#Sanremo2016: #rifacciamoiconti II puntata

Secondo appuntamento con il vetriolo dedicato alla kermesse sanremese

Carlo Conti elegantissimo (giuro che invidio i suoi abiti), sempre più pippobaudiano, passerella tra il pubblico compresa, apre le danze con le sfide delle “nuove proposte”.

E già cominciamo male: una canzone moderna, in perfetto stile dubstep, dal testo graffiante e denso di significati, interpretata da una pantera da palcoscenico,viene battuta da una stupidissima marcetta, cantata da una via di mezzo fra Arisa e Povia, abbigliata con delle brache alla zumpaffossa semplicemente impresentabili.

Politically incorrect e comunque grande Cecile!!!

Quindi #stendiamounvelopietoso e credo che non sarà l’unico della serata, anzi è solo il primo, perchè il secondo lo consegno immediatamente  ai due maschietti che si sono esibiti subito dopo.

Politically incorrect: ma abbiamo davvero bisogno di pescare cantanti o presunti tali all’estero?

Non bastano le pippe di casa nostra? Mah!

Mi chiedo con quale criterio vengano fatte le selezioni delle “nuove proposte”, ma è una domanda puramente retorica.

 

Comunque, giusto per toglierci la paura e visto che non c’è due senza tre, consegno subito il terzo #stendiamounvelopietoso, che va di diritto a Clementino: un karaoke di bassa lega di Checco Zalone, un insulto a tutti i rapper veri, una “canzone” impresentabile, neanche degna della fiera della porchetta di Roccacannuccia.

Anche in questo caso mi chiedo con quale criterio sia stato scelto e di chi sia parente l'agrume, per meritarsi la partecipazione al Festival, ma purtroppo anche queste sono domande retoriche.

 

Il resto dei “big” o presunti tali,segnalano Dolcenera in perfetto stile Otis Redding, gran pezzo (pollice verso al vestito, bandiera juventina), Patty Pravo arrivata direttamente dalla Piramide di Keope e sbendata giusto in tempo per salire sul palco, Scanu che preferisco quando imita Orietta Berti a “Tale e Quale”, la Michielin vestita tipo “Alice nel paese delle meraviglie” (vendono abiti più belli nel negozio di cinesi sotto casa mia), Bernabei pronto a mandare il curriculum al Mc Donald’s, insieme a quelli dei suoi ex compari, Elio completamente rincoglionito dai talent, con un putpurrì senza capo nè coda, Neffa, che dal nome mi sembra più l’ultimo acquisto dell’Inter di Mancini che un cantante, che comunque ha presentao un brano...brano???...da osteria, per la felicità degli ottuagenari all’ascolto, Annalisa, una Mengoni al femminile e ultimi, per fortuna a tarda notte gli Zero Assoluto, un nome una garanzia, graditi probabimente solo a qualche bimbaminkia sparsa qua e là, in attesa del solo, unico, vero, originale Zero (Renato, naturalmente).

 

Per quanto riguarda gli ospiti, vale il discorso fatto ieri: troppo lo spazio lasciato a Ramazzotti, grande performance per carità, ma c’è comunque una gara in corso e dei colleghi da rispettare; Nicole Kidman ed Ellie Goulding, ennesimo esempio di spreco di denaro pubblico e di voce costruita in laboratorio e Nino Frassica al minimo sindacale.

Standing ovation invece per il Maestro Ezio Bosso, orgoglio della mia città: la musica supera ogni barriera e molto spesso commuove.

 

Due note a margine: primo, non ho dovuto telefonare a Federica Sciarelli, visto che il Maestro Beppe Vessicchio era presente sullo scranno (meno male, perchè ero, eravamo davvero preoccupati, vero Mimmo, amico mio barese doc?); secondo, ho scoperto che Dario alias Gabriel è gobbo, il che non me lo rende affatto più simpatico.

 

Applausone grosso grosso a Virginia Raffaele, degna erede di Alighiero Noschese.

 

Concludendo, voglio elargire un enorme #stendiamounvelopietoso extra (oggi è proprio giornata) a Eros Ramazzotti che è riuscito a baciare la nuova compagna Marika, mentre cantava “Più bella cosa” a suo tempo scritta e dedicata a Michelle, la prima moglie.

Complimenti davvero!

 

Stay always tuned !!!

 

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Articolo pubblicato il 11/02/2016