Cronaca dai quartieri di Torino - Ancora assente la lapide in onore delle vittime delle foibe

Raccolta fondi prima del giorno del ricordo

"Forse la promessa tradita dal PD di ripristinare immediatamente la lapide in onore delle vittime delle foibe è ancora più offensiva del vandalismo stesso ad opera di ignoti nostalgici del genocida Tito".

Così esordisce Maurizio Marrone (FDI) che critica altresì l’immobilismo della Giunta Fassino responsabile del ritardo di sei mesi sul ripristino della lapide:

"Il giardino intitolato agli Italiani infoibati in Istria e Dalmazia  dà il polso del menefreghismo del centrosinistra torinese verso la memoria delle migliaia di vittime massacrate dalle milizie comuniste jugoslave".

Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Comune di Torino, ha sottolineato come sia anche stato rimosso il basamento della lapide, presente dopo la distruzione vandalica:

"Un chiaro segno della volontà del Comune di non rimettere la lapide al suo posto".

Gli hanno fatto eco Fabrizio Leotta, Capogruppo FDI-AN in Circoscrizione 5 e Augusta Montaruli, Dirigente Nazionale FDI-AN, nel sopralluogo presso il giardino Vittime delle foibe insieme a Luciano Valenta del Comitato 10 Febbraio:

"Noi Fratelli d’Italia, primi a segnalare lo scempio, non intendiamo permettere che vincano quei vandali che sperano di infoibare anche la memoria delle foibe grazie alla violenza notturna e all’indifferenza delle istituzioni cittadine: per questo motivo promuoviamo insieme al Comitato 10 febbraio  una raccolta fondi per il ripristino della lapide entro il prossimo Giorno del Ricordo, mediante una PayPal dedicata che consentirà di  monitorare on line l’andamento del crowfunding".

"Per avere un simile trattamento irrispettoso per i morti tanto vale che il Comune ritiri l’intitolazione del giardino!"

ha aggiunto polemicamente Luciano Valenta.

 

 

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Articolo pubblicato il 26/01/2016