Lo Sportivo piemontese dell’anno 2015
Massimiliano Allegri premiato da Mauro Laus e Gianfranco Porqueddu foto La Stampa)

Lo sport è un mezzo di trasmissione di valori universali

 “Lo sport è un mezzo di trasmissione di valori universali. Già il bambino sviluppa dinamiche psicologiche, come sconfitta, vittoria, rispetto ed educazione, che vengono modellate attraverso la pratica dello sport che esalta i suoi valori. Valori che se venissero seguiti da tutti, in primis dai dirigenti politici, probabilmente vivremmo in un mondo migliore”.

Con queste parole si è espresso il presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, nel corso della cerimonia, “Lo Sportivo piemontese dell’anno 2015”, tenutasi il 5 febbraio nell’Aula Magna “Giovanni Agnelli” del Politecnico di Torino.

È stato Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus Fc, la compagine torinese Campione d’Italia e Vicecampione d’Europa, ad aggiudicarsi per il 2015 il titolo del Comitato olimpico del Piemonte e, cioè, quello di Sportivo piemontese dell’anno.

Oltre a Laus, sul palco d’onore della cerimonia, che contestualmente ha inaugurato l’“Anno sportivo piemontese 2016”, vi erano: il rettore del Politecnico di Torino, Marco Gilli, il presidente regionale del Coni, Gianfranco Porqueddu, il presidente del Toroc (il Comitato organizzatore dei Giochi di Torino 2006), già sindaco di Torino, Valentino Castellani, la più grande campionessa di sci da fondo di tutti i tempi e madrina della cerimonia, Stefania Belmondo, e il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

Nel lungo elenco di premiati si segnala L’Atleta dell’anno, Alberto Di Seyssel, giovane canottiere qualificatosi per i Giochi Olimpici di Rio 2016 (capovoga del quattro pesi leggeri), che ha già vinto diversi titoli mondiali ed europei.

“La magnifica vittoria dei nostri atleti under 14  al Trofeo Coni (che sostituisce i Giochi della Gioventù) ha dichiarato Porqueddu - impreziosisce una cerimonia speciale, perché celebra anche il decennale delle Olimpiadi invernali di Torino 2006.”

Nel suo intervento Castellani ha ricordato il successo delle Olimpiadi di Torino:

“25mila persone tra atleti, tecnici, accompagnatori e giornalisti, un milione di spettatori sui campi di gara ed oltre 3milardi di telespettatori, solo per la cerimonia di apertura, insieme a 65 cantieri per 15milioni di ore di lavoro, senza infortuni gravi ai lavoratori, la totale assenza di procedure giudiziarie con l’assenza di qualsiasi infiltrazione mafiosa, oltre a 18mila volontari entusiasti, sono le cifre del nostro successo. Un successo che ha cambiato la nostra città”.

Sulla stessa linea Malagò:

“Il Piemonte è regione di traino e di eccellenza sportiva ed è la culla dello sport italiano. In Piemonte sono nate grandi società, le più importanti federazioni e grandissimi atleti. Torino si aggiudicò le Olimpiadi, per i suoi grandi meriti e, anche, per una sorta di credito dell’Italia che aveva pochi anni prima perso l’aggiudicazione delle Olimpiadi 2004. Certamente Torino sta restituendo con gli interessi il favore alla Capitale, candidata per le Olimpiadi del 2024: la bontà della organizzazione del 2006, l’eccellenza subalpina, il saper fare, hanno dimostrato l’affidabilità di una candidatura italiana, contribuendo a creare il necessario clima di fiducia intorno alla candidatura di Roma 2024”.

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 07/02/2016