Torino - #BastaPalazzo, centrodestra in movimento

Gianluca Vignale: Per unire la Destra diffusa, nasce Azione Nazionale

Non perde tempo Gianluca Vignale. Dopo l’annuncio di martedì scorso di voler raccogliere le firme per l’indizione delle primarie di Centro Destra per la scelta del candidato Sindaco di Torino, si è messo in azione e venerdì mattina al mercato di Corso Svizzera  in poche ore ha raccolto oltre 100 firme di cittadini, con la partecipazione di Roberto Rosso, candidato in pectore dei centristi,  che da mesi propone il metodo delle primarie ai partiti di riferimento e del consigliere comunale Maurizio Marrone, capogruppo di F.dI. pure interessato all’iniziativa.

Ieri sera, nelle sale dell’Hotel Diplomatic, nell’ambito del debutto a Torino di Azione Nazionale, è stata ribadita l’importanza di raccogliere le firme per rispondere alle richieste dei cittadini, e Vignale ha confermato la volontà di rimanere in Forza Italia. All’incontro ha partecipato lo stato maggiore del “Movimento degli Italiani, per una Destra Unita e Forte”; Gianni Alemanno, Roberto Menia e Giuseppe Scopelliti. Oltre allo stesso Vignale, Fausto Orsomanno, Portavoce Nazionale ed il consigliere comunale uscente di centro destra e Angelo d’Amico, hanno affrontato i temi del ruolo decisorio del cittadino nella scelta degli amministratori comunali nel Paese ed a Torino.

In seguito all’annuncio di Vignale di non sottostare alla designazione verticistica del candidato sindaco, ma voler, con il ricorso alle primarie, ascoltare la voce dei cittadini elettori, sono susseguite sempre martedì, due  prese di posizione.

Gilberto Pichetto, coordinatore regionale di Forza Italia aveva dichiarato”  . La scelta di Osvaldo Napoli rappresenta al meglio questo valore per Forza Italia e per tutto il centrodestra, confermando, semmai ce ne fosse stato bisogno, la nostra ferma intenzione di arrivare prima al ballottaggio e poi al governo di Torino".

Mentre da parte di Andrea Delmastro delle Vedove, commissario per il Piemonte di Fratelli d’Italia, arriva una dichiarazione fortemente polemica:

“Le primarie non sono un modo per regolare scontri fra bande interne ai partiti, per sgomitare, per "esserci" e "contare" nel gergo della più consumata ed indigesta politica.

Le primarie sono un modo democratico per prescegliere il candidato migliore in seno ad una coalizione, qualora non vi sia condivisione di percorsi.

Sia chiaro che Fratelli di Italia - a Torino come in tutta Italia - è pronta a celebrare le primarie di coalizione per fare emergere i migliori e soprattutto per unire e rafforzare la coalizione e non per dividerla e lacerarla”.

Ieri avrebbe dovuto tenersi un vertice conclusivo tra Berlusconi e i segretari di Lega Nord e Fratelli d’Italia per chiudere la partita candidature. I contrasti e la volontà di consultare il territorio, pare non rappresentino solamente una prerogativa di Torino, per cui Berlusconi ha preferito aggiornare i lavori alla prossima settimana, per approfondire globalmente la situazione.

Da parte della Lega Nord Piemont, coinvolta nelle vicende congressuali, non arriva alcun segnale, mentre si dice che Salvini intenda rivedere il placet iniziale.

Formalmente risulta che il notaio Morano attenda l’inizio della prossima settimana per pronunciarsi.

Esiti aperti quindi, ma le chiacchiere di corridoio annunciano svolte e soluzioni che molto probabilmente andranno al di là di quanto ipotizzato all’hotel Diplomatic, con l’adozione, da parte delle Segreterie nazionali dei Partiti, di soluzioni alternative, ma non nella direzione auspicata da coloro che invocano le primarie.

Settimana calda e molto probabilmente decisiva in vista.

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Articolo pubblicato il 06/02/2016