Folclash: dal busking a "Hers"

Anteprima nazionale del lavoro d'esordio del musicista torinese

Marco Perani si autodefinisce “un artigiano ammalato di musica dal 1981”, totalmente autodidatta, con una lunga carriera alle spalle come autore e produttore. 

Affamato di musica e profondo conoscitore degli artisti di nuova generazione, Federico Bormida è un ragazzo come tanti, ma con una marcia in più, quella che fa la differenza.

L’incontro fra Marco e Federico, qualche mese fa, regala al pubblico un mini-cd davvero interessante “Hers”, pubblicato da Zara Edizioni, registrato negli studi MRK Lab di Torino, con la supervisione artistica di David Drama.

Tre tracce in inglese, una gustosa anteprima di quello che sarà il cd di imminente pubblicazione, che offrono un assaggio di quello che è Folclash: un artista emergente di sicuro avvenire, assolutamente da tenere d’occhio.

“Hers” lo potete trovare su tutte le piattaforme digitali, ma se preferite possedere il supporto “fisico”, potete mandare una mail al seguente indirizzo: folclash.official@gmail.com e il cd vi sarà inviato a casa, a stretto giro di posta.

 

Hers” è una produzione discografica che Civico20 News ha il piacere di presentare in anteprima nazionale ai propri lettori, attraverso i due protagonisti, a cui lascio senz’altro la parola.

 

Federico, parlami un po di te, di come ti sei avvicinato al mondo della musica.

Molto semplicemente cinque anni fa, mi sono ammalato di polmonite. Dopo una settimana davanti alla televisione mi sono accorto di averne abbastanza. C’era in casa una chitarra classica, di mio padre, l’ho presa in mano senza saperla suonare. Visto che il tempo non mi mancava, per via della convalescenza, mi sono documentato su YouTube, sulle lezioni pratiche di chitarra e così ho imparato i primi rudimenti. La cosa mi ha preso parecchio e ho continuato: scale, accordi, eccetera per poi passare alla chitarra elettrica, ho scoperto i Guns’n’Roses e poi è nato Folclash...

Già...Folclash...perchè?

Guarda, un po' di tempo fa, stavo cercando un nome per creare un profilo su Youtube e tutti Federico Bormida era già occupato, diciamo così, ho pensato ad un nome “nuovo”...qualcosa che fosse strano e che nessuno avesse...allora ho pensato a Folclash e digitandolo sui vari motori di ricerca ho notato che non esisteva...è andata esattamente così.

Ma ha qualcosa a che fare con la musica folk e magari i Clash

(Ride, ndr)...può darsi...anzi...no...beh, effettivamente qualcosa di folk nelle mie canzoni c’è...e mi piacciono i clash,ma...no, fondamentalmente il nome è venuto fuori per caso...(sorriso sornione, ndr)...

Parliamo di queste tre canzoni, di questo EP o Q-Disk, come si diceva ai miei tempi. Innanzitutto perchè la scelta dei testi in inglese.

Perchè quando mi metto con la chitarra a scrivere una canzone, mi escono quasi naturalmente le parole in inglese e non in italiano. Frequento il liceo linguistico, ascolto tantissima musica inglese, quindi mi viene naturale “pensare” in inglese. Ho provato sinceramente a scrivere in italiano e sembrava la lista della spesa, quindi ho lasciato perdere...il testo in inglese mi appartiene di più.

Il titolo del cd “Hers” lo intendo come dedicato ad una lei...

Sicuramente si. Una “lei”...in realtà è mia nonna. L’unica in famiglia che non ha potuto ascoltare le mie canzoni. Ho voluto intitolare così il disco per fare in modo che fosse anche suo.

E’ magari brutto chiederlo, ma devo farlo, soprattutto per chi come te è agli esordi: ti sei ispirato a qulcuno per scriverele tue canzoni?

Si, sarei bugiardo a negarlo. Mi piace tantissimo Ed Sheeran. Lo stile musicale, nel bene e nel male , è quello. Ma nel contesto ci sono riferimenti anche ad altri cantanti, magari meno conosciuti al momento, come Damien Rice. Personalmente amo molto Stevie wonder, Nina Simone e James Bay.

Ok. Comunque adesso il dischetto c’è...ma non finisce qui...o per lo meno,dal dischetto si comincia...

Certo. L’ho presentato a Novembre in Scozia, a Gennaio l’ho presentato a Londra.Sto organizzando un tour in Europa, se tutto va secondo i progetti dovremmo toccare Vienna, Monaco, Praga, Berlino e Amsterdam.

Guarda...(prende la parola Marco Perani, il producer, ndr)...l’idea è quella di puntare principalmente sul mercato estero, anche perchè lui non canta “bene” in inglese...canta “in inglese”...al punto che proprio a Londra è stato considerato come un “english” a tutti gli effetti...

Ma questo tour di cui mi parli, sarà fatto dove? Radio,locali...?

Per ora suoneremo nei locali. Poi sarebbe bello aggiungere chiaramente qualche radio locale, meglio ancora qualche emittente digitale o in streaming. Personalmente sto trovando molto utile, per farmi conoscere, il “busking”. Lo trovo bellissimo: suonare per la strada, a contatto con la gente, mi da delle emozioni incredibili. Sarebbe bello poterlo fare anche all’estero, dove la cultura dell’artista di strada è molto più popolare e radicata che qui da noi.

Sei soddisfatto di “Hers”?

Soddisfattissimo! E’ una creatura di cui vado fiero!


Ok. Passiamo la parola al produttore:  Marco sei soddisfatto del lavoro?

Ovviamente no! (ride,ndr) Nessun musicista, nessun arrangiatore o produttore è mai soddisfatto! Questo lavoro poteva durare altri sei mesi, alla fine dei quali ne potevano passare altrettanti...diciamo che ci si accontenta (ride ancora, ndr)...ma siamo sempre pronti a migliorare...nei prossimi lavori!

Quindi non finisce qui...parafrasando Ligabue...il bello deve ancora venire...

Questo si! Anche perchè ancora non sappiamo come si evolverà Folclash! Un po come per Ed Sheeran amplieremo il discorso voce-chitarra. Sicuramente entreranno dei musicisti.Abbiamo tante idee in cantiere. 

Ci risentiamo presto, presumo.

Ci risentiamo presto! Sicuramente per la pubblicazione dell’album, prevista per la fine di maggio. E poi...

 

Il primo video tratto da “Hers”, dal titolo “Figure it out” lo trovate di seguito.


 

Stay always tuned !!!

 

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Articolo pubblicato il 11/02/2016