Torino, ieri hanno scioperato i dipendenti addetti alla ristorazione delle Molinette

Permane il rischio del licenziamento per 67 addetti

Prosegue la mobilitazione degli addetti alla ristorazione delle Molinette. I 257 dipendenti in forza alla Euroristorazione srl, società che sino al 31 ottobre somministrava 6000 pasti giornalieri per i pazienti e i dipendenti della Città della Salute, avrebbero dovuto continuare l’attività  lavorativa con All Foods, società subentrata dopo il cambio dell’appalto disposto dalla Città della Salute.

Da subito, come già evidenziato in precedenti articoli, All Foods denunciava ben 67 esuberi, a parità di numero dei pasti erogati. Non sono valsi i buoni uffici dell’assessore regionale Gianna Pentenero, né il pressing costante della consigliera regionale Stefania Batzella del M5S.

Ieri oltre un centinaio di lavoratori  hanno presidiato l’ingresso delle Molinette in Corso Bramante, esponendo le ragioni della loro protesta, ma contestualmente, alcuni di loro, d’intesa anche con le organizzazioni sindacali di categoria, hanno provveduto alla somministrazione dei pasti ai pazienti, per non incidere nei confronti di chi già si trova ricoverato ed impossibilitato a provveder altrimenti.

La proceduta sindacale si concluderà l’8 febbraio, ma le parti dovrebbero incontrarsi per un confronto già fissato per il 2 dei prossimo mese. I lavoratori ed i rappresentanti sindacali, denunciano anche uno scadimento qualitativo dei pasti, oltre ad un scelta di alternative ristretta rispetto al gestore precedente.

Poiché la maggior parte degli utenti sono i pazienti ricoverati, i lavoratori ALL FOODS, richiedono altresì un intervento della direzione della Città della Salute, affinché disponga le opportune misure idonee atte a vigilare l’osservanza del capitolato e per il rispetto degli aspetti qualitativi ed igienici del prodotto erogato ai pazienti.

Oggetto della protesta sarebbe anche una gestione del rapporto di lavoro, non confacente con le disposizioni contrattuali e di legge in materia di orari di lavoro e di gestione dei riposi.

Carenze che i lavoratori si riservano di esporre all’autorità tutoria. Non ci è stato possibile, al momento interpellare la direzione ospedaliera , per ottenere ragguagli su un argomento che in ogni caso potrebbe presentare rilevanti criticità per la salute dei pazienti.

Al presidio era presente anche Stefania Batzella che ci ha dichiarato:” E ora che la direzione sanitaria e la Giunta regionale intervengano tempestivamente in primis per evitare il licenziamento di 67 lavoratori e garantire il rispetto dei diritti di lavoratori e pazienti. Il nostro obiettivo, in Consiglio regionale come in Commissione Sanità, sarà quello di evitare in futuro la possibilità di aggiudicare i servizi con la logica del massimo ribasso, i cui pessimi effetti sono sotto gli occhi di tutti”.

Civico20 continuerà a seguire la vertenza.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 23/01/2016