Regie Sinfonie: Italiani in Francia, francesi in Italia

Riprende, con il primo concerto del 2016, la gloriosa stagione musicale a Palazzo Barolo a Torino

La stagione di musica barocca e classica su strumenti storici Regie Sinfonie inaugura il nuovo anno con il concerto Italiani in Francia, francesi in Italia che si terrà sabato 23 gennaio 2016 alle ore 21.00 presso Palazzo Barolo in via delle Orfane 7 a Torino. Interprete e ospite sarà l’ensemble cameristico dell’Accademia del Ricercare con i solisti Vittoria Panato (violino), Manuel Staropoli (flauto), Antonio Fantinuoli (violoncello ) e Claudia Ferrero (clavicembalo).seguendo il proramma

Francesco Cavalli (1602 — 1676)

Canzon a 3

Jean Baptiste Lully (1632 — 1687)

Trio pour la chambre du Roy
Symphonie — Sarabande — Gavotte — Menuet — Chaconne

Giovanni Antonio Piani (1678 — 1760)

Sonata IV op. 1
Preludio: adagio, et affettuoso — Allegro — Larghetto — Allegro e Spiccato

Jacques Martin Hotteterre (1674 — 1763)

Trio in do minore
dalle 6 Sonates en Trio op. 3 Paris — 1712
Prelude: Lentement — Fugue: Gay — Grave: Doux — Gigue: Vivement

Michele Mascitti (1664 — 1760)

Sonata per violino solo e basso continuo
Adagio — Allegro — Largo — Allegro

Jean Marie Leclair (1697 — 1764)

Deuxième recreation de Musique
Ouverture — Forlane — Sarabande — Chaconne — Tambourin

Accademia del Ricercare
Vittoria Panato — violino
Manuel Staropoli — flauto
Antonio Fantinuoli — violoncello
Claudia Ferrero — clavicembalo

Ingresso a 12 euro, ridotto a 8 euro per under 18, over 65, studenti e tesserati Abbonamento Musei Torino Piemonte. Prevendite presso laFeltrinelli di piazza C.L.N. 251 (+ 2 euro d.p.).

Lo stesso giorno, alle ore 17.30 si terrà anche il primo appuntamento Educational di Regie Sinfonie, un programma dedicato ai più giovani, con laboratori musicali che coinvolgeranno tutta la famiglia e faranno conoscere i protagonisti dei concerti, ovvero gli strumenti che saranno suonati in concerto. Il primo incontro sarà rivolto alla storia del flauto e a cura di Manuel Staropoli.

Come introduzione al concerto, giovedì 21 gennaio 2016 alle ore 17.30 presso la Biblioteca Civica Musicale Andrea Della Corte, si svolgerà l’incontro di Readers’ Corner, una conferenza con letture e approfondimenti sui contenuti del concerto a cura del musicologo Giovanni Tasso. Ingresso libero


Musica senza confini

La circolazione della musica non ha mai conosciuto confini: da sempre infatti i musicisti hanno viaggiato per l’Europa per prestare servizio nelle corti e nelle chiese più prestigiose, per imparare lo stile compositivo e la prassi esecutiva del paese in cui si trovavano e per far conoscere la concezione estetica della propria terra natale.

In questo modo i gusti e gli stili nazionali erano diffusi e conosciuti in tutto il continente e si delineavano vere e proprie specialità nazionali, come la suite strumentale, che prendeva forma dalla predilezione della società francese per il ballo, o il melodramma, tipico prodotto della cultura italiana.

I principi e i sovrani di tutte le nazioni gareggiavano per avere nella propria cappella validi esecutori stranieri che dessero un tocco di esotismo alla compagine musicale; i maestri di cappella erano invece selezionati in base alla loro provenienza e ai gusti del committente: alcune corti si specializzavano così nell’opera di stampo italiano, altre preferivano la musica strumentale, altre ancora prediligevano il balletto, mentre le cattedrali ricercavano compositori con una solida preparazione contrappuntistica.

Così Jean Baptiste Lully venne selezionato da giovanissimo a Firenze, la sua città natale, oltre che per le doti di musicista per quelle di danzatore e si trasferì nella corte di Re Sole, valente ballerino, dove passò il resto della vita, diventando famosissimo e ricchissimo e ottenendo la naturalizzazione francese dal re in persona.

Vi erano poi altre ragioni che portavano compositori e musicisti temporaneamente in terra straniera: in occasioni particolari ad esempio era costume invitare famosi autori stranieri per solennizzare l’evento, come nel caso delle nozze di Luigi XIV, per le quali venne scelto Francesco Cavalli, apprezzato compositore di musica teatrale e già famoso a Parigi per l’esecuzione di alcune sue opere.

Altri autori invece, come Piani e Mascitti, si trasferirono a Parigi per entrare nel fiorente mercato editoriale della città e ottennero da subito grandi successi con la vendita delle proprie opere avendo così occasione di proseguire la carriera in altre corti europee. Vi era infine la ragione educativa che muoveva autori e musicisti per tutta Europa: molti compositori francesi ad esempio vennero in Italia per formarsi alla scuola di valenti maestri italiani, come nel caso di Hotteterre e di Leclair che studiarono rispettivamente con Corelli e Somis.

Biografia

L’Accademia del Ricercare è un’ensemble specializzato nell’esecuzione del repertorio compreso tra il XI e il XVIII secolo. La particolare cura della tecnica musicale, l’attenzione alla bellezza del suono unite alle qualità artistiche ed interpretative di ciascun componente, permettono al gruppo di fondersi in un’unica lettura del testo musicale, consentendo al pubblico emozioni e contrasti ricchi di colori e sfumature cromatiche. In oltre venti anni di attività il gruppo, nelle sue diverse formazioni, ha effettuato più di 800 concerti ed è stato invitato ad esibirsi per i più importanti festival internazionali, nazionali ed istituzioni musicali, riscuotendo, ovunque si sia proposta, ottimi consensi di pubblico e di critica.

L’Accademia del Ricercare ha finora realizzato tredici incisioni discografiche (edite e distribuite sul mercato internazionale dalla CPO, Brilliant, Tactus, Stradivarius ) il cui successo è confermato dai notevoli volumi di vendita quanto dalle ottime recensioni pubblicate sulle maggiori riviste del settore in Europa. L’Accademia del Ricercare collabora permanentemente con i migliori musicisti europei specialisti nell’esecuzione della musica tardo-rinascimentale o barocca, i quali vantano individualmente curriculum di prestigio con interpreti come Cappella Real de Catalunia, J. Savall, K. Boeke, A. Curtis, F. Bruggen

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Articolo pubblicato il 19/01/2016