Torino,” La tassa sull’aria pulita se la voti il Centro Sinistra”

Finale col botto al Consiglio Regionale del Piemonte

Pomeriggio movimentato ieri al Consiglio Regionale del Piemonte, per l’ultima seduta dell’anno. Nella riunione precedente, si era consumato lo stanco rito delle frasi fatte, nella discussione di un ordine del giorno della  maggioranza, di sensibilizzazione ed impegno per ridurre l’inquinamento ambientale e per la tutela della salute dei cittadini.

Si volgeva l’attenzione ad un tavolo romano, che non ha poi partorito nulla di originale ed alle decisioni che la città di Torino avrebbe dovuto intraprendere per scongiurare pericoli alla salute dei Torinesi (poi rivelatisi inconcludenti).

Ma dietro l’angolo, proprio per trovare misure idonee e di conseguenza  fare cassetta, la fantasia di Chiamparino indicava un provvedimento che, in realtà perseguiva  intenzioni opposte.

L’ordine del giorno della seduta prevedeva:” Misure di armonizzazione e razionalizzazione di norme in materia di tributi regionali”, che di fatto toglie l’esenzione perenne dalla tassa di possesso automobilistica per i veicoli bifuel a gpl o metano e ai veicoli a trazione ibrida elettrica e termica. Documento poi approvato a maggioranza, con 29 voti favorevoli e 8 contrari.

Contro l’introduzione illogica di questo provvedimento che si accanisce nei confronti di chi responsabilmente già cerca di evitare maggior inquinamento, si erano  negativamente pronunciati, in Commissione e in aula, per ben due sedute, i consiglieri di opposizione, invocando misure alternative e sostitutive.

“La tassa sull'aria pulita se la voti il centrosinistra" con questa battuta i consiglieri regionali di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, non potendo scalfire le decisioni di Chiamparino, hanno abbandonato i lavori dell'Aula optando per l'Aventino”.

Nel corso della discussione del disegno di legge le posizioni espresse dalle varie parti politiche sono state coerenti con le relazioni e le opposizioni hanno anche messo in guardia sul pericolo di impugnativa della nuova normativa considerato che, nella legge di Stabilità, è stato previsto il divieto di aumento delle tasse regionali, e hanno sottolineato che il gettito prevedibile, ormai ridotto a soli 3,5 milioni di euro, poteva consigliare il ritiro tout court del provvedimento.

La discussione generale era iniziata con gli interventi di Maurizio Marrone (FdI), Gianna Gancia (Lega Nord) e Gian Luca Vignale (FI). Al termine di quest’ultimo intervento, dopo una protesta contro la “tassa sull’aria”, l’opposizione di centrodestra ha abbandonato l’Aula con queste motivazioni:” "Già altre volte abbiamo protestato contro gli aumenti indiscriminati delle tasse regionali. Oggi mentre stiamo vivendo una emergenza sull'inquinamento la nuova tassa sulle auto ecologiche voluta dalla Giunta Chiamparino, suona come una provocazione inaccettabile verso tutti i cittadini piemontesi. Peraltro siamo curiosi di capire come giustificheranno al loro leader Matteo Renzi un'azione politica che di fatto va in contrasto con il divieto di aumentare la tassazione locale annunciata dal premier.

Dinanzi alla sede del consiglio Regionale si è poi svolta la manifestazione di protesta contro la tassa sull’aria.

Nel proseguo di seduta il presidente del gruppo PD, Davide Gariglio difendeva la congruità del provvedimento e stigmatizzava l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri del Centro Destra.

I consiglieri del M5S, presenti in aula, non erano però meno teneri dei loro colleghi del centro destra.

“Così la Giunta colpisce i mezzi privati meno inquinanti anziché promuoverne l'uso come avviene nei paesi civili, sostiene Davide Bono del M5S.

Inoltre il Movimento 5 Stelle, ha raccolto 17 mila firme in un mese contro il bollo di Chiamparino.Tale iniziativa è servita comunque a limitare in parte la tassazione regionale. Dopo la petizione e le battaglie in Commissione la Giunta è stata costretta a rivedere al ribasso la tassazione.

Sono state risparmiate dal salasso le auto elettriche, che rappresentano una piccola minoranza ed il bollo è stato abbattuto a 1/5 per le auto a metano dopo il quinto anno ed a 1/4 per quelle a GPL.

L'esenzione prevista per i mezzi monofuel (con serbatoio benzina sotto 15 litri), sostengono i consiglieri del M5S, è solo uno specchietto per le allodole, perché i mezzi classificati in questo modo sono appena 2 mila in tutto il Piemonte. Questa, prosegue la nota diffusa dai consiglieri pentastellati,” é l’ulteriore presa in giro da parte della casta piemontese che quando conviene si mostra in bicicletta davanti agli obbiettivi dei fotografi, ma tutti i giorni viaggia con le nuove auto blu regionali”.

In chiusura di seduta, è stato approvato all'unanimità l'ordine del giorno sul “bollo auto” a prima firma Mauro Campo del M5S.  Il documento  impegna la Giunta regionale ad attivarsi con il Governo nazionale affinché venga redatto un decreto che permetta le Regioni di modulare il bollo auto su parametri chiari: motorizzazione, potenza, livelli di emissioni inquinanti, fasce di reddito e residenza in aree economicamente depresse o marginali.

Intanto a Torino è stata di fatto smantellata la rete capillare di linee tramviarie; l’Iren rifiuta i collegamenti della rete di teleriscaldamento con gli stabili con un limitato numero di appartamenti  ed in città circolano mezzi pubblici inquinanti.

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Articolo pubblicato il 30/12/2015