Tunisia, ancora proteste e disordini, scatta il coprifuoco, negozi saccheggiati a Tunisi.

La Tunisia è da alcuni giorni teatro di accese manifestazioni di piazza, che hanno portato a scontri tra manifestanti e forze di polizia

Scatta il coprifuoco in Tunisia. Il ministero dell'interno, in seguito agli scontri in atto nel paese, ha deciso di istituire la misura dalle 20 alle 5 del mattino su tutto il territorio nazionale. C'è stata una nuova notte di scontri con le proteste partite da Kasserine e ormai estese a tutto il Paese che non accennano a placarsi. Si tratta della peggiore rivolta da quella dei Gelsomini scoppiata nel 2010 dando il via alle diverse primavere arabe.

Media locali riferiscono di scontri tra le forze di sicurezza e i manifestanti nella città centrale di Sidi Bouzaid, luogo natìo della rivoluzione del 2010 che portò alla deposizione del regime di Zine El Abidine Ben Ali. Proprio qui il 17 dicembre del 2010 si diede fuoco il venditore ambulante Mohamed Bouazizi. Protestava contro la corruzione nella polizia e la disoccupazione, il cui tasso è oggi al 15 per cento, contro il 12 per cento del 2010.

L'ultimo bilancio ufficiale, reso noto ieri dal portavoce del ministero dell'Interno Walid Louguini, parla di un morto, un agente, e 52 feriti tra le fila delle forze dell'ordine.  Dopo giorni di cortei e sit-in pacifici, però, da ieri si registrano sempre più frequenti atti di vandalismo, per i quali la direzione della Guardia nazionale si è affrettata a fare una distinzione: le persone responsabili di queste azioni non hanno nulla a che fare con i manifestanti che rivendicano diritti sociali, ha detto il colonnello Khalifa Chibani secondo quanto riporta la radio Mosaique.

Per prendere le distanze a Kasserine i dimostranti hanno formato dei comitati per proteggere le istituzioni pubbliche dai saccheggi, sul modello dei gruppi che vennero creati anche cinque anni fa durante la rivoluzione del 2010-2011, che portò poi alla cacciata di Ben Ali. Situazione particolarmente tesa nell'agglomerato urbano di Tunisi, a cité Etadhamen.

Qui nella notte 16 persone sono state arrestate perché ritenute responsabili di atti di vandalismo, e la Guardia nazionale fa sapere che gli scontri con persone incappucciate sono proseguiti fino alle 5 di mattina. A Tunisi scontri e saccheggi anche nei quartieri popolari di Sejoumi, Sidi Hassin, Mnihla e Intilaka, dove sono stati presi di mira negozi e una banca.

Rainews.it

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Articolo pubblicato il 22/01/2016