa! Ho provato a telefonare diverse volte al servizio clienti di CARTASi ma mi hanno lasciato decine di minuti appeso al telefono senza rispondere. Il loro servizio clienti, che è organizzato come un normale Call Center, si becca 36 centesimi al minuto, e quindi io devo anche pagare il loro Call Center senza avere risposta! In un caso, delle tantissime telefonate fatte a CARTASI, dopo la risposta hanno anche lasciato cadere la linea! Ho calcolato che mi hanno fatto pagare più di 50 euro senza darmi nessun servizio! “.

 

Mentre io annuivo sconsolato, il signor Lorenzo, dopo esserci salutati, va prima allo sportello e poi vedo che si reca dal direttore dopo pochi minuti.

 

In quei momenti facevo delle ovvie riflessioni, d' altronde eravamo nella stessa barca : mesi fa dopo solo tre telefonate al Call Center CARTASI avevo avuto un prelievo di 35 euro. Si vede che sono calcolati anche i secondi, oltre ai minuti, tutte somme che vengono prelevate ad hoc in quanto CARTASI non ha il numero verde per il servizio clienti, e fa pagare a noi titolari un servizio che, agli effetti pratici, non funziona o, più realisticamente, è architettato per allungare i tempi delle comunicazioni  telefoniche guadagnandoci sopra.

 

Le conclusioni sono scontate, purtroppo : oltre a guadagnare sull' uso della carta, CARTASI ci guadagna anche sulle telefonate inevase: passano i minuti, nessuno risponde o cade la linea ( stranamente), e avanti così.

 

Come nel mio caso documentabile, nessuno starebbe al telefono per più di 10 minuti senza nessun segnale dall' altra parte ( ad esempio nessuna musichetta, solo silenzio assoluto) sapendo di spendere 3,6 euro ogni 10 minuti. Non so come sia andata a finire per il signor Lorenzo. So solo che ho trovato conferma a quanto mi è successo parecchi giorni fa, esattamente negli stessi termini che mi ha confidato lui.

 

La cosa che a me fa specie è che non c'è nessun controllo sull' operato di CARTASI, con la quale molte carte di credito, come ad esempio VISA e Mastercard, devono obbligatoriamente agganciarsi, con lucro evidente ma ammissibile. Ciò che non è ammissibile è il fatto che le autorità bancarie non facciano nulla per eliminare questo scandalo del servizio clienti CARTASI, che noi denunciamo in base a ciò che testimonia il signor Lorenzo, e che abbiamo vissuto sulla nostra pelle.

 

CARTASI non ha concorrenza per le comuni carte di credito come appunto VISA e Mastercard, e può evidentemente fare ciò che vuole e così fa ciò che è più conveniente per lei, approfittando della buona fede del cliente già in difficoltà per le ragioni viste sopra ( prelevamenti indebiti).

 

Guadagnare per il servizio CARTASI è accettabile, ma guadagnarci sulle telefonate a colpi di 3,6 euro ogni 10 minuti proprio no. In pratica CARTASI si fa pagare il call center da noi, ma in compenso non offre che il suo  inaffidabie, costoso e inavvicinabile "SERVIZIO CLIENTI" .

 

 

 

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Articolo pubblicato il 12/02/2016