Iniziative giuridiche anche da Stato americano New Mexico.
Un fondo pensione britannico ha avviato un'azione legale presso la giustizia tedesca chiedendo un risarcimento danni e interessi al gruppo Volkswagen, le cui azioni sono precipitate in Borsa a seguito del Dieselgate, lo scandalo sulle emissioni truccate. Lo studio di avvocati Nieding+Bath e Mueller Seidel Vos, che rappresenta il fondo, la cui identità non è stata però resa nota, ha iniziato a procedere presso il tribunale di Brunswick.
"La nostra accusa si fonda su una mancanza a livello di obblighi di informazione dei mercati finanziari", ha affermato Klaus Nieding, uno degli avvocati dello studio, che ha aggiunto: "Volkswagen ha messo sotto silenzio per anni le manipolazioni dei software dei suoi motori diesel e gli azionisti coinvolti hanno subito un massiccio calo dei titoli in Borsa", cosa di cui Vw è ritenuta responsabile.
Da quando è emerso lo scandalo Dieselgate, a settembre, le azioni della casa di Wolfsburg hanno ceduto il 35% alla Borsa di Francoforte. L'iniziativa del fondo britannico si aggiunge a un lungo elenco di cui da oggi fa parte anche lo Stato americano del New Mexico, che ha accusato il gruppo tedesco (ma anche Audi e Porsche e la controllata americana di Vw) per violazione delle norme antinquinamento e pratiche commerciali fuorvianti.
Negli Usa il dipartimento della Giustizia ha del resto già inoltrato una procedura legale contro Vw che coinvolge una possibile ammenda per miliardi di dollari a cui si aggiungono 500 azioni legali contro Wolfsburg da parte di consumatori e concessionari presso un tribunale di San Francisco.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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Articolo pubblicato il 21/01/2016