Consiglio Regionale del Piemonte. Si parla della qualità dell’aria.

Nessuna decisione operativa e Chiamparino rinuncia a riproporre le misure inutili degli ultimi anni.

Dopo le polemiche e le prese di posizione, oltre le tante chiacchiere che hanno coinvolto molte città, anche il Consiglio regionale, nel corso dei una seduta dedicata al Bilancio finanziario di previsione del Consiglio regionale ed all’autorizzazione  all’esercizio provvisorio della Regione per il 2016, si è occupato dell’inquinamento e delle qualità dell’aria.

Ha aperto la discussione, il consigliere Marco Grimaldi del Sel, che ha proposto un ordine del giorno, poi approvato a maggioranza. “Impegnare la Giunta regionale, prevede il documento, a presentare nel più breve tempo possibile il nuovo Piano di risanamento della qualità dell’aria, la cui ultima versione risale a quattordici anni fa” e il Consiglio regionale a invitare il Governo “ad aumentare le risorse economiche da destinare al trasporto pubblico urbano ed extraurbano, finanziando ulteriormente il fondo nazionale per il rinnovo del material rotabile; a definire, a seguito d’intesa in sede di Conferenza unificata Stato-Comuni-Regioni, una norma che preveda il rilievo e l’analisi delle emissioni in aree geografiche omogenee e l’istituzione di una cabina di regia che valuti, a seguito dei primi giorni consecutivi di superamento dei limiti medi giornalieri della presenza in aria delle sostanze inquinanti.”

Ha poi preso la parola il presidente della Giunta regionale Sergio Chiamparino, per annunciare il prossimo incontro - mercoledì 30 dicembre - dell’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia con il Governo e sottolineato l’importanza di “evitare il rischio dell’emotività di breve periodo per mettere in atto strategie capaci di rivelarsi efficaci ed efficienti sul medio e lungo raggio”.

Chiamparino sostiene che il miglioramento di tutti i parametri su Torino è indiscutibile ed incoraggia politiche adeguate dal teleriscaldamento al passaggio ad auto e mezzi pubblici meno inquinanti. “Per quanto mi riguarda, conclude il Presidente della Giunta , intendo proporre alla Conferenza unificata Stato-Città-Regioni di definire aree omogenee per avere centraline omogenee per i rilevamenti e stabilire soglie di allarme cui corrispondano meccanismi e prescrizioni semiautomatici in caso di necessità, lasciando comunque ai sindaci, in ultima istanza, decidere se firmare per l’entrata in vigore dei provvedimenti”.

Nel dibattito generale sono intervenuti i consiglieri Giorgio Bertola, Davide Bono, Mauro Campo, Giampaolo Andrissi e Stefania Batzella (M5S) che hanno sottolineato gli effetti limitati che caratterizzano tanti provvedimenti. Come pure le promesse di Chiamparino.

Ad oggi, denunciano i consiglieri del M5S, non c'è ancora un piano generale per l'aria e non c'è nemmeno un accordo complessivo tra Regione Piemonte, Città Metropolitana ed amministrazioni locali. Come se non bastasse, proseguono i consiglieri, la Giunta vorrebbe tassare, con il bollo, anche le auto ecologiche (Gpl, metano ed elettriche) ed ha già tagliato i fondi per il trasporto pubblico locale. La dimostrazione più evidente di come la mano destra non sappia ciò che fa quella sinistra. Intanto si moltiplicano i “tavoli sullo smog”, frequentati soprattutto da politici del PD, che partoriscono misure inutili.

L’altro argomento sostenuto dai consiglieri dell’opposizione, anche con dichiarazioni pubbliche, riguarda l’iniziativa dei mezzi pubblici gratuiti per un paio di giorni e biglietto unico valido per l'intera giornata, quali   misure poco efficaci. In particolare perché si rimettono alla sensibilità dei cittadini, mentre sarebbero invece necessarie decisioni prescrittive, anche impopolari. Per la cronaca, al momento del voto, la maggioranza si è spaccata sull'ordine del giorno a 5 stelle “Indirizzi per il risanamento della qualità dell'aria” a prima firma Federico Valetti.

L'assessore all'ambiente Valmaggia e Grimaldi di Sel hanno votato in modo favorevole mentre il resto della maggioranza si è astenuta. Il documento impegnava la Giunta a redigere un Piano per la qualità dell'Aria ventennale ed a valutare un piano di misure per disincentivare l'uso dei mezzi inquinanti ed il sostegno a forme di mobilità sostenibile per l'ambiente.

Tutti i consiglieri di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia hanno indetto un sit – in  per martedì 29 dicembre alle 16, dinanzi al Consiglio Regionale, in via Alfieri a Torino. S’intende, con tale iniziativa, sensibilizzare l’opinione pubblica contro l’aumento del bollo auto sulle auto ecologiche bifuel, native o non native. Misura illogica nel momento in cui l’inquinamento è all’apice e la qualità dell’aria è nociva per la salute dei cittadini.

“Da tempo, sostiene il documento, i cittadini chiosavano che mancava solo una tassa sull’aria. Chiamparino ci è riuscito e la sta varando con la finanziaria di quest’anno”. I consiglieri del Centro destra “s’impegnano a muoversi compatti contro la decisione di Chiamparino, certi che i piemontesi capiranno che stiamo arrivando a un punto di non ritorno dove la fame per fare cassa a tutti i costi rischia di far saltare la tenuta sociale di tutta la nostra regione”. “Far quadrare i conti creando una vera e propria tassa sull’aria pulita, in un momento nel quale in tutto il Nord Italia si combatte contro valori da bollino rosso, ci pare una scelta che rasenta il ridicolo. Abbiamo presentato proposte ed emendamenti per evitare tutti gli aumenti sul bollo auto. In particolare per scongiurare quelli sulle auto ecologiche bifuel, native o non native. Una scelta dettata dall’idea che non si fa cassa né sulla mobilità sostenibile né sulle fasce più deboli della popolazione piemontese. Purtroppo non ci hanno ascoltato”.

Il centrodestra conclude affermando: “Da tempo i cittadini chiosavano che mancava solo una tassa sull’aria. Chiamparino ci è riuscito e la sta varando con la Finanziaria di quest’anno. Contro questa mossa ci muoveremo compatti, certi che i piemontesi capiranno che stiamo arrivando ad un punto di non ritorno dove la fame di fare cassa a tutti i costi rischia di far saltare la tenuta sociale di tutta la nostra regione

 

 

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Articolo pubblicato il 29/12/2015