Storico incontro tra i vertici delle due principali Massonerie italiane

A Sanremo il 26 gennaio 2016 nella Sala delle conferenze del Casinò.

Presso la sala incontri del Casinò di Sanremo, alla presenza di otre 500 persone, si è realizzato un incontro storico, che non si è mai verificato dopo la frattura del 1908.

I due Gran Maestri, Dr. Stefano Bisi,  Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia e l’Avv. Prof. Antonio Binni, Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia, si sono seduti intorno ad un tavolo, per discutere del futuro delle due massime Obbedienze massoniche.

A condurre l’incontro il moderatore Prof. Aldo Mola, storico di nota fama.

L’incontro, atteso e sentito, è avvenuto in una seria e attenta atmosfera che ha coinvolto positivamente i presenti, molti dei quali massoni di entrambe le Obbedienze. Numerosi giornalisti di Testate nazionali hanno raccolto immagini e sensazioni per tradurli sulla carta, mentre operatori televisivi cercavano di cogliere e registrare gli attimi più significativi dell’incontro.

Il moderatore, Prof. Aldo Mola, ha posto ad entrambi i Gran Maestri domande relative allo stato attuale della politica nazionale ed internazionale, riprendendo particolari di eventi storici che hanno interessato la nascita della nostra Nazione.

Il Prof. Binni si è soffermato sugli aspetti legati al significato della presenza della Massoneria nel tessuto sociale italiano, cogliendo senza difficoltà le criticità dovute ad alcuni eventi passati che hanno creato un notevole clamore.

La Massoneria ha un obbligo morale nei confronti della Società, ha proseguito il Gran Maestro della GLDI, la presenza di una Struttura iniziatica, portatrice di messaggi dal grande contenuto etico, dovrà catalizzare quei processi di crescita e di evoluzione spirituale che sono già in atto, trasferendo agli ambiti della gestione politica una visione di etica laica in grado di superare ogni ostacolo di matrice confessionale.

Trovare e amplificare i punti di contatto superando le inevitabili differenze di ordine concettuale, dovrebbe rappresentare un futuro atteggiamento in grado di migliorare la convivenza delle strutture politiche e religiose. Uno sguardo più attento alle popolazioni meno fortunate dovrà diventare un obbligo morale per tutti gli uomini liberi e di buoni  costumi, riconoscendo sempre nell’Altro un nostro Fratello, degno di poter ottenere tutti i privilegi che gli consentano di  essere valorizzato come Uomo, nel rispetto della propria dignità.

Il Dr. Bisi Gran Maestro del GOI, ha citato ricordi personali relativi ad incontri con extracomunitari e rappresentanti di frange meno fortunate, sottolineando gli aspetti più salienti dei disagi sociali, legati a forme di sopravvivenza poco dignitose, affermando che nonostante le condizioni di grande disagio le persone che ha avuto modo di avvicinare avevano mantenuto integri i sani principi della civile convivenza.

Due ore di intenso confronto e di condivisione di principi tradizionali hanno mantenuto sempre viva l’attenzione del pubblico, consentendo di esprimere pubblicamente quello che raramente in passato è stato reso così esplicito.

La reciproca promessa di continuare un dialogo aperto tra le due massime Obbedienze e soprattutto con il pubblico di non Iniziati, ha concluso la serata, restituendo la sala ad un momento di espressione concertistica sulle note di Wolfgang Amadeus Mozart.

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Articolo pubblicato il 28/01/2016