“Via col Vento”

La voce dei protagonisti

Tutti gli anni viene riproposto dalla televisione, soprattutto durante il periodo delle feste natalizie, il film forse più famoso nella storia della cinematografia mondiale tratto dal romanzo di Margaret Mitchell, “Via col Vento” (Gone with the Wind).

Sul film, sul regista (George Cukor, sostituito durante la lavorazione da Victor Fleming), sui protagonisti e in particolare sulla scelta dell’attrice principale nonché sui pettegolezzi a cui diedero origine i rapporti fra gli attori e fra essi e il regista si è scritto di tutto e di più.

Il successo del film, che conquistò numerosi Oscar, fu a dir poco eccezionale e la critica, salvo qualche sporadica riserva, lo accolse con grande favore.

Rivedendolo per l’ennesima volta e superando a piè pari ogni considerazione critica che, per quanto ho sottolineato, appare ormai del tutto superflua, ho avuto ancora una volta la conferma che una parte notevole del successo avuto dal film in Italia sia stato determinato anche dal doppiaggio degli interpreti principali.

Il ridoppiaggio del 1977 ha sollevato numerose polemiche pro e contro ma, personalmente, preferisco il doppiaggio originale che tuttora conserva il favore del pubblico, in particolare quello dei personaggi principali:

Vivien Leigh (Rossella O’Hara) doppiata da Lydia Simoneschi, voce incantevole per freschezza e genuinità che dona un eccezionale risalto alla appassionata recitazione dell’attrice inglese.

Clark Gable (Rhett Butler) doppiato da Emilio Cigoli, voce di tonalità bassa e suadente ma allo stesso tempo perentoria, in linea con il temperamento estroverso e galante del generoso avventuriero.

Olivia de Havilland (Melania Hamilton) con la voce di Renata Marini,  dolce e accondiscendente ma nello stesso tempo forte  e coraggiosa protagonista nella disfatta di Atlanta.

Leslie Howard (Ashley Wilkes), doppiato da Sandro Ruffini, voce volutamente strascicata ed incerta che sottolinea la debolezza dell’ufficiale sudista umiliato dalla sconfitta nella guerra di secessione contro i nordisti.

Mattie McDaniel (Mammy), con il doppiaggio di Maria Saccenti divenuto addirittura un cult ad indicare la governante di colore, brontolona, saggia e amorevole . 

Altri ancora come il padre di Rossella (Thomas Mitchell) con Mario Besesti e l’ineffabile servetta svampita Prissi (Butterfly McQueen) doppiata con impareggiabile bravura da Zoe Incrocci.

Mi è sembrato di dover ricordare questi doppiatori forse perché per la prima volta mi sono reso conto della loro abilità e della loro influenza sul successo del film.

Pari all’importanza del doppiaggio ha concorso a portare il film ai vertici della cinematografia anche la colonna sonora che avrebbe meritato una fine migliore di quella che le è capitata qui da noi, in Italia.


Quella di diventare la sigla di apertura della trasmissione televisiva condotta da Bruno Vespa, “Porta a Porta” !

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Articolo pubblicato il 29/12/2015