Cronaca dai quartieri di Torino - Botti selvaggi: la città maglia nera di illegalità e degrado

Divieti in vigore ..... sulla carta!

Il divieto di esplodere petardi, come cita il  Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in città all'articolo 9 comma 23, anche quest’anno è rimasto in vigore, o almeno sulla carta.

La disposizione recita, infatti, che:

è vietato su tutto il territorio del Comune di Torino, fare esplodere petardi, botti, fuochi d'artificio e articoli pirotecnici in genere. L'attivazione di petardi, botti, fuochi d'artificio e simili può configurarsi come maltrattamento e comportamento lesivo nei confronti degli animali come previsto dallo stesso articolo 9 comma 1, e comporta quindi responsabilità dei trasgressori. Eventuali autorizzazioni in deroga saranno valutate dalla Città".

A corredo della deliberazione si legge che le sanzioni prevedono multe da 25 a 500 euro con il rischio di una denuncia penale sempre per il reato di maltrattamento.

Inoltre il divieto del Regolamento N.221 di Polizia Municipale il Regolamento di Polizia Municipale all’art.48 ter Utilizzo e vendita di prodotti pirotecnici riferisce il divieto assoluto di far esplodere botti e petardi di qualsiasi tipo:

a)   in tutti i luoghi, coperti o scoperti, pubblici o privati, in cui si svolgono manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico, di qualsiasi tipo; gli organizzatori responsabili delle iniziative dovranno affiggere appositi cartelli pubblicizzanti il divieto ed assicurare, con proprio personale, un'assidua sorveglianza, per il rispetto di quanto sopra, avvertendo tempestivamente, se del caso, le forze dell'ordine; 

b)   in tutte le vie, piazze ed aree pubbliche, ove transitano o siano presenti delle persone. 

c)   La vendita negli esercizi commerciali abilitati è consentita esclusivamente nel rigoroso rispetto dei limiti e delle modalità stabilite dalla legge, con particolare riguardo al quantitativo massimo che può essere detenuto presso ciascun punto vendita, all'etichettatura e alle norme poste a tutela dei minori; in caso di accertata inosservanza, il Comune, valutata la gravità dell'infrazione, potrà disporre, in aggiunta alle altre sanzioni e all'eventuale sequestro della merce irregolarmente venduta, il divieto di prosecuzione della vendita. 

d)  In considerazione del particolare rischio che si potrebbe configurare è tassativamente  vietato   il      commercio in forma itinerante di artifici pirotecnici.                                                                              

Nonostante il divieto i botti si sono visti e sentiti in tutta Torino e la vendita è avvenuta:

"in banchetti posti ad esempio in Via Roma e a Porta Palazzo"

come ci ha riferito Patrizia Alessi, Capogruppo Fratelli d’Italia  in Circoscrizione 7, che denuncia altresì come in  Piazza Castello, via Roma, Piazza San Carlo, e in altre vie nella notte di Capodanno fosse presente una distesa di rimasugli di petardi, anche a poche decine di metri dal palco di Piazza San Carlo come pure i resti di fuochi d’artificio.

"Ma anche un quantitativo enorme di bottiglie, tra cui tante rotte e quindi pericolose, vendute da abusivi che indisturbati le distribuivano  in mezzo alla gente".

In Borgata Aurora, nei Giardini Alimonda e Madre Teresa e Porta Palazzo  non è andata meglio;  per diverse ore i botti sono stati forti e continuativi.

Lo hanno riferito i cittadini incontrati il mattino successivo per le vie limitrofe a corso G. Cesare indignati dalla situazione.

Praticamente un deja vu che ha ripercorso i festeggiamenti in occasione dell'arrivo del 2015:

"L'anno scorso - ci ha ancora detto ancora Alessi - nel territorio della Circoscrizione 7 e in tutta la Città non ci sono state multe nonostante gli innumerevoli botti esplosi; chiederò anche quest'anno con un'Interrogazione nel Consiglio della 7 se vi sono state delle sanzioni.....ma da quello che si vede stamane sembra che il territorio sia stato abbandonato. A cosa serve scrivere regolamenti se poi non si attuano?".

Le ha fatto eco il Capogruppo FDI  in Sala Rossa Maurizio Marrone, che ha aggiunto:

"Sono anni che il Comune perde il controllo del proprio territorio a Capodanno: un fenomeno quello dei fuochi artificiali dei privati cittadini che cresce di pari passo con il disimpegno dell’Amministrazione Comunale verso i festeggiamenti natalizi organizzati. Di questo passo Torino gareggerà con Napoli nel triste primato dei botti abusivi e pericolosi".

I dati trasmessi in merito alle sanzioni applicate confermano le riflessioni d'accusa espresse dai due Consiglieri.

Occorre tuttavia tener presente che la maggior responsabità sta nella mancanza di educazione civica da parte di chi, ignorando volutamente le disposizioni, agisce deliberatamente infischiandosene. 

Non si può d'altronde pretendere che ci sia un agente in ogni angolo cittadino pronto a verbalizzare e multare i trasgressori.

Basterebbe, tuttavia, che si dessero degli esempi forti e significativi: quelli, per intenderci, che lasciano il segno e cioè multe salatissime con pagamento immediato.

D'altronde, chi ha i soldi per contravvenire alle disposizioni acquistando l'illecito dovrà ben averli per pagare l'irregolarità commessa.

Ma forse manca la ferrea volontà politica, da parte dell'Amministrazione comunale, di cancellare il malcostume  ormai generalizzato: lo si è visto con la movida ed altre manifestazioni di basso livello sociale che paiono godere di una sorta di immunità municipale.

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Articolo pubblicato il 02/01/2016