Il Cyberballista Renzi

E' un problema di salute pubblica

Sbugiardato anche dalla Commissione UE e palesemente incompetente, mi chiedo cosa aspettino ancora - se vi è ancora qualche Onorevole con il senso dello Stato - a chiamarlo in Parlamento a rispondere delle decine di balle raccontate a getto continuo attraverso tutti i media, twittando in modo ossessivo. Ormai il cosiddetto Premier italiano è al delirio.

E' un problema di salute pubblica (la nostra) e dovrebbe essere urgentemente soggetto a TSO.

Visto che spesso i cattivi esempi vengono dall'alto come possiamo pensare di combattere il 'cyber-bullismo' diffuso tra i giovani italiani se chi ci governa è peggio di loro?

Mi sbaglio?  

Cordiali saluti. 

                                                                                                       GianFranco Billotti

 

 

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Pregiatissimo Sig. Billotti,  

i saggi han sempre detto che "Ognuno vende ciò che ha".  

Questa mia considerazione generale non è mirata al singolo individuo, bensì all'immagine che viene ostentata da chi si trova all'improvviso con le sorti della nazione fra le mani. 

Quando poi il potere gli viene attribuito in maniera PDemocratica, cioè senza che sia il popolo a consegnargli il proprio destino, non c'è da stupirsi che si possano moltiplicare in maniera esponenziale le manifestazioni che un tempo passavano quasi inosservate ed oggi appaiono una sfida, un'ostentazione muscolare contro tutti coloro che osano sollevare incidente non condividendo il delirio di onnipotenza del soggetto.

Questi sono purtroppo gli esempi dai quali il futuro della nazione, cioè i giovani, devono trarre la nuova dottrina, la nuova verità.

Sicuramente, come Lei fa notare in chiusura, non si può pretendere senza dare il buon esempio; ma chi stabilisce il confine fra i buoni principi ed il protagonismo esasperato in nome del popolo?

Quello stesso popolo che da alcuni anni viene privato del più sacrosanto diritto: quello di eleggere il Capo del Governo, il Presidente del Consiglio che per comunicare con esso usa il Parlamento e non il telefonino.

 

 

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Articolo pubblicato il 03/02/2016