Quaranta nuove pietre d'inciampo a Torino

Il 14, 15 e 16 gennaio verranno ricordate le vittime delle deportazioni naziste

Tutti conosceranno sicuramente le pietre d’inciampo, quelle forme d’arte integrate nell’arredo urbano che ormai sono poste nel manto stradale di ben venti nazioni. L’ideatore è il tedesco Gunter Denmig, che nel 1995 a Colonia ha deposto la prima di queste pietre quadrate di 10 cm x 10 di superficie coperte da una lastra d’ottone con l’incisione del nome di un deportato nei campi di sterminio nazisti, la data di nascita, quella dell’arresto e quella di morte e vengono installate davanti alle case in cui i deportati abitavano. Ad oggi ne sono state posizionate più di 50mila e la cinquantamillesima è stata posta proprio nella nostra Torino.

Il capoluogo piemontese nei giorni 14, 15 e 16 gennaio vedrà la posa di quaranta nuove pietre d’inciampo, dette anche Stolpersteine, per il secondo anno, di cui tre in piazza Castello, una in via San Francesco da Paola, una in piazza Carlo Emanuele II, tre in corso Dante, tre in via Ormea, quattro in via Filangieri, tre in via Passalacqua e una in via Chiesa della Salute.

Con le 27 posate lo scorso anno il Comune di Torino in collaborazione con il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, con la Comunità Ebraica di Torino, il Goethe-Institut Turin e con l’Associazione Nazionale Ex Deportati sezione di Torino ha depositato sul suolo cittadino un totale di 67 pietre d’inciampo, a testimonianza dell’orrore delle deportazioni naziste.

Nel tempo le reazioni alla posa dei sanpietrini sono state varie e variegate: a Roma, per esempio, nel 2012 ne è stata divelta una da un condomino del palazzo davanti al quale era stato installato il monumento dal basso perché infastidito dalla sua presenza. Anche in Germania ci sono state lamentele da parte degli abitanti delle case e con l’artista si è raggiunto l’accordo che il proprietario dell’abitazione debba dare il consenso all’installazione. In alcuni casi, poiché non si voleva la pietra davanti al portone d’ingresso, è stata spostata sul margine del marciapiede, a bordo strada.

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Articolo pubblicato il 13/01/2016