In occasione del Giorno della Memoria il film tedesco sulla scoperta degli orrori dei lager nazisti verrà proiettato al mattino in diverse sale piemontesi per le scuole secondarie di I e II grado
E' sempre più fondamentale, con il passare degli anni, ricordare le pagine drammatiche e dolorose del nostro passato, e renderne consapevoli le nuove generazioni affinché non cada l'oblio su tragici comportamenti umani che devono essere assolutamente prevenuti e scongiurati dal ripetersi. Per questo, negli ultimi anni, molto si è fatto per sensibilizzare i bambini e i ragazzi riguardo alle atrocità commesse nella seconda guerra mondiale dal regime nazista.
In quest'ottica, il prossimo 27 gennaio, data in cui ricorre la Giornata della Memoria, il Consiglio Regionale del Piemonte, attraverso il Comitato Resistenza e Costituzione in collaborazione con la Consulta interregionale Agiscuola per il Piemonte e la Valle d'Aosta, ha organizzato una serie di proiezioni in contemporanea, in dieci cinema piemontesi, del recente film Il labirinto del silenzio, produzione tedesca diretta da Giulio Ricciarelli.
L'iniziativa, gratuita, è rivolta a tutti gli studenti piemontesi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, e si terrà alle 10,30, introdotta da un breve video istituzionale.
La pellicola trae spunto da fatti realmente accaduti, e vede il giovane protagonista Johann Radmann, procuratore di fine anni Cinquanta, venire faticosamente a conoscenza di un complotto del governo per nascondere al mondo le barbarie perpetrate dal regime nazista durante la guerra nei campi di sterminio.
Racconta del momento in cui la Germania del dopoguerra prese gradualmente atto delle responsabilità dei crimini nazisti, con un impianto narrativo incalzante, da thriller, fornendo un'ottima ricostruzione storica.
Nelle parole di Mauro Laus, presidente dell'Assemblea Regionale, “la vicenda offre ai ragazzi la possibilità di identificarsi con il protagonista e con la sua storia di coraggio personale. E offre una profonda lezione morale: è necessario non solo non dimenticare, ma anche capire, scoprire e schierarsi perché orrori come quelli di Auschwitz non accadano più”.
Mentre il vicepresidente del Consiglio Regionale Nino Boeti sottolinea come il racconto di Auschwitz mostri il dolore e l'indignazione di chi scopre le atrocità commesse senza mai mostrarle, ma evocandole grazie a scelte registiche emozionanti e coinvolgenti, e l'esame di documenti e testimonianze dirette.
Le sale che aderiscono all'iniziativa sono le seguenti:
Ambrosio e Reposi di Torino
Kristalli di Alessandria
Lumière di Asti
Verdi di Biella
Don Bosco e Vittoria di Cuneo
Araldo di Novara
Sociale di Verbania
Italia di Vercelli
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.”
Primo Levi
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Articolo pubblicato il 22/01/2016