Competitività: ITALIA in coda, attrae meno “cervelli” del COSTA RICA.

Se da un lato le persone continuano a muoversi alla ricerca di lavoro e opportunità, dall'altro il lavoro va dove ci sono i talenti.

Tra i punti di forza dell'Italia, oltre ai clusters (primo posto), in base al rapporto Insead-Adecco, spiccano la flessibilità dell'occupazione (ottavo posto), la produttività per dipendente (25esima), l'istruzione (24esimo posto con un 18esimo posto per la presenza di donne laureate), il lifestyle (30esimo posto), la performance ambientale (22esimo), il sistema sanitario (quarta per densità di medici), la presenza di competenze occupazionali (decimo posto per i tecnici) e la capacità imprenditoriale nell'innovare i prodotti (sesta).

Lo studio raccomanda ai Paesi di essere più efficienti nel gestire la dinamica della 'circolazione dei cervelli'. 'Se la mobilità economica temporanea delle persone altamente qualificate può essere vista inizialmente come una perdita per i Paesi d'origine, questi devono capire che poi ci guadagnano quando tornano a casa. E' il modo in cui Taiwan ha costruito un'industria elettronica che e' ai vertici mondiali: lo ha fatto grazie ai transfughi dalla Silicon Valley californiana'.

Il rapporto tra l'altro ammonisce che i lavori poco qualificati vengono distrutti dall'automazione, cioè i robot e quelli mediamente qualificati possono essere sostituiti da un algoritmo. Ma per attirare e trattenere un 'cervello' non basta una paga alta: restano rilevanti le opportunità offerte dal sistema di istruzione superiore e sono sempre più importanti le pratiche di management e la professionalità delle aziende. I Paesi nordici sono ai vertici della classifica proprio perché hanno 'voti alti' nella meritocrazia, nel management e nell'attenzione allo sviluppo dei dipendenti, fattori che sono particolarmente importanti per la generazione dei 'Millenials'.

Tra le raccomandazioni dello studio anche la necessità di passare 'dalle emozioni alle soluzioni' nel dibattito sulla migrazione: i Paesi troveranno vantaggioso affrontare i movimenti delle popolazioni attraverso la prospettiva dei talenti'. Lo studio tra l'altro evidenzia che un nuovo fenomeno: se da un lato le persone continuano a muoversi alla ricerca di lavoro e opportunità. Dall'altro il lavoro va dove ci sono i talenti. E' quello che accade, ad esempio, in Corea del Sud, Filippine, Cina, ma anche a Malta, in Slovenia, Turchia e Tunisia che attirano sempre più l'attenzione degli investitori internazionali perché dispongono di talenti creativi a costi ragionevoli.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

 

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Articolo pubblicato il 20/01/2016