Record storico di presenze nei musei di Torino e del Piemonte

I visitatori sono in continuo aumento, ed anche le prospettive si presentano positive

La Città metropolitana di Torino e la Regione Piemonte hanno conseguito un anno brillante per la cultura piemontese, ed a seguire per il turismo indotto nella Regione stessa : il 2015 è stato molto positivo per quanto riguarda gli ingressi nei  musei del territorio pedemontano, che vedono al top  delle visite il Museo Egizio di Torino con ben 757.961 ingressi. 


Anche La Venaria Reale è in ottima posizione, ponendosi al secondo posto, seguita dal Polo Reale di Torino.


Questo risultato si deve anche al rinnovo museale effettuato dalla Fondazione Museo Egizio di Torino, terminato ad inizio aprile del 2015, e all'immediato accesso al pubblico senza un solo giorno di chiusura straordinaria, rinnovamento che ha raddoppiato la superficie espositiva del museo, e migliorato ed aumentato l' esibizione dei reperti archeologici. Recentemente è stata anche aperta parte dell' esposizione di oggetti antichi repertati ma non esposti al museo in quanto molto numerosi ( circa 30.000 ) e che non sono normalmente visibili al pubblico perchè giacenti nel deposito del museo. A questo proposito si è convenuto di esibire nel museo i reperti più rappresentativi di ogni dinastia, dando così  una panoramica sufficientemente chiara ed esaustiva di ogni periodo archeologico egizio considerato.


Questo evento straordinario ha attirato turisti da tutta Italia e dal mondo, aumentando così anche la vocazione culturale ed artistica della Regione. Il Piemonte si pone così tra le prime regioni culturali italiane, anche grazie ai numerosi musei presenti non solo nel capoluogo ma anche in molte altre città.


Nei 25 luoghi della cultura statali presenti in Piemonte nel 2015 gli ingressi sono aumentati del 10% rispetto al 2014. Lo ha comunicato ufficialmente il ministro, Dario Franceschini. Il rapporto del ministro non tiene però conto che vi sono anche, sul territorio piemontese, fondazioni culturali per le belle arti che, come il Museo Accorsi - Ometto a Torino, ad esempio, non sfigurano certamente rispetto a quelli statali, i quali godono di una visibilità ben maggiore di quelli privati, che devono anche trovare continuamente risorse per sovvenzionare le proprie attività.


A questo proposito, si rileva che le categorie che compongono la classificazione delle attività culturali sul territorio " non statali"  sono composte  dai cosiddetti  " Istituti similari" costituiti da altri soggetti,  con visitatori aventi specifico interesse verso:


a)- aree archeologiche;

b)- parchi archeologici;

c)- monumenti e complessi monumentali, quali: - chiese e edifici di culto (ad esempio: santuario, abbazia, monastero, convento, cappella eccetera);

d)- ville e palazzi di interesse storico o artistico (ad esempio: reggia, castello non fortificato);

e)- parchi e giardini di interesse storico o artistico;

f)- monumenti funerari (ad esempio: sepolcro, mausoleo, ipogeo, tumulo singolo, architettura funeraria, cimitero monumentale, lapidario, catacomba eccetera);

g)- architetture fortificate (ad esempio: castello fortificato, torre, mura eccetera);

h)- architetture civili (ad esempio: mulino, maso, casa agricola, ponte, acquedotto eccetera);

i)- monumenti di archeologia industriale;

l)- altri monumenti e strutture espositive permanenti destinati alla pubblica fruizione.


In Piemonte sono rilevanti, ma non quantificate nel rapporto del Mibac, le presenze relative ai castelli, alle architetture fortificate ed ai monumenti di archeologia industriale, mentre il famoso ed imponente " Cimitero monumentale di Torino" non si presta a classificazioni di questo tipo in quanto non c'è rilevamento ufficiale tra visitatori casuali e coloro che si recano alle tombe per devozione ai propri defunti.


Il  Mibac ( Ministero per i beni e attività culturali)  precisa che nei siti culturali piemontesi gli ingressi sono stati 1.903.225. Hanno fruttato 10.829.653 euro di introiti (+61%). Nella top five, al primo posto figura il Museo Egizio di Torino con 757.961 ingressi (+33,5%) e incassi per 5.789.473 euro (per uno straordinario +205%), seguito da La Venaria Reale con 555.307 visitatori e introiti per 3.672.139 euro (+6 %).


Al terzo posto il Polo Reale di Torino con 307.357 biglietti staccati (+11%) e incassi per 1.146.597 euro (+3%). Seguono il Castello di Racconigi e il Castello di Agliè con rispettivamente 92.129 e 51.846 visitatori. Per quanto riguarda l'evento speciale #DOMENICALMUSEO, il Mibact rende noto che 196.995 visitatori hanno approfittato nel 2015 della prima domenica del mese per entrare gratuitamente nei musei statali piemontesi, agevolazione che ha ulteriormente aumentato il numero dei visitatori, specialmente delle famiglie e dei gruppi turistici.

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Articolo pubblicato il 17/01/2016